L'ENTITÀ


" Sì, adesso ricordo, lì per lì non ci ho fatto caso.
Ma ora è chiaro nella mia mente, Sabrina quando stava dinnanzi a quello specchio era assente, come fosse rapita dalla sua stessa immagine. Sembrava come fosse avvolta da una strana aura"- rammenta preoccupata Giulietta.

Afferra il cappotto provvisto di cappuccio, apre la porta ed esce.
Si arresta un secondo per decidere se prendere l'ascensore o fare le scale?!
Sceglie la seconda opzione.
" Meglio prendere le scale, se voglio riuscire a telefonare"- afferma.

Scendendo i gradini rapidamente, nel contempo digita il numero di Jack.
" Pronto?"- risponde alla telefonata l' uomo.
" Jack, grazie al cielo ti ho trovato!"- dichiara entusiasta.

" Che succede Giuli?"- chiede ansioso.
" Dobbiamo vederci, ti devo parlare di una cosa importantissima"- sostiene la donna.
" Va bene possiamo vederci al bar tra un quarto d'ora!"- afferma.

" Va beniss... Aspetta no, ora non posso devo accompagnare i muratori a..."- non prosegue la frase, interrotta da Jack.
" Sto arrivando! Sei fuori l'hotel vero?"- le riferisce con decisione.

" Aspetta ma tu non devi lavorare? Jack... pronto... mi senti Jack"- replica interrogandosi.
Dopo cinque minuti di attesa, ecco giungere Jack.

" Ciao Giuli, mi chiedevo invece di accompagnare ogni volta gli operai, perché non gli dai le chiavi?"- propone l'uomo.
" Anche Sabrina me lo ha suggerito, ma sai come si dice "fidarsi è bene non fidarsi è..." - dichiara la donna.

" Una volta finiti i lavori, puoi sempre cambiare la serratura! Così starete tranquille"- suggerisce Jack.
" Certo, lo farò presente a Sabrina e Alessio!"- annuncia con una punta di malinconia.

" Alessio? Ma... non è suo marito? Mi sembra di aver sentito anche che sono in procinto di divorziare!- domanda sorpreso.
" Sì prima sembrava essere così, almeno lei sosteneva, ma ora, non credo che lo faranno! Quei due si amano ancora e penso che Sabrina voglia dargli un'altra possibilità"- gli comunica.

Entrambi si fissano e l' uomo esprime solo un ( Ah!) strozzato.
Giulietta guardandolo percepisce disappunto e delusione.
" Sei innamorato di lei?"- lo interroga.

" Si nota così tanto! Comunque era di questo che dovevi parlarmi? Del fatto che non divorzierà più da Alessio?"- chiede per cambiare discorso.
" No, però è sempre di lei che si tratta, ma anche dello specchio!"- afferma.

" Specchio? Di che specchio parli?"- domanda incuriosito.
" Quello che era in soffitta, dobbiamo andare ad osservarlo. E dobbiamo farlo questa sera!"- suggerisce affermando.

" Stasera? Ma Giuli ragiona è una strada isolata ed è buio pesto, laggiù!"- sostiene inquieto.
" Hai paura? Ti credevo un uomo!
Va bene andrò da sola e..."- afferma con disappunto.

" Whoow Whoow! Piano con le parole.
Io sono un uomo, ma quel posto mi mette ansia e non poca.
" Però se proprio insisti, verrò con te!"- dichiara con disagio per essere stato punto sul vivo.
Accettando solo per una questione di principio e amor proprio. Anche se contrariato.

" È deciso allora! Dopo che Sabrina andrà a dormire, ti chiamo e decidiamo dove vederci"- conferma.
" Stavo pensando, giacché stamattina i muratori devono recarsi lì per i lavori, noi potremo seguirli ed esaminare lo specchio senza farci notare?"- propone Jack.

" Ma certo, già che ci siamo ci facciamo dare una mano anche da loro! Così tempo due secondi ci troviamo in una stanza imbottita con la camicia di forza!"- annuncia Giulietta sarcastica.

" Allora cosa suggerisci?"- chiede incuriosito, anche se conosce già la risposta.
" Ho già esposto la mia idea, e mi dispiace per te, ma non vedo alternative, per non farci scoprire. Sei con me?"- lo interroga determinata.

" Se ti rispondo di no, tu andresti da sola e io non potrei permetterlo! Okay, sto con te!"- dichiara, cedendo con riluttanza.
" Bene è deciso allora!"- afferma la donna, senza esitazione.
Nel frattempo avvistano avvicinarsi il furgone blu dei carpentieri.

Giulietta consegna le chiavi al capomastro, come suggerito dai suoi amici.
Successivamente, i due giovani si separano, confermando di risentirsi al telefono per mettersi d'accordo.

Ma Jack, non è dello stesso avviso.
Con il pretesto di tornare al lavoro, si allontana da lei, per seguire gli operai.
Durante il tragitto, l'uomo seguita a pensare.
" Ma cosa sto facendo, per quale motivo mi sono lasciato trascinare in questa faccenda? Nono, io torno indietro!"- si dice deciso.

Ma proprio mentre sta avanzando, per trovare un angolo della carreggiata adatto a svoltare la macchina per fare, si accorge che la superstrada è sparita, e al suo posto appare un percorso alquanto stretto e dissestato.
Costeggiato da alberi secolari non proprio verdeggianti. Anzi piuttosto rinsecchiti e poco rigogliosi.

E pure che, nonostante fosse ancora mattina e splendesse il sole, quella zona si fosse ombreggiata.
Con l'empireo ingrigito e annuvolato.
La visione di questo cambio improvviso di tempo, non lo ha lasciato indifferente.
Quindi incuriosito cambia idea, decidendo di proseguire.
Quando sono giunti sul posto, vede gli operai scendere dal furgone, prendere gli attrezzi da lavoro e entrare in casa, dopo aver forzato il portone d'ingresso.

Intanto anche Jack scende dalla macchina.
Mentre tiene una mano sullo sportello aperto, solleva lo sguardo soffermandosi sulle finestre della casa.
" Davvero inquietante! Incredibile ma sembrano occhi, che ti scrutano con il loro sguardo malefico, fin dentro il profondo della tua anima!

" Come è potuto venire in mente a due ragazze, di comprare una casa, in questa zona e di venirci a vivere tutte sole.
E a me di seguirle in questa misteriosa avventura"- si domanda tra sé e sé.
Ma nonostante quell'atmosfera decide ugualmente di incedere e entrare in casa senza essere visto.
Mentre i muratori sono occupati con le loro mansioni, Jack si intrufola furtivamente all'interno dell'abitazione, avanzando accede in una stanza grandissima.

"Questo deve essere il salone e se non ricordo male, lo specchio è appoggiato in una di queste pareti.
Infatti eccolo!"- afferma, soddisfatto di averlo avvistato.
Ma quando vi si trova davanti, qualche forza oscura lo blocca.

Un vento fortissimo che proviene dallo specchio, si alza, urla agghiaccianti e lampi fulminei lo investono, ma lui rimane pietrificato. Rigidamente immobile e attonito, quasi insensibile.
Improvvisamente, una voce cavernosa, esce da quell'antico oggetto.
" SIETE DESTINATI A MORIRE !!! AHAHAHAH! MOLTO PRESTO LUI SARÀ MIO !".

Una risata sinistra e una voce gutturale lo tengono immobilizzato davanti alla lastra riflettente.
Ma la voce seguita a emettere suoni e rumori inquietanti.
L'uomo riprende il controllo di sé stesso, solo quando avverte un lieve scossone.

Uno degli operai si accorge di lui e senza capire il reale motivo della sua presenza là, lo scuote per interrogarlo.
" Ehi? Cosa ci fai qui, sparisci!" - gli chiede severo.
Jack, si riprende e prima di rendersi conto dell'accaduto, fissa per un momento il muratore e dopo scappa, senza dare spiegazioni.

Entra in macchina e parte.
Per la strada, cerca di fare mente locale a ciò che gli è appena successo.
" Non riesco a ricordare, la mia mente è confusa, ha solo dei ricordi frammentati.
" Mi ricordo solo una voce orrenda che che mi ripeteva.

" Lui sarà mio!" ma lui chi, a chi si riferiva?"- si ripete inquieto, da quel ricordo.
Molte domande e neanche una risposta ma solo supposizioni.


Anche questo capitolo è terminato.
A quanto pare ci vive qualcuno all'interno di quello specchio e che vuole appropriarsi di un ' lui'.
Ma a chi si riferisce?
Parlerà di Alessio o di Marco o di qualcun'altro.

Ci stiamo avvicinando al momento
'clou' della storia.
Non perdete i prossimi capitoli e lo scoprirete e soprattutto datemi il vostro parere. Non solo ✨✨✨😁👍😋

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