capitolo 20 - un rendez-vous a tre (parte 2)

- (il suo tocco è cosi caldo e piacevole, è bello tenergli la mano) - Kurt in quel momento mi si appoggiò sulla spalla, io lo guardai confuso, non capivo cosa stesse succedendo, perche Kurt si era appoggiato? non era nemmeno una scena del film, che volesse dirmi qualcosa? forse, molto probabilmente era un campanello che mi diceva 'ehi guarda che sta succedendo qualcosa di serio o magari di importante' ma in quel momento non sapevo cosa pensare, ero piu propenso a credere che come il fratello volesse solo fare qualcosa di carino, non gli diedi troppo peso, chiusi gli occhi ed appoggiai a mia volta la testa sulla sua, aveva un buon odore, aveva lo stesso profumo di quei fiori... ... ... 

- (come li chiamò papà?) - erano dei fiori di montagna che con mio padre trovavamo spesso prima che morisse, capitava delle volte che rotolandoci nei campi ne trovassimo tra i fiori schiacciati dal nostro peso, erano davvero belli, devo ricordarmi di andare a trovarlo, con la scusa del lavoro non ci sono piu stato, 

- (magari domani chiamo e mi dò malato e magari vado a trovarlo) - ero deciso ad andare da lui nonostante il malessere che mi provocava andare la, avevo voglia di ritirarmi a pensare.

dopo il film decido di portari a pranzo, decido di portarli in un posto economico, non volevo spendere tutto in cibo.

arrivammo in un piccolo ristorante, aveva un non so che di grazioso con la sua veranda completamente chiusa in un legno di un beige molto chiaro ed i vetri leggermente azzurrini, ci sedemmo ad un tavolo ed ordinammo, i ragazzi presero all'unanimità una bistecca io ripiegai sul pesce.

finito li ci ritrovammo a vagare per le strade del centro in direzione di casa, Justin e Kurt continuavano a ridere e scherzare poco avanti a noi, io e Darren rimanemmo piu in dietro, noto che tiene le mani incrociate dietro la schiena e che sta molto dritto un po' rigido con la schiena

- (avrà mal di schiena? boh... ... ... è strano gia dal cinema) - 

- spero che non vi causi noia alcuna se mi permetto di riaccompagnarvi al vostro casamento,  gentile signorina -

- (come prego?) - 

- signorina? - un sorriso mi si formò in volto al sentirlo parlare in modo strano

- (che stia imitando un attore del film?) - io provo inutilmente a trattenere le risate

- Darren cosa fai? -

- cerco di fare come un vero umano - disse sorridendo con nonchalance

- guarda che non è cosi che fanno i "veri" umani... anzi sì, alcuni lo fanno, ma solo con persone di sangue reale, stai imitando un personaggio in un film, non un normale essere umano - 

- oh, capisco - Cominciò a distendersi tornando lui stesso

- scusa il disagio -

- non scusarti, devi solo distenderti un po, ti preferisco così - gli sorrisi, 

- (potrebbe essere un occasione per conoscere meglio lui ed i ragazzi) - cercai una domanda adatta per cominciare una nuova conversazione

- allora... ... - non sapevo cosa dire

- perche ti piacciono cosi tanto i film? - dovevo imparare a rilassarmi

- beh... amo cio che vedo - la sua risposta fu cosi breve e concisa che mi lasciò leggermente stordito, aveva detto cio che serviva in poche e semplici parole

- vedo volti nuovi, nuovi luoghi, nuovi... ... mondi, era come se per un solo istante potessi evadere - potevo capirlo benissimo, io ho seguito la via dela fotografia per il medesimo desiderio, volevo poter evadere e catturare quei rari momenti d'evasione

- gia ti immagino a vivere grandi avventure alla indiana jones tra le montagne - lui sorrise, era cosi carino quando sorrideva, mi sentivo sciogliere ogni volta

- in effetti alle volte imito cio che fanno nei film, quando nessuno mi guarda ovviamente - 

- ti piacerebbe essere un attore? - 

- è cosi che si chiamano? - sorriso e sospiro, infondo non c'era molta differenza tra loro due e Justin, 

- potresti fare carriera nella commedia - 

- sarebbe fantastico vivere nuove avventure - potevo vedere i suoi occhi brilare 

- lo desidero da quando sono solo un cucciolo - lo ascolto mentre racconta la sua storia

- sai, un giorno ho lasciato le montagne da solo,  ero davvero piccolo al tempo -

- davvero? -

- mi persi dopo poco e cosi caddi dentro una di quelle trappole ferendomi ad una zampa -

- che? ma è terribile - Darren scoppia a ridere 

- si, hai ragione, ma per mia fortuna  una ragazza un cuccio di essere umano, mi ha salvato liberandomi -  sento come un campanello suonare senza afferrare pienamente il perche 

- aspetta un minuto, hai detto che ti è capitato quando eri un cucciolo? -

- si, mi è successo quando dovevo avere cosa... ... 6 anni credo -

- (non è possibile...) -

- quando ero giovane, a 7-8 anni, andai in vacanza con mia madre, all'epoca ci andavo spesso in montagna, e quella volta trovai e liberai una volpe da una trappola, ora che ci ripenso aveva il pelo argentato - 

- woah, seriamente? - 

- si, mi ricordo che era il mio compleanno quel giorno,  me lo ricordo perche mia madre mi aveva regalato quei terrificanti vestiti con... - 

- girasoli - in quel momento un brivido mi corse lungo la schiena e non potei che rimanermene ammutolito

- sei tu - dissi con un filo di voce

- non posso crederci... - tutto era piu ovattato, io ero ancora incredulo della cosa, pensavo a quanto improbabile potesse essere questa cosa

- tutto bene Marco? - mi posò una mano sulla spalla facendomi uscire dalla trance in cui ero caduto

- si si certo, sono davvero stupito che fossi tu quella volta -

- in effetti è incredibile che tu sia la ragazza dei girasoli - 

- ("la ragazza dei girasoli"? ragazzA? beh dai almeno si ricorda di me) - Darren si avvicina ed improvvisamente mi abbraccia

- grazie mille Marco, sono cosi felice di averti finalmente incontrato, deve essere il destino - 

- suppongo di si - già... il destino... ... continuammo la strada verso casa, ci sorridemmo e permisi a darren di tenermi la mano per tutto il tempo.

una volta tornati nell'appartamento Kurt si mette a preparare la cena, mi siedo con la testa appoggiata al tavolo e lo guardo, intanto anche Darren si unì al fratello, sembravano proprio aver apprezzato la giornata  

- (chissà dev'è finito justin...) - mi guardo intorno ma non lo vedo, mi alzo e vado a vedere se magari è finito in bagno, busso alla porta questa volta

- Justin, sei la? - nessuna risposta, non sentivo nemmeno l'acqua quindi decisi di non andare oltre

- (dove si sarà cacciato?) - decisi di andare prima in camera a cambiarmi, cosi avrei potuto cercarlo vestito comodamente, una volta entrato noto subito un pacchetto rettangolare sul mio letto, aveva uno stupendo fiocco di color arancione, 

- (cosa sarà mai?) - 



!!!DISCLAIMER!!!

approfitto per spiegare un paio di cose, questa è una fan-fiction scritta secondo un dating sim, ovvero 'Heart of the fox' scaricabile da play store, sicuramente alcune frasi saranno diverse, questo perché ogni tanto oltre al cambiar il sesso di qualche parola ci metto del mio o tolgo alcune cose, per me, inutili alla mia versione. vi invito a scaricarlo e a provarlo perché io dal canto mio ho adorato alla follia quell'otome game, della genius inc.

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