Capitolo 35 - tête à tête

presi la solita strada prendendomela un po' più comoda del solito, volevo poter dare aria ai miei pensieri

- (ieri ho esagerato, dopo gli devo chiedere scusa assolutamente...) - il non aver mai saputo farci con i ragazzini mi penalizzava in questo frangente, kurt era di un po di anni piu giovane ed io ero gia con la mentalità piu matura della sua

- Marcooo! - il terrore mi pervase al solo senti la sua voce, Evelyn, 'amorevolmente' rinominata 'la ventosa', mi si avvicina correndo e si avvinghia al mio braccio, la leggenda narra che una volta che il craken ti si attacca addosso non si scolla più,

- buongiorno Marco - disse sorridendo, io sbuffai

- ciao eve -

- come va? -

- bene eve - dissi con voce sommessa

- (speriamo mi lasci presto in pace) -

- pronto per oggi? -

- si certo eve - cercai di esprimere molta impazienza anche se effettivamente non capivo a che si riferisse

- (chissà a che cosa si riferisce... non mi pare ci sia nulla di che oggi, io ho il solito lavoro sul portfolio per lo stage, qualche cliente per farsi fare delle foto in seminterrato) - proseguimmo tra una sua domanda e un mio mugugno.

verso mezzogiorno Justin viene nuovamente a portarmi il pranzo, lo aspettavo con ansia, ieri a causa del bisticcio con Kurt non ho portuto parlare con lui, dovevo perforza discutere con lui a proposito di ieri, quando entra vedo che si ferma a parlare con Evelyn prima di venire da me,

- ciao -

- ciao, che ti ha detto quella? -

- chi? Evelyn? -

- si 'Evelyn' -

- mi ha solo invitato fuori a bere - rimango leggermente esterrefatto alle sue parole, Evelyn aveva invitato fuori Justin? o meglio aveva mostrato interesse per un essere vivente, di solito era la a idolatrare Rupert e ora invitava fuori qualcuno vicino a me, dopo essersi interessata a me di colpo il giorno prima,

- mmh - mi sedetti al mio cubicolo rimuginandoci su

- ha anche detto che potevo portare un amico... o due -

- (un amico o due? mmm qualcosa non quadra, o ha improvvisamente voglia di una gang-bang, o qualquadra non cosa) -

- penso accetterò l'invito velato che mi ha dato, anche solo per impedire che ti trasformi in preda all'alcol - presi la giacca e andammo a pranzo, quella sera dovevo andare a bere fuori con la piattola e il piu grande dei 3 fratelli.

E questa è la storia del come mi ritrovai in un bar accompagnato da Kurt, Evelyn e Justin, ah si... quel genio incompreso di Justin s'è trascinato dietro pure Kurt e se prima ero convinto che fosse una pessima idea, non solo perché Kurt e Justin non bevono alcolici, ora ne avevo la certezza matematica che sarebbe stata una catastrofe di proporzioni bibliche, ero seccato per la situazione generale con Kurt, non ero riuscito a risolvere con lui, ma ad aggiungersi al danno ci fu quella beffa di Evelyn che chissà cosa gli passasse per la testa quando mi ha invitato a bere, eravamo seduti e un ragazzo venne a prendere l'ordine,

- per me un Manhattan, per voi ragazzi? - io presi i menu che Kurt aveva in mano

- per me un Mojito analcolico e per i due dell'acqua frizzante -

- voi non bevete ragazzi? -

- no, non bevono - risposi seccamente io,

- veramente... -

- in virtù di vari fattori 'naturali' - interruppi Justin lanciandogli un occhiataccia

- (interpreta i cazzo di segnali, volpe...) -

- vado in bagno - disse Kurt

- è la dietro ti accompagno - disse Evelyn che sembrava aver intuito che dovevo scambiare quattro chiacchiere con Justin, aspettai che si allontanasse per cazziarlo,

- ma siete scemi? portare qui Kurt... -

- che male c'é? dovevate risolvere tra voi e pensavo... -

- e pensavi che invitandoci entrambi in un bar in compagnia tua e di quello scorfano di Evelyn avremmo potuto discutere, davanti a tutti, del perche abbiamo litigato? bravo bella idea Justin... - lui abbassò lo sguardo

- e se bevendo vi spuntano code e orecchie? come la risolvi? gli raccontate che siete spiriti e che vi siete innamorati di me? bella idea... - io sbuffai cercando di capire dove si siano imboscati quei due,

- vado in bagno, torno subito - mi alzai e mi diressi in bagno arrivato sulla porta sentii due pomiciare, vedendo tutte le porte aperte tranne una decisi di avvicinarmi a controllare, di colpo la gelosia si era impossessata di me, camminavo lentamente e col passo felpato per non esser sentito passai la prima ed era vuota, la seconda c'era uno che vomitava l'anima e la terza era vuota, nella mia testa si era insinuata l'idea che fosse Kurt, in quel momento mi sembrava anche sensata, appoggiai la testa sulla porta chiusa

- (no Marco, non farlo, non farlo, non farlo, non far...) - tirai con tutta la forza che avevo un pugno contro la parete esterna del bagno

- io me ne torno a casa - dissi incazzato, mi ero fatto male alla mano, ma l'adrenalina del momento mi impediva di urlare, infilai la mano in tasca per non far preoccupare Justin inutilmente e tornai al tavolo,

- io rientro, sono stanco Justin - lui si alzò

- ti accompagno -

- no rimani qui, tuo fratello è giovane per stare da solo in un posto sconosciuto e poi non mi fido del roito coi pedali - mi girai e me ne andai.

una volta a casa chiusi la porta dietro di me a chiave e mi trascinai fino in salotto dove mi corse incontro Darren

- gli altri dove sono? - disse scodinzolando, io gli appoggiai la testa sulla spalla cercai di non piangere,

- vado a dormire, non svegliatemi domani - cosi dicendo andai in bagno a prendere il kit di primo soccorso e mi chiusi in camera mia, medicai rozzamente la mano con dei cerotti e andai a dormire, i pensieri di quella sera affollavano la mia mente e dovevo pensare a mente ucida e riposata, stare li ad ammazzarmi con pensieri legati a Kurt e... ... ... il solo pensarci era disgustoso.

!!!DISCLAIMER!!!

approfitto per spiegare un paio di cose, questa è una fan-fiction scritta secondo un dating sim, ovvero 'Heart of the fox' scaricabile da play store, sicuramente alcune frasi saranno diverse, questo perché ogni tanto oltre al cambiar il sesso di qualche parola ci metto del mio o tolgo alcune cose, per me, inutili alla mia versione. vi invito a scaricarlo e a provarlo perché io dal canto mio ho adorato alla follia quell'otome game, della genius inc.

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