PRECIPITARE ALL' INFERNO

Dopo quella interminabile caduta, Marco e Sabrina finiscono al suolo, in un terreno di colore rosso. Che scivola fra le dita come sabbia.
" Ci siamo fermati finalmente, e per nostra fortuna senza impattare. Stai bene?"- chiede premuroso alla sua giovane amica.

Lei intanto si sta riprendendo dallo shock.
" Che è successo? A un certo punto ho perso conoscenza! Che posto è questo?"- domanda la donna, ancora frastornata, mentre si guarda intorno.
" Sembra che qualcosa o qualcuno o semplicemente per un fortuito caso, siamo 'atterrati' senza sfracellarci"- spiega Marco.

" Dovrei esserne contenta, ma non è così, non abbiamo la minima idea di dove ci troviamo e non abbiamo la certezza di poter andarcene da qui una volta trovata Giulietta. Ammesso che la troviamo.

" Forza rimettiamoci in marcia adesso"- dichiara Sabrina incitandolo.
Si sollevano dal terreno riprendendo il cammino. Alla ricerca dell'amica.
" Vi riporterò a casa, te e Giulietta, dovesse essere l' ultima cosa che faccio"- le promette.

Mentre incedono silenti in quel vasto e desolato ambiente, il pensiero di entrambi, vola alla loro amica.
" Speriamo di trovarla sana e salva"- si ripetono nella mente.

Di colpo avvertono che gradatamente, si sta alzando il vento.
" Dobbiamo trovare un riparo al più presto, prima che si scateni una tempesta di sabbia"- propone Marco.

Nel loro cammino, avvistano una specie di grotta.
I giovani si fissano un momento titubanti prima di raggiungerla.
" So che sei impaurita, non so cosa ci troveremo dentro, ma al momento è l' unico riparo!

" Prevedo che tra poco qui si scatenerà l' inferno, quindi abbiamo poco tempo per decidere se entrare o meno !"- le comunica.
" Credo che non ci siano altre alternative, quindi... entriamo e che Dio ce la mandi buona"- afferma.

" Qui c'entra poco Dio, tesoro! Raggiungiamo la grotta svelta!"- aggiunge.

Velocemente arrivano all' insenatura nella roccia e cautamente procedono, illuminando il percorso e l'ambiente circostante, con le torce.

L'interno e buio, freddo e maleodorante.
Ma i due giovani, vanno avanti lo stesso. " Fai attenzione a dove metti i piedi, questa non è... " - la voce di Sabrina gli impedisce di finire la frase.

" Una normale grotta, lo so! Tutto questo è assurdo. Ancora non mi capacito come possa esserci successa una stranezza del genere! "- blatera sconfortata, intanto che prosegue ad avanzare.

Marco che la osserva spesso, percepisce in lei un momento di cedimento.
" Ehi! Ascolta, so come ti senti, è la stessa sensazione che provo anch'io, ma perdere la testa adesso non è consigliabile.

" Dobbiamo restare vigili e con la mente lucida! Troveremo Giulietta, e ce ne andremo via da questo luogo. È una promessa che ti faccio!"- le afferma prendendo il suo viso tra le mani.

Asciugando con i pollici ogni lacrima che esce dai suoi occhi.
" Su rimettiamoci in marcia adesso! Non mi sento sicuro a restare fermi troppo a lungo"- afferma preoccupato.

Avanzano sempre molto cauti, guardandosi intorno, osservando con attenzione ogni piccola fessura sulla parete rocciosa che li circonda. Temendo che possa venirne fuori qualche mostruosa creatura da un momento all' altro.

Improvvisamente avvertono un suono gutturale, pervenire alle loro spalle.
Un misterioso e orrendo grugnito che che con l' eco che sovrasta la grotta, diventa ancora più terrificante.

" Corri !!!"- grida Marco, afferrando la sua mano.
Mentre filano con andatura veloce, che quasi non riescono a vedere il percorso che stanno facendo.

Sabrina lo segue, terrorizzata senza voltarsi indietro per non rallentare la loro corsa. Stringendo forte la sua mano a quella di lui.
Intanto il terrificante verso, correlato da rimbombanti passi, sembrano avvicinarsi sempre di più a loro.

Frattanto, l' uomo continua a osservare da ogni parte per vedere di trovare un modo di potersi celare alla vista del mostro che li sta inseguendo.
Repentino, avvista un angolo, nascosto da un enorme masso.

" Pronta a saltare quando te lo dico. Adesso !"- grida con decisione, trascinandose la dietro.
Si fiondano in una sorta di pozzanghera poco profonda, colma di melma nera.

Da quel nascondiglio di fortuna, avvistano la creatura fermarsi.
Il mostro è ricoperto di squame rosse, ed è gigantesco, con braccia lunghe, affilati artigli e zanne luminescenti.

A causa dell' oscurità non riescono a vedere che aspetto abbia. Forse è meglio così.
L' essere arrestandosi, annusa l' aria, come a volerli localizzare.
Lo intuiscono dal verso che emette.

Ma proprio in quel momento, sulla spalla di Sabrina, sta risalendo una specie di ragno gigante.
L' istinto sarebbe agitarsi per scacciarlo via, ma coraggiosamente, rimane silente e immobile premendo forte la mano sulla sua bocca. Sgranando gli occhi.

Ma per fortuna la creatura capendo di averli persi di vista, si allontana.
Quando odono il tonfo dei pesanti passi, allontanarsi, escono lentamente da quel luogo, liberandosi velocemente da quella specie di tarantola, che si era appollaiato sulla spalla della donna.

"Fiuuu! Ci è mancato poco!"- afferma sollevato.
" Certo, ma non abbassiamo la guardia.
Questo posto pullula di mostri o demoni o qualunque cosa siano"- aggiunge Sabrina.

Intanto che cercano di ripulire il viso dalla melma nera, della quale ne sono ricoperti, giunge alle loro orecchie una voce, intuiscono da subito che non si tratta del verso di uno di quegli esseri.

Anzi sembra più una richiesta di aiuto da parte di una donna.
I due giovani si fissano con espressione sorpresa e allo stesso tempo speranzosa.
" Sembra la voce di Giulietta"- esclamano all' unisono.


Oltre ad essere coraggiosi, i due protagonisti sono anche molto fortunati, il che non guasta in questo contesto.
La voce che hanno sentito, sarà veramente della loro amica Giulietta, oppure si tratta dell' inganno di uno dei demoni che dimorano in quel luogo, con l' intenzione di catturarli?

Se volete saperlo, non vi resta che leggere. Ciao😉

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