Capitolo 43 - scelte difficili
qualche settimana dopo l'addio dei ragazzi, ho vinto il concorso e ottenuto l'apprendistato da Ricu-Sato, ho traslocato finalmente in un appartamento piu grande, piu vicino allo studio fotografico, ha un paio di camere in piu,
- (è molto di più di ciò che speravo, sono davvero felice di esserci riuscito finalmente) - ero davvero emozionato di esser riuscito a diventare apprendista da lui
- (lavoro con uno dei migliori fotografi del paese, forse anche con Riku Sato in persona) - ero felice della mia vita...
- (abito pure in un bell'appartamento finalmente) - però è come se sentissi che mi manca qualcosa,
- (ma è ovvio coglione! hai finalmente cio che volevi, ma hai perso ciò che ti ha fatto arrivare dove sei ora, i momenti insieme, le uscite e...) - lo sconforto mi attanagliava oramai da diverso tempo
- (abito in un enorme palazzo, con tanto di spazio in piu, ma è deserto, questo è un castello abbandonato dove ci son solo io...) - mi siedo alla finestra contemplando l'orizzonte a cercare i monti Navarra
- (devo decidere cosa fare, iniziano a mancarmi troppo i ragazzi, devo sbrigarmi a decidere cosa fare a proposito) - quella nottata fu la piu difficile della mia vita, non riuscivo a dormire per colpa di quelle continue domande che mi facevo, come potevo risolvere la cosa? non potevo pensare in eterno e forse non avrei dovuto, mi arrivò un messaggio da una vecchia amica
- ¦ehi Marco, come sta? è da molto che non ci si vede, che ne dici di bere qualcosa domani sera? ti aspetto al bar "bone"¦ -
- (bar... ... ... bone?) -
- ¦ah! e non mancare o vengo a cercarti!¦ - spensi il telefonoe chiusi di nuovo gli occhi addormentandomi con fatica.
la mattina seguente mi alzai per andare al lavoro, la giornata piu lunga della mia vita, ma fortunatamente arrivò la sera e anche se non ne avevo voglia andai a quell'incontro con Serena,
- bar bone, che nome di merda... - entrai nel locale, era una sorta di dinner in stile americanonell'aria il profumo della cucina tipica americana insieme ad una musica blues, su ogni tavolo vi era un liquore diverso
- EHI! - andai al tavolo salutandola con la mano, era vestita con dei pantaloni neri con una striscia che luccicava alla luce ed una felpa con cappuccio alla assassin's creed, a completare l'opera un trucco scuro con le unghie nere
- come stai? -
- mmm - la mia voglia di far festa era inesistente e si poteva vedere a kilometri di distanza
- il lavoro come va? -
- bene - risposte brevi e concise, la tattica vincente
- allora... ... ho sentito che ti sei trasferito -
- già -
- un bell'appartamento sulla bellevue dicono -
- a quanto pare -
- non sei di molte parole, vero Marco? -
- gia - me ne stavo la tranquillo a bere un drink terrificante ordinato da lei, ero ancora piu annoiato di quando sono entrato nel locale, all'improvviso a metà serata dopo il secondo drink vidi arrivare il mio piu orribile incubo, sulla sonata delle valchirie arrivava lei,
- maddai ancora lei -
- scusate il disturbo -
- si? - nonostante Serena non riuscisse a toglierle gli occhi di dosso io avrei preferito morire li in quell'istante
- prima che mi lanci anche quel drink, volevo solo mostrarti questo - mi passò una cartellina che riconobbi, aveva delle macchie di caffé evidenti, doveva essere la stessa del pomeriggio
- te l'ho gi... ... -
- guardalo e basta! - disse con forza, io mi zittii e presi con riluttanza il portfolio, le lanciai un'ultima occhiataccia e lo aprii, il contenuto fu quantomento sbalorditivo, eravamo io con i ragazzi
- vi ho visti per caso al lunapark a quella fiera e così vi ho seguiti in seguito scattando piu foto possibili, un perfetto esem... - la interruppi riconsegnandole il plico di foto
- me ne torno a casa, son gia fradicio - diedi un bacio sulla guancia a serena e me ne uscii ignorandole, una volta uscito cominciai a pensare a loro
- (anche se era una stronza erano belle, sembrava quasi di esser tornati la) - i ricordi erano felici ed una lacrima scese sulle guance, mi mancavano e cercavo di reprimerlo
- (è deciso, domani vado a trovarli) - dovevo organizzarmi bene, per questo corsi a casa in fretta, dovevo prepararmi per domani.
arrivato a casa mi aspettata qualcosa di surreale, davanti la porta di casa vidi una giovane ragazza seduta davanti ala mia porta, era incinta, o piu semplicemente grassa, quando mi vide scattò in piedi, rimanemmo in silenzio a fissarci, son sapevo chi diamine fosse
- lui dov'è? - disse mormorando
- eh? -
- LO SO CHE È QUI! - mi prese alla sprovista quest'urlo
- calmati, non... -
- NON MENTIRMI L'HO VISTO! IO SO CHE È QUI! DOVE LO NASCONDI - iniziò a battere i pugni sulla mia urlando il nome di Kurt, cosa centrava lui in tutto ciò? non lo so ma di certo non potevo scoprirlo ora
- ehi... - non mi diede retta
- ehi... ... ... - mi ignorò nuovamente
- EHI! - smise di battere e si girò a guardarmi
- se ti mostro che lui non c'è poi ti levi dal cazzo? -
- luic'èiolosolosentoluic'èiolosolosentoluic'èiolosolosento - ricominciò a farfugliare in rapida successione parole, era difficile comprenderla, ma tutto pur di levarmela dai coglioni,
- spostati! - presi la chiave e mi imposi sulla porta, la aprii e venni spintonato da lei che entrò come l'uragano Katrina in casa
- KURT!... ... KURT!... ... SO CHE SEI QUI, RISPONDI! - si girò tutta casa urlando il suo nome ritornando all'ingresso da me
- DOVE LO NASCONDI? SO CHE È QUI! -
- no non è qui, se ne è andato mesi fa - lei rimase in silenzio, non capivo cosa avesse in quella testa e nemmeno ci provavo a capirla, tirò fuori un ecografia, nella foto nera si vedevano due bambini
- questi sono suoi - in quel momento esatto posso giurare che il tempo si congelò, potevo chiaramente sentire il tempo fermarsi e vedere tutto intorno a me morire, quella notizia mi sconvolse molto, volevo correre da lui si ma ora... ... lui era padre, aveva una famiglia, era davvero giusto intromettersi? e per cosa poi? una scopata ogni tanto? no, doveva esserci di piu per rovinare quella famiglia, però perche continuo a volerlo incontrare? non volevo smettere di vederlo, non mi interessava se fosse incinta, io ne ero innamorato
- non è qui come hai visto, quindi sparisci - lei rimase inizialmente in silenzio, poi sbatté con forza la foto sul tavolo del soggiorno e se ne andò.
la mattina seguere era tutto pronto, non potei attendere di trovare una risposta che mi soddisfacesse abbastanza da adattarsi alla mia vita attuale, trovavo sempre e comunque punti che cozzavano, quello week-end sono partito alla volta dei monti Navarra, volevo vederli... DOVEVO vederli, ne avevo bisogno fisicamente, ma che dico... ... CARNALMENTE!!
- (anche se non sarà cosi semplice, non so manco dove sta casa loro...tsk, memoria di merda...) - camminai così tanto da ritrovarmi perso nel folto della foresta,
- (ho l'impressione che il mio navigatore interno mi abbia fatto girare intondo... devo seriamente piantarla di improvvisarmi nosepass*) -
- è ufficiale, mi sono perso... per la seconda volta... - sospiro, la frustrazione si fa largo nel mio cuore, il non trovare nemmeno un indizio che mi dicesse 'ehi sono di là' mi irritava molto,
- porco giuda cane... - borbottai
- che idea del cazzo di fargli una sorpresa... avrei fatto meglio a scrivere a Kurt per... - no non avrei potuto, eran passate 2 settimane circa e non gli avevo ancora scritto, non son mai stato bravo con le parole e dopo quanto successo non avevo il coraggio di scrivergli
- (che posso fare ora? posso sempre scrivergli... naaah! forse è meglio arrangiarmi.... aaaargh, non so che fare, è frustrante sta cosa...) - cercai di calmarmi, tirai fuori il cellulare e lo sbloccai, decisi di scrivergli o sarei rimasto qui in eterno,
- ¦nessun servizio¦ -
- (oh perfetto! cellulare di merda...) - tirai un urlo di frustrazione,
- (la mia solita fortuna... vabbeh non mi resta che proseguire su questo cammino...) - sbuffai
- (ma non mi arrendo, sono arrivato fin qui) - provo a seguire un'altro persorso, ma finisco nello stesso punto in cui ero mezz'ora prima
- (oh, ma andiamo... questa cosa sta diventando ridicola oltre ogni immaginazione...) -
- ti sei perso? -
*nosepass, citazione ai pokemon, il nosepass è un pokemon bussola
!!!DISCLAIMER!!!
approfitto per spiegare un paio di cose, questa è una fan-fiction scritta secondo un dating sim, ovvero 'Heart of the fox' scaricabile da play store, sicuramente alcune frasi saranno diverse, questo perché ogni tanto oltre al cambiar il sesso di qualche parola ci metto del mio o tolgo alcune cose, per me, inutili alla mia versione. vi invito a scaricarlo e a provarlo perché io dal canto mio ho adorato alla follia quell'otome game, della genius inc.
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