Cap. 55 - Ubriachi, ma coscienti.

Ren si era chiuso nella camera da letto per videochiamare Morgana, era ormai da troppo tempo che non si sentivano e voleva raccontare di ciò che successe con Joker Ombra, parlare un po' e chiedere a proposito della ragazza che il micio mutante amava, senza un ricambio.

Goro gli stava dietro la schiena, entrambi seduti sul letto, e lo abbracciava dai fianchi. Yusuke, invece, lasciò la casa per andare da Ryuji e chiarire a proposito dei loro due baci.

Ryuji lo stava già aspettando e inconsciamente prima di riceverlo aveva abbassato le luci nella casa, messo un profumo sensuale addosso e aveva preparato anche un paio di bottiglie di bevande alcoliche.

Nel complesso, sembrava avesse preparato tutto per un serata diversa da una semplice visita con chiacchierata tra uomini.

Yusuke rimase stupito quando vi entrò, era tutto anche stranamente in ordine, considerando che Ryuji fosse un tipo disordinato e vagabondo, ma dopo il matrimonio il tocco di Ann su di lui funzionò più che bene, nonostante fossero sposati da una settimana.

«Wow, sembra che stai aspettando un gruppo di ragazze sexy per come hai arredato il salotto, cosa stai combinando?», commentò, poggiando la sua cartella sulla poltrona e sistemandosi la camicia bianca sul petto, slegandone il primo bottone vista l'atmosfera calda della casa.

«Se la tua è una battuta, va bene. Comunque il primo piano è pronto, proprio ieri abbiamo finito di arredarlo e metterci una zona relax con idromassaggio come la vecchia casa... vuoi venire a vedere?», propose con entusiasmo negli occhi. Yusuke annuì e lo seguì.

Camminarono verso una scala a chiocciola che li condusse sopra, lungo il tragitto. Sul muro del piccolo corridoio molte mensole reggevano un sacco di bottiglie di alcolici. Yusuke sgranò gli occhi quando li vide.

Ryuji lo notò e rise, «Tu bevi, Yusuke?», colpendolo col gomito sul braccio.

Yusuke si scostò, arrossendo sulle guance, quel suo viso così pallido cambiò colore, «Certo, ma io sono venuto qui per parlare dei nostri baci, perché ieri pomeriggio mi hai baciato tu per primo?», disse, con un leggero balbettio.

«Pensi solo a quello, Kitagawa?», provocò Ryuji, che si voltò di spalle e raccolse due bottiglie di vodka, offrendone una a Yusuke, col ghigno che sostava ancora sul suo volto.

«Io non bevo questa roba», il pittore scosse la testa.

Ryuji rise, «Bro, se ti devi strappa-lacrimare è meglio farlo bevendo, così ti senti meglio, fidati. Anzi, vieni, ti faccio provare un massaggio, che ne dici? Stenditi sul lettino».

Yusuke chiuse ermeticamente gli occhi e spostò il capo dalla parte opposta, «Assolutamente no, non credo di aver bisogno di un massaggio nell'acqua!», urlò, imbarazzandosi.

Ryuji lo prese per un braccio e lo tirò con sé e gli ordinò di spogliarsi, allora l'artista decise di prendere la palla al balzo e superare anche quella assurda serata.

Aprì la bottiglia e bevve metà del liquido infernale, poi entrando nella stanza si spogliò rimanendo con addosso la biancheria e si stese di pancia in giù sul lettino.

Ryuji sorrise beffardamente alle sue spalle, e dopo aver preparato il necessario cominciò a posare le mani sulla schiena dell'artista, i cui capelli blu caddero in giù e gli occhi si chiusero, godendo il trattamento, lasciando libero sfogo alla sua bocca di suonare gemiti di rilassamento.

Ogni tanto il biondo beveva anche dalla sua bottiglia, continuando il suo lavoro finché Yusuke si addormentò e fu bruscamente svegliato dopo trenta minuti.

«Bro, ho finito proprio adesso e tu prendi sonno?», lo stuzzicò.

Yusuke con lentezza si sedette sul lettino, riprendendo la sua bottiglia e finendo di berla in un sorso, «Sei bravo, per l'arte! Cosa scopro di te dopo tanto tempo!», esultò.

Ryuji ammiccò e si protese verso di lui con voglia di baciarlo, ma egli lo fermò coprendo le sue labbra e spingendolo in avanti.

«Volevi giocare con me? Non ci sto. Sono stato già accusato da Morgana di portarmi ogni mia modella a letto e non è mai stato vero... non tutte almeno! Ora tu mi affascini con questo, quali sono le tue intenzioni, Skull?».

Ryuji ridacchiò e si allontanò, «Non sto giocando, Fox, ma forse è meglio parlare mentre ci rilassiamo nella vasca con le bollicine massaggianti? Non sto facendo nulla di ambiguo...», l'atleta volle giustificarsi.

«Va bene, fingiamo che ti credo, guidami verso la vasca», ordinò il pittore, e dopo pochi passi entrambi raggiunsero la vasca, poi Ryuji si spogliò completamente seguito dall'altro che tolse solo la sua biancheria per entrare.

Dopodiché il biondo prese altre due bottiglie di vodka, si sedette e poggiò la schiena al muro della vasca. Offrì anche la seconda a Yusuke, il quale l'accettò con piacere, cominciando a buttarla giù insieme a Ryuji.

Egli iniziò a ridere commentando la vicenda di Goro e Ren, «Vedi come ti senti bene quando bevi e ti rilassi per bene? Non pensare a quei due, Renren certamente non sembra sia solo attratto fisicamente da Akechi, ma stanotte lo dimenticherai, ora siamo solo noi due. Lasciati andare».

«Allora non ti dispiace se...».

Yusuke aveva già raggiunto il primo stadio di ubriachezza che andò peggiorandosi quando poi Ryuji prese anche le birre per entrambi. Buttate giù anche quelle bottiglie in pochi secondi, Yusuke avvolse il braccio sinistro attorno al collo del biondo e lasciò un rosso succhiotto sulla pelle. Ryuji gemette chinando il capo all'indietro.

«Non fermarti, Kitagawa. Mi piace...», pregò.

Yusuke si sentì stimolato e proseguì, scivolando le labbra lungo la sua gola, baciando il suo mento, poi le labbra, catturandolo in modo selvaggio e giocando anche la lingua all'interno. Ryuji ricambiò il bacio e viaggiò altri baci lungo il petto bagnato dell'artista.

Yusuke gemette, toccando i suoi bicipiti per tenersi stretto al suo tocco.

«Sakamoto...», la sua voce s'assottigliò mentre l'altro raggiunse la zona intima sott'acqua.

«AH! RYUJI!».

«Stanotte sei mio, Yusuke», rivendicò Ryuji, coprendogli la bocca per un istante.

«Va avanti, portami a un livello superiore...».

L'artista pregò, godendo ogni istante di quel piacere, tenero, dolce, violento e soffice sulla sua pelle. Ciò lo portò a prendere dominio del capo del biondo, baciandolo con sempre più intensità, seguito dai vari gemiti di entrambi e l'effetto proseguì fino a che poi urlò e rimbombò in tutta la casa.

Dovevano ringraziare entrambi dell'assenza di Ann, che era uscita con le altre ragazze per girare i negozi.

«Zitto! Mi fai entrare con calma?», lamentò Ryuji mentre stava lentamente infilando sé stesso dentro l'artista sott'acqua. Yusuke arrossì sul viso e si mantenne ai bordi della vasca subendo il secondo trattamento offerto da Ryuji.

Egli gli baciò la nuca, toccandolo anche sulla nuda schiena, lasciando segni di piccoli bacetti. «Ringrazia non c'è Ann...», mugugnò Yusuke, in un momento in cui per pochi secondi ebbe la ragione di pensare.

«Ann, mia moglie? Ti ho detto stanotte lei non esiste», rispose Ryuji, avvolto dal piacere.

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