Capitolo 64 - confesioni
- come hai trovato questo posto? - chiesi curioso
- prima stavo cercando le possibili entrate del sabotatore qualora avesse deciso di farsi vivo, cosi ho trovato questo posto - guardavo meravigliato quel magnifico panorama, creato dalle luci della città in lontananza
- davvero magnifico - dico con gli occhi illuminati come un albero di natale
- nulla a confronto della bellezza che sto ammirando in questo momento - mi girai nella sua direzione e mi accorsi che mi stava guardando
- quel suo sorriso, quei suoi occhi luccicanti come due brillanti, mi ci perdo dentro ad ogni sguardo - prende la mia mano e la appoggia al suo petto, posso sentire il suo cuore battere
- ogni volta che ti guardo sento come se il cuore potesse saltarmi fuori dal petto - non potevo credere alle mie orecchie, quelle parole giungevano a me mascherate, non sapevo bene cosa provare, ma nonostante ciò dentro di me sentivo un caloro crescente che come un fuoco mi faceva sentire ogni cellula del corpo come fosse in fiamme
- non so spiegarmelo, ma ogni volta, mi sento così felice che vorrei passare ancora soltanto un momento con te e... ... - deglutii sentendolo parlare in quel modo
- ed ho il terrore di perderti - sento il cuore che inizia a sciogliersi per il troppo calore che mi sento dentro, pur essendo una bella sensazione sentivo come un dolore crescente dentro
- (non credevo di fare questo effetto a Justin... ... Ok ci siamo baciati, ma da li a parlare di amore bruciante... ... Non lo so, ho solo molta paura di non poterlo ricambiare) -
- Justin, qualsiasi cosa accada non mi perderai -
- spero di no perche penso di essermi innamorato perso di te, Marco -
- Justin... ... io... ... - senza nemmeno che io avessi la possibilità di rispondere le nostre labbra si scontrarono, fu... ... ... strano, era intenso, focoso, voglioso, ma era come se qualcosa dentro di me si fosse spento, come se qualcosa dentro di me avesse sceltoe non era lui la mia scelta, gli diedi dei colpetti sulla spalla per farlo fermare, nemmeno quel bellissimo tetto stellato insieme alle luci notturne della citta hanno potuto mascherare la sensazione di sbagliato che mi sentivo dentro, era qualcosa che seppur volessi baciare justin, mi faceva essere a disagio con tutto ciò, come me stesso, ero fuori posto
- marco, io... ... ... - nei suoi occhi posso vedere quel bagliore di desiderio che brucia, io distolgo lo sguardo, questa sua voglia di me mi mette orribilmente a disagio, gli voglio bene e per lui farei di tutto, ma in questi ultimi tempi ho capito di essergli piu grato che amarlo, è la prima volta che la sua passione fa prova di esser cosi possessiva e de che sia capace di trascinarmi via con se
- justin... ... io... ... - lui mi sorrise
- tranquillo - mi sorrise di rimando, anche se potei intravedere un piccolo bagliore di delusione dietro al suo sguardo
- mi dispiace - tornammo dentro continuando la festa con gli altri.
la festa fu un successo, il cibo era delizioso,, i fratelli si divertirono, nonostante l'imbarazzante visita al balcone
- (portarmeli dietro è stata una buona idea) - all'improvviso mi appoggiai ad un tavolo, un lieve capogiro si fece sentire, sorrisi e mi scusai coi ragazzi andando in bagno, non volevo preoccupare i ragazzi con problemi di poco conto, mi diressi in bagno ed andai al lavabo.
controllo se son solo, il bagno sembra vuoto, mi piego in avanti sul rubinetto e mi rinfresco un po, dovevo esser stressato, un po di acqua in faccia mi avrebbe giovato, o cosi pensai, quando mi tiro nuovamente su vedo un'ombra dietro di me ed urlo in modo molto virile
- PORCA TROIA! -
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