Capitolo 3 - terrore ad alta quota*

Dopo l'ennesima noiosa discussione col padrone di casa entro e mi chiudo la porta alle spalle, 

- (devo assolutamente avere quell'apprendistato) - sospirai togliendomi la giacca 

- (non soltanto perché sogno di lavorare la da sempre, ma anche perché ho necessità di avanzare in questo settore) - gettai un occhiataccia alla porta 

- (e togliermi di torno quello stronzo di Thomas, che un vicino piu coglione non potevo trovarlo) - Quella sera decido di rileggermi il piccolo principe

- (mi manchi tanto mamma, vorrei che fossi qui) - sono stato fortunato ad esser cresciuto cosi forte ed indipendente, anche grazie a mia madre, anche se a volte è difficile e la vita inizia a sfinirti, 

- (mi manchi molto e delle volte vorrei averti qui con me) - leggere il piccolo principe mi solleva sempre il morale.

Quello stesso fine settimana andai sui monti Navarra, ero deciso a fotografare quei magnifici esemplari di volpi 

- (quello beige era bellissimo, con quel suo musetto cosi dolce ed espressivo) - mi ci vollero due ore in treno e un'ora e mezza in bus, ma finalmente arrivai ai piedi del monte, raggiunte le falde decido di seguire il percorso che comincia con delle lunghe scale in cemento, che inizio subito a scalare, ero terribilmente elettrizzato all'idea di quelle volpi, salendo la lunga scalinata mi imbatto in un anziano signore che trasporta della legna, 

- salve -

- Salve signore - rispondo sorridendo 

- stai facendo questa scalata da solo? -

- si, signore -

- fai attenzione allora, lassù, si narra che sia dimora di molti spiriti e alcuni di loro non vogliono esser disturbati, non vorrei ti giocassero brutti scherzi -

- (sarà vero? o vorrà solo spaventarmi? in ogni caso rende il tutto piu intrigante) - fatto sta che ero ancora più elettrizzato, decido comunque di stare al gioco, 

- oh! vedrò di tenerlo a mente - 

- ricorda, fai solo le foto e non prendere nulla, nemmeno una semplice foglia o una roccia, altrimenti gli spiriti troveranno la strada di casa tua - stava cominciando a diventare inquietante quindi cercai di tagliare il discorso 

- capito, nient'altro che foto - prendiamo entrambi direzioni separate e fatti altri gradini mi giro a guardare l'uomo, sperando si allontanasse, gli sconosciuti mi mettevano a disagio quando iniziano a voler parlare morbosamente ad oltranza, ma con mia sorpresa e sollievo è scomparso, mi trapassò un brivido 

- (che cosa inquietante) - mi assalirono i mille dubbi 

- (c'è sicuramente qualcosa di strano su questa montagna) - esito un secondo freddata da quello che è appena successo, 

- (devo farlo, metti solo un piede davanti all'altro Marco) - feci dei respiri profondi per calmarmi.

Appena finiti gli scalini inizia un sentiero sterrato 

- (qui l'aria è cosi fresca e... pura) - feci dei grossi respiri godendomi l'aria che si respirava in quello splendido e magico luogo, mi guardavo intorno, ammirando il meraviglioso paesaggio 

- (nessun segno di spiriti burloni) - inizio col prendere qualche foto del luogo mentre mi addentro nel cuore dei monti, ma ancora nessun segno di volpi. 

camminando dopo qualche minuto avevo l'impressione di esser osservato, mi girai di scatto, ma nessuno mi seguiva 

- (bene ora ricomincia la paranoia) -

- rilassati Marco ci sei solo tu, gli alberi e questa bella brezza - faccio del mio meglio per rassicurarmi, ma riesco solo a terrorizzarmi ancor di più, 

- ottimo, davvero ottimo! mi sono ufficialmente perso... - decido di sedermi su di un masso e di riposare qualche minuto prima di ritornare sui miei passi, dopo pochi minuti mi ritrovo a scoprire che stavo girando in tondo, ritornando al masso sul quale mi sedetti pochi minuti prima 

- (che diavolo? mi ci mancava solo questo) - mi grattai il capo 

- (non è possibile, sono abbastanza sicuro di non aver svoltato e di aver mantenuto lo stesso sentiero) - d'improvviso sento un fruscio fra i cespugli e mi giro di scatto sospettoso, cercando di scoprire che animale si nascondesse li dietro 

- (che faccio se è un serpente o un orso?) - mi abbraccio a me stesso pronto a scappare a gambe levate se uscisse un qualsivoglia predatore, dopo pochi istanti la testa di una volpe sbuca fuori, la volpe sembra sorpresa quanto me, ci fissiamo a vicenda in un lungo momento di silenzio imbarazzante, premo l'otturatore della mia fotocamera per scattare furtivamente una foto, ma all'attivarsi del flash la volpe scappa, 

- Aspetta! - mi lancio all'inseguimento della volpe, era di un beige intenso, ne ero rimasto ammaliato, correndo più velocemente che posso mi ritrovo a inciampare in una trappola di quelle attaccate agli alberi, cadendo sbatto la testa su una roccia, quando mi tocco la tempia mi ritrovo del sangue sulla mano, inizia ad offuscarmisi la vista e l'ultimo mio ricordo era il musetto curioso della volpe.



*è uno stupendo film di 10 anni fa  un film drammatico e stupendo, il titolo del film calzava con l'ultima scena




!!!DISCLAIMER!!!

approfitto per spiegare un paio di cose, questa è una fan-fiction scritta secondo un dating sim, ovvero 'Heart of the fox' scaricabile da play store, sicuramente alcune frasi saranno diverse, questo perché ogni tanto oltre al cambiar il sesso di qualche parola ci metto del mio o tolgo alcune cose, per me, inutili alla mia versione. vi invito a scaricarlo e a provarlo perché io dal canto mio ho adorato alla follia quell'otome game, della genius inc.

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