Capitolo 1 - Cosi inizia la storia*

Quella mattina mi svegliai con un forte male alla testa, non ricordavo cosa feci il giorno prima, mi alzai e mi scoprii e mi diressi in cucina a prendere un aspirina con un bicchier d'acqua, tornai in camera e mi sedetti sul bordo del letto dalla mia parte, 

- (che male... ... ... ieri abbiamo un po esagerato) - c'era una coda che mi dava fastidio, appoggiai una mano sul letto e mi girai a guardarlo,

- ti stai ritrasformando amore - dissi io bevendo la mia aspirina, era la che mi guardava con un occhio aperto, si alzò ancora in déshabillé* e mi abbracciò da dietro 

- come se ti dispiacesse - disse lui mordicchiandomi il collo 

- gnh anf anf aaahn... ... ... effettivamente... ... non mi dispiace la tua forma animale - dissi io prendendo il suo capo tra le mani e baciandolo

- ora temo di doverla lasciare signora Deagostini - dissi sorridendo io 

- devi proprio andare? - disse lui sedendosi sulle ginocchia coperto solo da un semi trasparente lenzuolo

- purtroppo se voglio continuare a viziarti come ho sempre fatto fino ad ora, temo di doverti lasciare - mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio sul naso 

- anche se... ... - lo guardai con un ghigno compiaciuto

- stasera potrei quasi quasi farmi perdonare - 







Salve, mi chiamo Marco Deagostini e sono un editore, pubblico una svariata gamma di libri, dai classici romanzi all'adattamento di manga, finendo a cio di cui mi occupo principalmente io, i book fotografici, ebbene si, sono un fotografo professionista in proprio, che per passione fotografa il proprio kitsune personale, sono sposato con Kurt da oramai una ventina d'anni, e oltre ad esser mio marito è anche la mia musa per via del suo... ... ... "dono", diciamo cosi, lui ha lo specialissimo dono di trasformarsi in volpe, lui è uno spirito volpe, del clan dei Kitsune, è un antico clan di spiriti volpe che proteggono dei luoghi ben specifici.

La nostra storia risale a diversi anni fa quando decisi di fare una scampagnata sui monti Navarra... ... ... ... 





Mia mamma mi ha insegnato molte lezioni importanti, posso ancora ricordare quando da piccolo mi leggeva un libro intitolato  il piccolo principe.  Era decisamente il mio libro preferito della mia infanzia.  

- Addio disse la volpe - disse la mamma 

- E ora ecco il mio segreto - bofonchiò con voce divertita 

- Non si vede bene che con il cuore - ascolto assoluta attenzione mentre mi legge la parte sulla volpe, è la mia parte preferita.

- L'essenziale è invisibile agli occhi - disse la mamma 

- (l'essenziale è invisibile agli occhi) - continuo a ripetermi io, mi aveva letto cosi tante volte il libro, mia madre, che avevo memorizzato alcune frasi 

- il tempo che hai speso per la tua rosa è ciò che la rende così importante - recitava lei leggendo il libro

- (il tempo che ho speso per la mia rosa è ciò che la rende così importante) - ripeto ciò che descritto nel libro 

- gli uomini hanno dimenticato questa verità, ma tu non devi dimenticare, MAI! - disse con molta convinzione nello sguardo 

- siamo sempre responsabili per coloro che abbiamo addomesticato e tu sei responsabile della tua rosa -

- (io sono responsabile della mia rosa) - continuavo a ripetermi, ricordando il passato.

Prendo in mano la mia copia, ormai, consumata del Piccolo Principe, mia madre me la diede poco prima di morire, è una delle cose più preziose che possiedo. Sorrido ricordandola, ho fatto molta strada da allora; ora vivo in città, per seguire la mia passione per la fotografia e anche se son ormai cresciuto, il piccolo principe è una storia che è rimasta con me, è ciò che mi ha dato la passione per la fotografia animale, delle volpi in special modo.

- Ci siamo, è il gran giorno - scorro il mio portfolio, che comprende foto di vari animali, di volpi in particolare. Ho dedicato molto tempo al suo perfezionamento, cosi da fare richiesta di apprendistato da Ricu Sato, il fotografo di fama mondiale

- (è ciò che ho sempre sognato e ora ci sono quasi) - poi mi cade l'occhio sulla sveglia 

- oh miseriaccia, farò tardi - mi vesto mettendomi ciò che trovo a portata di mano ed esco di casa correndo, con il portfolio sotto braccio, passo velocemente davanti al signor Danvers, il mio padrone di casa, e vicino ficcanaso, che tende ad esser irascibile

- buongiorno, sig. Danvers - dico con voce solare 

- non correre nell'atrio - mi sgrida lui 

- scusi signor Danvers -  esco in fretta dal palazzo dimenticandomi dell'inutile richiamo e chiamo un taxi.

Come fotografo interno, devo lavorare con molti professionisti e imparare dai migliori in commercio e uno dei colleghi che ammiro di più  al lavoro è Rupert Hanson, fotografo brillante e dalla notevole bellezza fisica, mi ero preso una cotta per lui e il mio cuore sussultava ogni volta che mi avvicinavo a lui.



* "squadra che vince non si cambia" per cui titolo buono non si cambia u.u

* sostantivo maschile:

Vestaglia femminile, elegante e comoda, da indossare in casa. Essere, stare, trovarsi in déshabillé, semivestito.   non c'aveva un cazzo addosso per capirsi ...

!!!DISCLAIMER!!!

approfitto per spiegare un paio di cose, questa è una fan-fiction scritta secondo un dating sim, ovvero 'Heart of the fox' scaricabile da play store, sicuramente alcune frasi saranno diverse, questo perché ogni tanto oltre al cambiar il sesso di qualche parola ci metto del mio o tolgo alcune cose, per me, inutili alla mia versione. vi invito a scaricarlo e a provarlo perché io dal canto mio ho adorato alla follia quell'otome game, della genius inc.

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