UNA NUOVA VITA
Sabrina, dopo il litigio con Alessio, va a dormire dai suoi genitori.
La sua famiglia, non appena la vede davanti alla porta di casa e con il borsone in mano, intuisce che è successo qualcosa fra lei e il marito.
" Sabrina cosa è successo?"- la interroga Gina.
" Io e Alessio abbiamo avuto una discussione. Posso dormire da voi per questa notte?"- chiede alla madre.
" Certo tesoro, questa è casa tua, lo sai"- annuncia, mentre accoglie la figlia.
La giovane donna, prende per il corridoio, dopo aver dato la buonanotte ai suoi.
Avanzando, raggiunge la sua vecchia camera.
Entrando posa il bagaglio sul letto, poi si guarda attorno e in un attimo viene pervasa dai ricordi.
Nota che ogni cosa è al proprio posto e che non manca niente.
Dai poster dei suoi cantanti e attori preferiti, affissi alle pareti bianche, ai ritagli di giornale.
Foto che ritraggono lei insieme alla sua famiglia e alcune anche con Alessio.
Quando frequentavano l'università.
Guardandole le prende un magone.
" Io non sono una che piange spesso, ma lui mi ha accusata ingiustamente.
E poi, mi ha collegata a quel... Lasciamo stare"- afferma tra sé e sé.
Improvviso sente bussare alla porta, che dischiudendosi rivela il volto angelico di Beatrice.
" Posso entrare?"- chiede candidamente.
Facendo capolino dalla porta.
" Bea, che ci fai ancora sveglia?! Domani non hai la scuola?- la interroga mentre si asciuga gli occhi con una mano.
" E tu perché piangi? Che cosa è successo con Ale?"- replica curiosa.
" Niente, abbiamo avuto solo un normale litigio, come tutte le coppie sposate"- di rimando, limitandosi nella spiegazione.
" Non sarà invece per via di
quell' imminente partenza per New York"- osserva Bea.
" Anche, e tu sei troppo curiosa e devi andare a letto.
Che domattina c'è la scuola. Buonanotte"- ribatte conducendola delicatamente fuori dalla sua stanza.
" Ma non mi hai detto niente... Cosa significa ' anche'? "- insiste la ragazza.
Nel frattempo, Sabrina chiude la porta enunciando - " Sogni d'oro Beatrice".
Rimasta sola, si getta sul letto, fissando il soffitto.
Successivamente, volge lo sguardo allo smartphone, sperando di vedere lampeggiare la luce azzurra.
Vorrebbe che Ale, la chiamasse per scusarsi. Ma non accade.
Stanca di aspettare, si addormenta.
Oggi è il giorno della partenza, Sabrina da quella sera, non è più tornata a casa.
Attendeva che suo marito si scusasse.
Ma Alessio, non l' ha più cercata.
" Ale non è venuto per salutarti?"- Sabrina fissa Beatrice per qualche secondo senza rispondere. Subito dopo distoglie lo sguardo.
" È strano il suo modo di fare, non si è mai comportato male.
" Quel ragazzo deve avere qualcosa che non va"- replica Renato deluso dal genero.
" Papà dobbiamo andare adesso, o rischio di perdere l' aereo"- prorompe Sabrina, mentre rivolge gli ultimi saluti ai suoi familiari. Anche Rachele e Giorgio, ( i suoceri) sono venuti per salutarla.
" Hai ragione andiamo tesoro"- enuncia il padre.
Durante il tragitto che li conduce all'aereoporto, padre e figlia non emettono una sillaba.
Giunti al luogo stabilito, Sabrina scende giù i trolley dal bagagliaio, saluta il padre lasciando un bacio sulla sua guancia.
" Ciao papà, ci vediamo presto!"- afferma, mentre le lacrime bagnano i suoi occhi.
" Ti raccomando, fatti sentire e fai attenzione in quella città, il pericolo è all' ordine del giorno"- le ribatte il padre, con apprensione.
" Sta tranquillo papà, lo sai che so badare a me stessa. Ci vediamo attraverso le videochiamate. Ti voglio bene! Adesso vado. Ciao!"- lo rassicura la donna.
Dopo un lungo e tranquillo viaggio in aereo, finalmente a Sabrina giunge alle orecchie la voce dell'assistente di volo, che annuncia l'atterraggio al John Fitzgerald Kennedy International nel Queens (New York).
" Era ora, non ne potevo più di starmene seduta in quella poltroncina "-pensa esausta.
Esce dal velivolo, scende la scalinata, collocata per i passeggeri.
Prende un taxi per essere condotta in centro.
Nel tragitto, la donna si affaccia dal finestrino del mezzo, e osserva tutto ciò che in quel momento la vista le regala incuriosita.
" Wow! Che meraviglia, guarda quanto sono alti i grattacieli qui.
Fino ad oggi li avevo solo visti in immagini televisive o fotografiche.
“Sono mastodontici"- esclama entusiasta. Dimenticando in quell'istante Alessio e la lite avuta con lui.
Sabrina ha prenotato una stanza al Riverside Tower Hotel, il più economico nella grande mela.
Il facchino si occupa di condurre i bagagli, e accompagnare anche lei in camera.
Rimasta sola, Sabrina stramazza nel letto, fissando la cornice in gesso, che circonda il soffitto della sua stanza.
Improvvisamente, le tornano in mente la lite e le accuse che Alessio le ha rivolto, ingiustificate.
" E come se non bastasse, per una settimana intera, non si è fatto vivo.
" Io non capisco cosa gli è preso! Forse non sta bene... ma non mi sono mai accorta che avesse problemi mentali.
Non voglio neanche pensarci, e io
l' ho anche sposato "- rammenta sbigottita.
La donna in preda all'angoscia, in balia di quei pensieri; e vinta anche dalla stanchezza si addormenta, complice il fuso orario.
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