La verità
Entity's P.O.V.
L'uomo con una folta barba bruna fece per cadere con il volto per terra, ma lo acchiappai al volo prima che potesse sbattere la testa contro un masso.
Lessi l'espressione acida e contrariata nel volto di Hero: -Notch... pensavo di averti sistemato una volta per tutte, caro "Colui Che in Testa Ha Una Pigna"...- (-Cit Shadow_Nomy) Sibilò con voce aspra come un serpente lui. Notch fece in tempo a girare la testa e guardarlo negli occhi, prima di svenire miseramente tra le mie braccia. Lo girai e lo feci sdraiare nella terra, mentre riposava dopo quell'inferno che aveva scatenato poco prima contro Raycow per permetterci di scappare.
Notch's P.O.V.
Mi fa un male cane la testa, ma nonostante questo riuscì a mettermi seduto. Ero su un morbido materasso con una coperta rossastra. Affianco a me c'era un altro letto identico al mio, ma dentro è appallottolato un ragazzo che sembra addormentato.
Sobbalzo. Che ci fa qua?!
Noto che ha una fascia sul collo. Mi alzo lentamente per vedere se è veramente lui, quando... -Guarda che lo so che sei qui, idiota.- Mi alzo di scatto e dopo due secondi mi viene una fitta lancinante al fianco. -Non ti sforzare. Raycow non scherza.-
Mi risiedo e fisso il pavimento. Mancava solo un anno, damn!
-Non sono riuscito ad arrivare in tempo...- -Non arrivi mai in tempo.- Precisò. Mi accorsi in quel momento che il mio tono di voce si era addolcito troppo. Damn!! -O-ovviamente d-dovresti ringraziarmi, invece che trattaemi così! Ti ho salvato la vita nonostante tu sia solo uno scherzo della natura!- Esclamai, stizzito.
Nemmeno a farlo a posta, Herobrine si levò le coperte di dosso e si girò verso di me con gli occhi chiusi: -Neanche fossi nato il primo d'aprile...- Il sarcasmo di sicuro non lo ha perso. -E comunque non pensare sia così stupido! La copertura ormai è saltata. Dimmi perchè mi hai sempre trattato così.-
Sudai freddo. Mi aveva scoperto, damn! -C-cosa intendi dire? Tu sei la feccia del genere divino! Altro potivo non c'è e non ci può essere!- Lui aprì gi occhi e mi fissò intensamente con quei bulbi immacolati senza nemmeno un graffio od un accenno di impurità. -Sai bene che è impossibile mentirmi.- Con gli occhi lucidi, mi arresi. Poggiai le mani sul letto ed iniziai a narrare:
-Quando nostro padre ci cacciò via dall'End per il nostro bene, mi ordinò di cancellarti la memoria e di renderti più forte, in modo che tu non sapessi delle tue origini e non potessi incolpare te stesso... nostra madre prima di te era buona e gentile, ma poi arrivasti te, che con i tuoi occhi bianchi la maledivi. Anche per lei tu, il suo stesso figlio, eri un maledetto mostro. Solo quanto tu avresti compiuto venti anni potevo rivelarti la verità ed insieme saremo andati nell'End e avremmo liberato quel meraviglioso regno dalle grinfie di nostra madre. Ero arrabbiato anche io con te, lei era così bella e dolce... ma poi hai dovuto rovinare tutto. Erano questi i miei pensieri allora. Con il tempo capì che mi sbagliavo, così come un fiore non può decidere dove sbocciare, un bambino non può decidere come e in che famiglia nascere. Decisi di non seguire alla lettera gli ordini di nostro padre, lasciai i ricordi della rabbia della regina dell'End, ma proprio mentre rimuovevo la parte in cui mi vedevi; io per te dovevo essere uno sconosciuto; delle piccole creature al servizio di nostra madre sbucarono fuori dal portale ed iniziarono ad inseguirci. Ti presi in braccio e corsi più veloce che potei, a quell'età non potevo certo battere quei cosi. Nella corsa tentai di continuare il lavoro, ma per sbaglio con la mia inesperienza non potevo più cancellare quel ricordo. Tuttavia potevo ancora modificarlo. Mi feci apparire ai tuoi occhi come un orribile mostro che approfittava della sua età per picchiarti e farti cose orribili. Ho pensato che se non ti avessi reso forte io, ti saresti reso forte da solo, grazie all'odio che covavi per me e per il mondo. Quando riuscì a sfuggire agli inseguitori, andai negli inferi e ti affidai ai tuoi "zii", a cui ho raccontato la vera storia, accomandandogli di non dirti niente. Da quel giorno non ho più avuto il coraggio di chiamarti "fratello". Nemmeno quando penso a te riesco a chiamarti così...- Mi bloccai e guardai per un attimo lo sguardo ancora impassibile di Herobrine.
Non ve la aspettavate eh? 742 parole in un colpo solo, lodatemih.
Che dite ora di Notch? Lo avete condannato a morte, sentiamo mo' cosa pensate... eheheheh...
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