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Molti si chiedono cosa sia la Pace, o al massimo quale sia il suo valore. La Pace è un precario equilibrio tra due forze opposte, ma che prima o poi scoppierà in un caos infernale. Si potrà mai considerare questo precario equilibro in questa dannata guerra massacrante?
Mentre il silenzio della notte veniva rotto dallo stridore delle armi che si scontravano tra di loro per avere la meglio sul duello, non molto lontano dalla periferia di Fuyuki, un ragazzo, probabilmente un servant particolare, si stava avvicinando alla città, lasciando dietro di sè un'aurea di sicurezza. Il servant conosceva il motivo per cui era stato chiamato in quella cittadina, ma se doveva essere onesto, con sé stesso, non se lo sarebbe mai aspettato che tra tutti i servant potenti in circolazione venisse scelto proprio lui per quell' ardua posizione che gli aspettava. Arrivato davanti alla chiesa, dove il supervisore controllava l'andamento della guerra e offriva riparo ai servant senza master e viceversa. Il nuovo arrivato, che durante la sua vita passata aveva avuto l'onore di sedere attorno alla tavola rotonda insieme ai suoi compagni cavalieri ma soprattutto aveva avuto la fortuna di combattere accanto a uno dei re migliori che il regno di Camelot potesse avere, Arthur Pendragon. Sistemò la propria armatura ed entrò all'interno dell'immensa struttura. All'interno della chiesa ad aspettarlo vi era Reinji, il quale era occupato a sistemare l'altare e non si rese nemmeno conto che il cavaliere si stava avvicinando con un passo silenzioso e sicuro, fino a quando quest'ultimo picchiettò sulla spalla del supervisore facendolo girare per vedere chi lo avesse chiamato. Resosi conto di chi avesse davanti, il ragazzo si sistemò il ciuffo che ogni volta gli cadeva davanti agli occhi e si inchinò varie volte in segno di scuse davanti al cavaliere, che alzò leggermente gli angoli della bocca accennando un sorriso, e si inchinò a sua volta come segno di saluto e facendo capire al supervisore che non c'era motivo per scusarsi così tanto perché riusciva a capire quanto quest'ultimo potesse essere occupato e che non era sua intenzione non accorgersi della sua presenza. <<Vi chiedo scusa per non essermi accorto della vostra presenza, vi stavo aspettando e quindi sistemavo in modo tale da poter essere presentabile>>, spiegò successivamente Reinji, cercando un modo per poter spiegare la situazione e non sembrare patetico agli occhi del servant davanti a sè. << Oh non si preoccupi padre, sono sicuro che aveva un buon motivo per non essersi subito accorto di me>>, gli rispose gentilmente il cavaliere, per poi guardarsi attorno studiando velocemente la struttura attorno a sé e al supervisore, che in quel momento stava guardando il servant e non appena i loro sguardi si scontrarono Reinji fece un segno con la testa al cavaliere, che lo seguì verso una delle panche di legno sedendosi accanto al ragazzo subito dopo.
<<Beh se devo essere onesto vi aspettavo più tardi, ma comunque sono lieto che siete arrivato>>
<<In realtà pensavo di essere arrivato in anticipo, e invece ho notato che la guerra è già iniziata>> rispose il servant portandosi una mano dietro la nuca grattandosela leggermente imbarazzato.
<<Oh sì, diciamo che alcuni master hanno incominciato a mettere alla prova il proprio servant>>
<<Quante persone si sono registrate alla guerra?>>
<<Questo è il problema, fino ad adesso soltanto un master si è registrato, e non è nessuno dei due master che si sono scontrati>>
Il cavaliere sbuffò leggermente e annuì subito dopo voltandosi verso il supervisore, che in quel momento aveva le maniche della tunica alzate, e i suoi occhi si fermarono sul braccio di Reinji che era pieno di incantesimi di comando, come lo era stato quello di ogni supervisore di lui e come lo saranno quelli di coloro che prenderanno il suo posto in una probabile e futura guerra del Sacro Graal.
<<Mi dica padre, come mai alla sua giovane età, siete diventato il supervisore di questo terribile massacro??>>. Il ragazzo seduto accanto al servant sobbalzò leggermente alla domanda che gli era stata posta da quest'ultimo, ma infondo se lo aspettava, era la domanda che qualsiasi persona gli avrebbe posto, anche se avrebbe preferito non rispondere a domande personali, ma in quella guerra avrebbe dovuto passare un bel po' di tempo insieme a quel cavaliere, quindi era meglio conoscersi in quel poco tempo che avrebbero passato da soli in tranquillità.
<< Il mio maestro era un membro delle sette famiglie più potenti di maghi di Fuyuki ed è stato il supervisore della precedente guerra del Graal, e siccome aveva espresso il desiderio che io fossi il suo successore, eccomi qui a osservare i movimenti dei master e dei loro servant>> rispose il supervisore alzando leggermente le spalle per poi spostare anche lui lo sguardo verso il suo interlocutore. Il su sguardo si soffermò sull'armatura nera e viola sulla quale era attaccato un mantello del medesimo colore, successivamente gli occhi si alzarono fino a incrociare uno di quelli del servant, mentre l'altro era coperto dal ciuffo dei capelli albini del cavaliere, che sorrise al ragazzo annuendo leggermente con il capo.
<< Invece voi? Sir come mai avete deciso di diventare un cavaliere duran->> ma Reinji non riuscì a terminare la frase perché i suoi occhi si persero nello sguardo senza che non trasmetteva alcuna esitazione, rabbia o risentimento, o almeno in quel momento il supervisore non riuscì a decifrare lo sguardo del servant dagli occhi grigi.
<<Volevate dire mentre ero in vita? La mia storia non è poi così diversa dalla vostra, l'unica differenza è che mio padre Lancillotto era un cavaliere e grazie a lui e sua altezza il re mi sono innamorato dei valori cavallereschi e ho seguito la strada di mio padre>>, il cavaliere si alzò dalla panca, cercando di fare il meno rumore possibile con la propria armatura o con la spada sistemata nel fodero sistemato sul suo lato destro. <<Non si preoccupi di essere troppo invadente con le sue domande, dopotutto lavoreremo assieme durante questa guerra per ciò è lecito voler sapere di più su di me>>. Reinji in quel momento non sapeva se sarebbe stato giusto continuare a chiedere sul passato del cavaliere, o se avrebbe risparmiato qualche domanda per le successive occasioni che avrebbe avuto per poter acquisire più informazioni possibili sul conto del servant con cui stava parlando.
<< Allora non le dispiacerà se le farò qualche altra domanda, ovviamente per semplice curiosità, e naturalmente lei può fare altrettanto con me, sir Gahalad. Lasci che mi presenti per bene, io mi chiamo Reinji Kirishima>>
<< Sarei davvero lieto di poter continuare la conversazione con lei signorino Reinji, ma in un altro momento se è possibile visto che abbiamo compagnia>>, concluse il cavaliere voltandosi verso l'ingresso della chiesa dove nascosta nell'ombra della notte vi era le figura di una ragazza, né tanto alta né bassa, stava guardando all'ingresso della chiesa, cercando molto probabilmente il supervisore per registrarsi nella guerra. Accanto a lei vi stava sicuramente il proprio servant, il quale indossava la sua armatura dorata e guardava davanti a sé con il solito sguardo autorevole. Reinji si alzò velocemente da dove era seduto e si diresse velocemente verso il master, che lo stava aspettando davanti alla soglia della propria chiesa, seguito subito a ruota dal cavaliere, che era rimasto turbato dall'aurea che emanava il servant, che stava aspettando insieme al master. La ragazza fù la prima a parlare.
<<Supervisore sono venuta qui per potermi registrare per partecipare alla guerra>>
<<Certamente dimmi il tuo nome e la classe del vostro servant>>
La ragazza annuì e mentre stava per aprire bocca per rispondere alla richiesta del supervisore che le stava sorridendo dolcemente, fu interrotta inizialmente da un pensiero che le balenò in quel momento nella sua testolina, e successivamente dalla voce che proveniva dal servant dietro Reinji.
<<Il suo servant è una classe Archer, o mi sbaglio??>>. La interruppè Galahad porgendole una domanda retorica, alla quale sapeva già la risposta, ma che voleva sentirsela dire dalle labbra della ragazza, che rimase inizialmente confusa, ma che subito dopo si girò verso il proprio servant per avere una reazione da parte di quest'ultimo. Il servant archer alzò i propri occhi rossi verso quelli grigi del cavaliere senza mai distogliere il proprio sguardo, a quella visione il master sbuffò e decise di rispondere al supervisore.
<<Io mi chiamo Lauryn Morgan, e come anticipato il mio servant è una classe archer>>
<<Bene, ora partecipate ufficialmente alla guerra del Sacro Graal, potete andare>>, concluse Reinji sorridendo al master e al servant che si erano appena registrati. Appena i due partecipanti lasciarono la chiesa, il supervisore si rivolse al cavaliere con uno sguardo incerto tra il preoccupato e il curioso, di voler sapere il perché si fosse turbato così tanto e che si era intromesso nella discussione.
<<Qual cosa non va sir Galahad?>>
<< Quel servant, l'ho già visto e sarà colui a cui dovrò stare più attento>>
Così quella notte tutti i master e i servant andarono a registrarsi alla presenza del supervisore e del cavaliere, che intanto scrutava e studiava tutti i partecipanti e cercava di indovinare quale sarebbe stata la futura mossa di ciascuno di loro. Non appena l'ultimo master che si era registrato se ne andò dalla chiesa, il supervisore prese un lungo respiro e incominciò a chiudere le porte della chiesa, ma mentre stava per chiudere la seconda anta del portone una figura si insinuò all'interno lasciando confusi sial il cavaliere che Reinji che non era riuscito a identificare chi fosse entrato.
AUTHOR'S SPACE
ECCOMI SONO UFFICIALMENTE TORNATA SU WATTPAD CON QUESTO NUOVO CAPITOLO, SPERO CHE VI PIACCIA E DA OGGI IN POI SARO' MOLTO PIU' ATTIVA E AGGIORNERO' PIU' SPESSO!!
ALLA PROSSIMA
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