Capitolo 24.

«Piacere, James» si presenta un ragazzo moro seduto vicino a Taylor.

«Piacere Flaminia» dico per l'ennesima volta. Mi sono dovuta presentare a tutti i ragazzi del tavolo. Alcuni sembrano già simpatici, sopratutto Simon, un ragazzo moro con gli occhi azzurri e Kate, una ragazza bionda seduta a fianco a Simon. Da come si guardano e da come si comportano suppongo siano fidanzati.

Gli altri presenti nel tavolo sono Taylor che avevo già conosciuto all'entrata, Alice che è gia ubriaca, Jake e Mark che non ho avuto modo di parlarci dopo esserci presentati. Sono sicura che domani mattina non ricorderò i loro nomi, di solito sono una frana con la memoria.

«Vado a prendere un drink. Ne vuoi uno?» dico a Jason.

«No, vai ti aspetto qui» dice sorridendomi.

Mi alzo e vado verso il bancone del bar. Aspetto il mio turno e ordino un Sex on the beach.

«Il Sex on the beach è forte» interviene una voce al mio fianco. Mi volto e c'è Taylor.

«Lo prendo spesso» dico.

«Una ragazza bella come te non dovrebbe bere..» dice sporgendosi troppo verso di e posandomi una mano sulla guancia. «Sai, sei davvero bella..» continua e il suo viso e a pochi centimetri dal mio.

Lo sposto di forza e mi alzo. Sono sicura che ha bevuto.

«Oh come siamo cattivi» ridacchia tirandomi a sé con un braccio.

«Lasciami» urlo e cercando di mollare la sua presa.

«Non fare così» continua, la sua presa si fa più forte e liberarmi diventa impossibile. Solo ora noto quanti muscoli abbia.

«No, basta. Taylor smettila» mi lamento.

«Ehi amico hai sentito?! Lasciala stare» interviene Jack.

«Ok, ok» Taylor alza le mani per arrendersi e se ne va. Tiro un sospiro di sollievo. Se non fosse intervenuto Jack non so come sarebbe potuto finire.

«Tutto bene?» chiede.

«Si. Grazie» sorrido e lui ricambia. Afferro il mio drink e vado verso Jason. Non voglio tornare a sedermi al tavolo ma voglio farmi un giro con lui.

Rimango imperterrita davanti alla scena che mi si presenta davanti. Barbie sta seduta sulle gambe di Jason e sembrano divertirsi insieme.

Cosa ci fa lei qui? La rabbia inizia a crescere dentro di me. Mentre cercavo di liberarmi da Taylor, lui era qui a divertirsi con lei.

Il bicchiere mi cade dalle mani rompendosi a terra e rovesciando tutto il contenuto sul pavimento. Alcuni si girano a guardarmi, mandandomi anche a quel paese. Faccio finta di niente e cammino in fretta verso l'uscita.

Trovo una panchina libera, lontana dalla confusione, nella parte posteriore del locale. Mi siedo lì e mi rannicchio poggiando le gambe sulla panchina e la testa abbassata sulle ginocchia. La mia rabbia si trasforma in lacrime.
Perché lei è a questa festa? E perché Jason le ha permesso di sedersi sulle sue gambe?

Mille domande e pensieri mi tormentano facendomi scoppiare la testa. Inizio a sentire anche freddo, anche perché è inverno e io sono da fuori con un minidress senza cappotto.

Un braccio caldo mi circonda. Alzo il viso per vedere di chi si tratta e trovo Jason. È l'ultima persona che avrei voluto vedere.

«Vattene» dico, cercando togliere il suo braccio intorno alle mie spalle.

«No, parliamo» dice.

«Non c'è nulla da dire» rispondo secca.

«Fammi spiegare tutto. Dopo se vuoi che vado via, lo accetto» dice. Vorrei respingerlo, non sentire nulla ma non ci riesco.

«Stavo parlando con gli altri quando ho visto entrare Marika. Mi ha visto subito ed è venuta verso di me per salutarmi» comincia a dire. «Lo sai com'è fatta lei, ha iniziato a prendere confidenza un po con tutti e invece si sedersi sulla sedia si è messa su di me. Ho provato a respingerla ma ha iniziato a lamentarsi e per evitare che facesse uno show l'ho lasciata stare» spiega.

Non so se credergli. Sembra tutto così comico e inventato. Non saprò mai se è andata davvero così. «Perché sta qui?» chiedo.

«È la sorella di Brian. È per questo che non volevo venire» spiega.

Cosa?! Lo guardo con un espressione interrogativa. Come possono essere fratelli sono opposti. «Non ci credo..»

«Davvero, puoi chiedere anche a Brian» dice poi prosegue: «Mi dispiace per quello che è successo con Tay»

Come fa a saperlo? «Chi te l'ha detto?» chiedo.

«Mi ha raccontato tutto Jack e l'ho ringraziato per essere intervenuto in tempo» spiega. «Mi dispiace che non ero lì con te»

Annuisco senza dire nulla. Se fosse venuto con me non sarebbe successo tutto questo.

«Sei gelata. Vuoi rientrare?» chiede.

Faccio segno di no con la testa e si toglie la sua giacca per mettermela sulle spalle.

«Grazie» dico.

«Posso restare qui con te?» chiede.

Annuisco e appoggia la testa sulle mie spalle. Restiamo in silenzio per un po, non parliamo di niente. Ascoltiamo solo i rumori che ci circondano. Piano piano la rabbia sta scomparendo. Probabilmente un'altra persona non avrebbe perdonato così velocemente Jason ma so bene che Marika non ha un carattere facile.

«Torniamo dentro? Prima che qualcuno ci da per dispersi» chiede.

«Non voglio tornare al tavolo» ammetto.

«Andiamo a ballare?» ridacchia.

«Ok» sorrido.

Mi da una mano per aiutarmi ad alzare e gli ridò la giacca. Dentro stanno ballando quasi tutti e la musica è diventata più forte. Andiamo in mezzo alla pista e iniziamo a scatenarci, lascio i miei pensieri e inizio a muovermi a ritmo di musica.

«Sai ballare» dice Jason cercando si superare il volume dalla musica.

«Tu no» ridacchio. È la verità, è un pessimo ballerino.

«Ehii» finge di essere offeso e non posso fare a meno di abbracciarlo.

Mi stringe tra le sue braccia e sembra che magicamente siamo solo lui ed io e non c'è più nessuno intorno a noi. Adoro i suoi abbracci, devo ammetterlo.

Affera il mio volto tra le sue mani e poggia le sue labbra sulle mie. Inizia a baciarmi in modo delicato e dolce. Non sono sicura di quello che sto facendo ma una parte di me dice di continuare. Un brivido mi percorre la schiena e vorrei che questo momento non finisca.

Quando il nostro bacio finisce mi fissa sorridendomi. Non posso fare a meno di sorridere anche io e arrossire per quello che è successo.

«Eccoti finalmente!» Dakota viene verso di me.

«Ciao» l'abbraccio.

«Sono le due, io dovrei tornare a casa» dice.

Le due? Non mi sono accorta di aver ballato per tutta la serata. Da quando siamo rientrati nel locale è passato tutto così in fretta.

«Si devo tornare anche io» dico.

Andiamo a prendere i nostri cappotti. Salutiamo Brian e usciamo fuori.
Anche Jason sta uscendo con noi perché non ha alcuna intenzione di restare da solo.

«Ciao piccola» dice dandomi un bacio sulla guancia. Ripenso al bacio di prima e un brivido mi percorre il corpo.

«Buonanotte» rispondo.

«Ti sei divertita?» chiede Dakota dentro la macchina.

«Si» vorrei dirle che mi sono divertita solo a fine serata. «Tu?» chiedo.

«Moltissimo» ride.

Durante il viaggio mi racconta di come si sia divertita e mi confessa del fatto che le è dispiaciuto che non ci sia stata un'occasione per restare da sola con Brian.

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