Capitolo 30.
Il suono della sveglia inizia a rimbombare per tutta la stanza. Allungo un braccio verso il comodino e la spengo. Resto ancora per qualche minuto nel letto e quando decido che è arrivato il momento mi trascino lentamente fuori dalle coperte e appoggio i piedi sul pavimento gelato. Rimango seduta pensando che oggi sarà un'altra giornata monotona e che sicuramente restare nel letto a dormire è più interessante.
Scendo in cucina e inizio a prepararmi la mia colazione. Prendo una tazzina di caffè e la metto nel latte caldo. Afferro i miei cereali al cioccolato preferiti e ne verso un bel pò nella tazza. Questa mattina mi sento talmente goffa che ci ho messo mezz'ora a mangiare tutto.
Sono già le 7:30 e ora devo prepararmi di corsa se voglio arrivare a scuola in tempo, tra l'altro oggi devo prendere il pullman perché Jason entra alla seconda ora.
Apro l'armadio e non trovo nessun vestito interessante, alla fine opto per un paio di jeans e una felpa nera. Dopo essermi lavata e truccata afferro lo zaino ed esco di casa. Cammino a passo svelto verso la fermata e quando arrivo vedo che ci sono ancora le persone che stanno aspettando il pullman, tiro un sospiro di sollievo e gioisco dentro di me per aver fatto in tempo.
Sul pullman mi faccio spazio tra le persone per arrivare ai due posti liberi che sono infondo. Non capisco perché la gente preferisce restare in piedi quando ci sono dei posti liberi.
Mi sistemo nel mio posto e un paio di fermate dopo la mia, una ragazza bionda mi chiede se può sedersi al posto affianco al mio.
«Posso?» chiede.
«Si» sorrido. Mi sembra una faccia conosciuta ma non riesco a capire chi è o dove l'ho vista. Cerco di fare mente locale ma nulla, forse mi sto sbagliando.
«Sei Flaminia?» chiede.
Cosa? Come fa a sapere il mio nome?
«Ehm.. Si. Tu sei?» chiedo incuriosita.
«Sono un'amica di Mia, la sorella di Ethan, hai presente?» dice.
«Si» rispondo.
«Ecco mi ha raccontato che stai insieme a Jason Parker..»
«Non ci sto insieme» la interrompo prima che finisca la frase. «Siamo solo amici». Odio il fatto che tutti pensano che lui ed io stiamo insieme e so già cosa vuole dirmi questa ragazza.
«Va bene, comunque sia volevo dirti di stare attenta, so quello che ha passato Mia»
Ecco, appunto, come previsto. Avrò sentito questa frase per troppo tempo.
«Okay grazie ma so già tutto.» rispondo secca.
«Comunque piacere Anne» sorride porgendomi la sua mano.
«Flaminia» rispondo afferrando la presa.
«Sai se inizierai ad uscire col gruppo di Ethan e Mia molto probabilmente troverai anche a me. Dovevo esserci anche io alla festa di Brian ma mi sono ammalata»
Continua a parlare per tutto il viaggio verso scuola, non so dove ha tutta questa voglia di parlare, io annuisco e basta. Di prima mattina dialogare è l'ultima cosa che farei.
«Guarda lì ci sono Mia, Ethan e Brian insieme alla tua amica..com'è che si chiama?» chiede Anne.
«Dakota» dico. Come fa a sapere che lei è una mia amica? Scommetto che sa tutto su di me.
«Ciao» saluto tutti e vado ad abbracciare Dakota.
«Tu e Anne vi conoscete?» chiede Mia stupita.
«Ci siamo conosciute sul pullman» interviene Anne prima che io possa rispondere. Noto che lei e Mia si scambiano un occhiolino e qualcosa mi fa pensare che tutto questo è una cosa organizzata.
«Jason non viene?» chiede Dakota.
«Entra alla seconda ora» le dico.
«Meglio» sbuffa Ethan e sua sorella gli lancia una gomitata per azzittirlo.
«Ok io entro che ho storia dell'arte» dico per spezzare la tensione che si era creata. Voglio entrare non perché il professore vuole che entriamo in tempo ma perché non sopporto quando si formano queste situazioni. Tutti non sopportano Jason, tranne Dakota, non capisco le loro ragioni, sto imparando a conoscerlo e so benissimo che è cambiato rispetto al passato, forse gli altri non lo notano ma io si.
Entro in classe e vado a posizionarmi sul mio banco. Seguo poco e nulla della lezione perché i pensieri non mi lasciano spazio alla concentrazione. Ripenso a tutto quello che è successo da quando è riniziata la scuola dopo le vacanze di Natale. Tutte le persone che ho conosciuto, gli eventi belli, le brutte notizie. È successo tutto così in fretta che se ci ripenso mi fa girare la testa.
«Signorina Cooper, visto quello che abbiamo appena detto, mi saprebbe analizzare questo quadro?»
Il professore mi sta veramente facendo una domanda per verificare l'attenzione?
«Non so rispondere» ammetto. Preferisco dire la verità piuttosto che fare qualche scenata patetica, aggrappandomi agli specchi per cercare di arrivare a dire qualcosa di giusto.
«Questo significa che lei non ha seguito nemmeno un po la lezione» dice e io resto zitta mentre ho gli occhi di tutti puntati addosso. Vorrei sparire. «Se questo corso non le piace può benissimo cambiarlo oppure se la lezione di oggi lei la trova futile può accomodarsi sul corridoio»
«Ho sempre seguito le sue lezioni con molta attenzione. Oggi è la prima volta che mi trova distratta e tutta questa scenata mi sembra patetica» dico passandomi una mano tra i capelli.
«Si accomodi sul corridoio signorina Parker. Questa sua risposta le potrebbe costare caro» dice con sguardo serio e fiero.
«Ma per favore..» sbuffo tra me e me. Mi alzo afferro le mie cose ed esco dalla classe. Vado a riporre il libro nel mio armadietto e mi siedo per terra.
«Sei stata cacciata dalla classe eh?»
Alzo lo sguardo ed è Jason. Mi alzo e lo abbraccio. «A quanto pare» dico e scoppia a ridere.
«Cosa hai combinato mia piccola investigatrice?» chiede senza ancora sciogliere l'abbraccio.
«Ti pensavo» ridacchio.
«Ah e per questo sei stata cacciata?» scoppia a ridere.
«Beh mi ha fatto una domanda per verificare l'attenzione, non ho saputo rispondere e mi ha iniziato a fare una scenata, al termine della quale gli ho detto che era patetica» spiego.
«Uuh addirittura, che bulla» mi prende in giro.
«Devo raccontarti cos'è successo questa mattina» dico seria.
«Dimmi» dice.
Il suono della campanella ci interrompe, o meglio, non mi permette di far iniziare il nostro discorso.
«Te lo dirò a ricreazione» dico.
«Perché ora non abbiamo storia insieme?» chiede lui.
«No io ho geografia, tu non lo so.» dico.
«Ah.. Biologia» alza gli occhi al cielo. «Va bene a ricreazione ti vengo a prendere nella tua aula così mi racconti e poi mi accompagni da Jack che voleva parlarmi»
Annuisco e ci salutiamo.
Prendo il mio materiale per la lezione nell'armadietto e vengo raggiunta da Dakota.
«Andiamo insieme» dice.
«Si. Perché non sei venuta alla lezione di storia dell'arte?» chiedo.
«Sono stata fuori con Brian» mi fa l'occhiolino.
Scoppio a ridere: «complimenti» ironizzo.
«Che mi sono persa?» chiede.
«Beh non lo so, non ero attenta e sono stata cacciata dalla classe» le racconto quello che è successo.
«Ah» scoppia a ridere. «Dai andiamo non voglio saltarmi anche geografia»
Entriamo nell'aula che è già affollata, andiamo a sederci infondo e aspettiamo che la professoressa inizi la lezione.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top