03:15
Se la luna è traditrice, la notte è rivelatrice invece. La notte infatti è l'occasione giusta per uscire allo scoperto, per mettere in atto il proprio piano di vittoria.
Ma allo stesso tempo è la propria condanna a morte, dove le speranze violano via come spazzate da un vento che non torna più indietro.
Non molto lontano dalla chiesa dove si trovavano Reinji e il servant archer, e nemmeno dalla strada in cui si trovavano i neo iscritti alla Guerra, era scoppiato uno scontro tra servant e ciò aveva attirato l'attenzione dei master che stavano evocando i propri servant o che stavano per andare dal supervisore.
I master dei rispettivi servant erano disposti uno alla fine e l'altro all'inizio della strada aspettando l'esito dello scontro che si sarebbe rivelato vincente soltanto per uno dei due, naturalmente ognuno sperava di vincere e continuare ad addentrarsi sempre di più nei meandri oscuri e misteriosi della Guerra del Sacro Graal.
I servant coinvolti nello scontro erano due spiriti eroici dagli ideali forti, ed entrambi erano intenzionati ad andare avanti in quell'enorme massacro, che si sarebbe rivelato soltanto un suicidio per tutti i servant.
Si, i servant erano spiriti eroici che in una vita precedente erano già morti, ma durante la Guerra del Sacro Graal andavano contro a un destino che era uguale per tutti: la morte, ovviamente tranne per colui che usciva vincitore e poteva esaudire il proprio desiderio. Ma ognuno era consapevole dell'esito dello scontro: uno sarebbe stato sopraffatto dall'altro. I due servant erano abile nell'arte della spada, ma ognuno aveva il suo stile e il suo modo di praticarlo.
Il servant, la cui master era posizionata all'inizio della strada, era una donna dal lungo vestito rosso e bianco, con i capelli raccolti in una coda alta e nella mano destra impugnava un katana dall'impugnatura nera e dorata. Il servant aveva un'espressione malinconica, ma a parte ciò dal suo viso e da gli occhi non lasciava trasparire alcuna emozione, tranne la propria determinazione nel vincere quello scontro e così anche la Guerra. Il suo modo di combattere era molto agile e scattante a ogni attacco dell'avversario era sempre pronta al suo contrattacco. Ovviamente in quella notte buia, nevosa e silenziosa ciò che si poteva udire era il suono delle spade dei servant che si scontravano, e i respiri affannosi di quest'ultimi che si permettevano di far scivolare dal proprio viso qualche goccia di sudore, causata dall'intensità e velocità delle azioni che componevano quello scontro. Quello scontro davanti gli occhi dei master presenti e di tutti gli spettatori, servant e master, era uno scontro tra servant "non ufficiale", perché i protagonisti non erano ancora registrati alla guerra.
Mentre l'altro servant posizionato all'atto opposto e difronte rispetto il suo avversario, come arma utilizza anche lui una katana, ma rispetto a quella del servant assassin, era molto più semplice e più leggera da manovrare. Portavoce anche luo i lunghi capelli legati in una coda, sta volta bassa, e aveva una cicatrice sul volto ma questo particolare era coperto d una maschera bianca e nera, con le due espressioni di felicità e tristezza.
Lo scontro andava ormai avanti da ore e i due servant stavano incominciando a stancarsi, e per fortuna, sfortuna i come la potrebbero prendere i due diretti interessati, due armi nobili lanciate da quelche tetto di un edificio nascosto dell'oscurità, si scagliarono rispettivamente a pochi metri dai piedi dei servant. E in lontananza si sentì una risata mista tra il divertito e l'annoiato.
Dopo un po' infatti il servant che aveva lanciato quelle armi si mostrò nelle sue vesti "borghesi", ma prima di riuscire a pronunciare una singola parola, altri il servant rider e la su master erano appena arrivati, per vedere cosa stava succedendo.
<<Cosa sta succedendo qui?>> chiese rider confuso dalle espressioni dei presenti ma con una vaga idea di quello che era successo in quella strada.
<< Niente soltanto due servant, che si dilettavano nel combattimento>> rispose il servant che era uscito allo scoperto dopo aver lanciato le sue armi.
<<Almeno spero che si siano registrati >>
<<No, non penso non gli ho visti né dentro né nei paraggi della chiesa do Reinji>>
<<Allora eri tu....>> Ozymandias non riuscì a terminare la frase perché ormai il servant archer si era come materializzato all'istante.
E nel frattempo mentre lo scontro dei servant era stato interrotto e ognuno stava tornando nelle proprie dimore, l anotte incominciava a schiarire, ancora la luce del sole nom era visibile ma poco a poco un nuovo giorno si stava avvicinando.
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SPERO CHE VI PIACCIA ~
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