STRANA REAZIONE
Alessio prega la moglie di dargli un'altra chance, chiedendole di ascoltarlo.
Lei, lo fissa e dopo averci pensato un momento, risponde pacatamente.
“ Ora non mi va di ascoltarti! Quando e se ne avrò voglia, te lo farò sapere”.
Risale in macchina, Giulietta avvia il motore e parte.
Si allontanano, lasciandolo interdetto a fissarle.
“ Lo hai lasciato praticamente senza parole. Che farai, hai intenzione di chiamarlo?”- interviene l'amica, interrogandol.
“ Conosco quello sguardo, tu lo richiamerai! Gli vuoi dare un'altra chance, non è vero?”- afferma saccente Giulietta, mentre sta guidando.
Volta lo sguardo, alternando fra lei e il percorso.
Giunti in albergo, Sabrina apre lo sportello per scendere dall'autovettura e si dirige spedita verso l' ingresso.
Non attende nemmeno la bruna, che intanto sta parcheggiando la sua auto, nel garage sotterraneo dell'hotel.
Rientrando, borsa e cappotto vengono lanciati sul divano senza troppa accuratezza.
La donna incomincia ad andare su e giù per la stanza, si porta una mano dietro il collo nervosanente. Poi si accende una sigaretta, tossisce al primo tiro, perché non ha mai fumato.
Aspira il fumo solo due volte e dopo la spegne dentro il posacenere.
Va in bagno, riempie la vasca di acqua calda e sali da bagno e dopo essersi liberata di tutti i vestiti, ci si immerge dentro.
Nel frattempo, anche Giulietta rientra.
“ Sabri dove sei, sei in bagno?”- domanda ma non riceve alcuna risposta.
Preoccupata si precipita a cercarla, quando la trova, vede che si è addormentata dentro la vasca, con gli auricolari inseriti alle orecchie.
La scuote delicatamente per svegliarla.
Lei sentendosi toccare, ha un sussulto.
“ Ehi! Tranquilla sono io, ti ho svegliata perché non puoi stare in ammollo tutta la notte. Dai vieni a letto”- si giustifica.
“ Sì, avevo bisogno di un po' di relax, dopo una giornata come questa”- enuncia l'amica.
Fa ingresso in camera da letto, si sfila l'accappatoio e nuda, cisi infila sotto le coperte.
Giulietta la raggiunge, si spoglia anche lei e si mette a letto.
“ Lo stress te lo ha procurato Alessio? ”- sostiene sarcastica.
“ Scusami Etta, sono troppo stanca e poi non mi va di parlare di lui adesso”- dichiara per deviare il discorso.
Mentre le dà le spalle.
“ E di noi, ti va di parlarne?”- aggiunge ansiosa.
Si volta lentamente verso la sua amica, mettendosi seduta.
“ Noi? Etta non c'è nessun noi! Quello che successo l'altra notte è successo e basta.
Sono stata bene e tutto quanto, ma non accadrà più ”- annuncia furente.
“ Allora se sei stata bene, perché non vuoi? Per Alessio, tu lo ami ancora!”- controbatte mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime.
“ Alessio non c'entra!”- dichiara abbassando lo sguardo.
“ Allora perché? Sii sincera!”- chiede implorante.
“ Perché sono io... io non sono come te!
Hai voluto che fossi sincera, e io lo sono stata. Mi dispiace che soffri, io ti voglio bene... ma come ad una sorella”- chiarisce con amarezza.
Giulietta, la fissa per un attimo, poi scende dal letto, si accende una sigaretta e va fuori in veranda per fumarla.
Sabrina intuisce lo stato d'animo di Giulietta e siccome la conosce, la lascia da sola.
Il mattino seguente, Sabrina si sveglia, scrutando il lato dove dorme la sua amica, non vedendola quando volge lo sguardo, intuisce che Giulietta non ha dormito lì .
E il lenzuolo freddo sotto la sua mano, lo conferma.
Sabrina si alza dal letto, indossa la vestaglia e a piedi nudi inizia cercarla per tutto l'appartamento.
La intravede fuori in veranda, stravaccata sul divanetto in vimini, con i piedi sopra il tavolino.
Dove vi è posata anche una tazza di fumante caffè nero bollente.
“ Ma non hai freddo a stare qui fuori?”- domanda la donna.
Mentre se ne sta appoggiata alla parete.
“ Il freddo che c'è qua fuori è niente in confronto a quello che ho dentro!-” replica contrariata.
“ Ti prego Etta, non cominciare di nuovo!
Ti ho già detto come la penso e perciò...”- ribadisce seccata.
Ma Giulietta non la fa proseguire e non controbatte, anzi chiude il discorso, cambiando completamente argomento.
“ C'è del caffè in cucina, l'ho appena fatto!”- Sabrina la fissa perplessa.
“ Mi ci vorrebbe un litro di camomilla per come sto, altro che caffè.
Ma stamattina lavoro e quindi ho bisogno di caffeina, per affrontare la giornata”- puntualizza ironica.
“ Questo significa, che stamattina ci devo andare io ad aprire casa agli operai! E va bene, tanto ormai ci sono abituata”- replica con rassegnazione.
“ Potresti sempre dare le chiavi al capomastro, si ricorderà il percorso da fare!”- le propone con convinzione.
“ Sabri quella casa è piena di roba, forse anche di valore, non l'abbiamo visitata da cima a fondo. E se si portassero via qualcosa?”- suppone preoccupata Giulietta.
Ma l'altra non si scompone minimamente a quella supposizione.
“ E allora? Lascia che portino via quello che vogliono, ci eviteranno di buttare parecchia roba vecchia”- risponde ironica.
“ E se portassero via anche il tuo prezioso specchio?”- le fa notare.
“ A quel punto saprei dove cercarli, li troverei e mi riprenderei lo specchio.
Ma prima gliela farei pagare molto cara”- dichiara pacata.
Ma la sua non è una normale pacatezza, è come se Sabrina parlasse senza esprimere emozioni.
Il suo sguardo è fisso e assente e Giulietta lo nota.
La scuote con decisione per farla destare da quello stato di trance in cui versa.
“ Ehi? Tutto bene?”- le chiede con ansia.
Quel breve e brusco movimento la riporta alla realtà.
“ Sì certamente! Mamma mia com'è tardi! Devo andare adesso, a stasera”.
L'atteggiamento di Sabrina parve alquanto strano all'amica.
In un attimo la visione di un suo strano comportamento, la colpisce, lasciando la donna in subbuglio.
Cosa ha ricordato Giulietta, e perché Sabrina ha reagito in quel modo, non appena Giulietta le ha fatto notare che il suo prezioso specchio potrebbe essere rubato o sparire?
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