Capitolo 9-Schegge di ghiaccio
"Tu l'allontanerai da te, per sempre"
"E perché dovrei farlo, per lasciarla tra le tue grinfie?"
"No, perché sennò le farò fare qualcosa di cui si pentirà"
"E come con una bacchetta magica oppure con una maledizione Imperium?"
"Più o meno, lei è legata a me quindi è sotto la mia volontà. Non scordarlo"
"Prima o poi te la farò pagare, Daniel"
Quelle parole pronunciate strette fra i denti erano state dette con tanta rabbia che gli erano rimaste bloccate in gola, come intrappolate in una rete invisibile
Daniel, con quel suo viso da santerellino, aveva osato minacciare lui, Tom, la furbizia fatta persona
Ancora non riusciva a crederci e tanto meno guardando il viso della ragazza che gli era seduta di fronte
Doveva allontanarla, era il solo modo per proteggerla, e l'unico modo per farcela era farsi odiare, ferirla, tracciare un solco così profondo da non potersi più rimarginare
Rise, una risata estranea a lui, rauca e profonda, piena di risentimento
"Bhe che stai aspettando? Ora che ti sei cambiata puoi tornare a casa" le disse
"Ma io sono venuta per parlare con te, non per essere buttata fuori" la bionda stava cominciando a scaldarsi, non avrebbe permesso di essere trattata male anche da lui
"Ma io non voglio sentire più neanche una parola uscire dalla tua bocca. Sono stufo di ascoltare tutti i tuoi problemi e i tuoi capricci"
Lei aveva gli occhi sgranati "Che stai cercando di fare Thomas?"
Era da tempo che non lo chiamava con il suo nome completo, accadeva solo in rare occasioni e non era per niente un buon segno
"Io?" Disse con voce fintamente dispiaciuta e con una mano premuta sul petto
Odiava questo suo atteggiamento, Alessia si alzò e cominciò a camminare avanti e indietro nella stanza per cercare di scaricare la tensione e riflettere
Che gli stava succedendo?
"Sto cercando solo di dirti la verità. Mi hai fatto pena dalla prima volta che ti ho vista, quella che tutti evitano, la ragazza asociale che ama più i libri che le persone. E diciamo solo che era una scommessa: visto che ero costretto a stare con te, ho cercato di trovare un passatempo"
Ogni parola che usciva dalla bocca del ragazzo faceva sbriciolare pian piano il suo cuore, acoltandolo sempre più sconvolta
"Sapevo che sarei riuscito a diventare tuo amico e pian piano a farti provare qualcosa per me, ma ora che ci sono riuscito non c'è più gusto"
Un ghigno comparve sul suo volto affilato ed uno scintillio sinistro attraversò il suo sguardo
"Ora il gioco è finito, quindi puoi anche andartene. Spero ti sia divertita, sfigatella"
Crack, quella parola aveva spezzato qualcosa dentro di lei
Era stata detta con una perfidia tale che lei si sentì mancare il pavimento sotto i piedi, si accasciò sulla moquette e Tom dovette resistere all'impulso di abbracciarla e di dirle che niente era vero
Ma dovette rimanere immobile mentre ogni particella del proprio corpo lo tirava in avanti, verso il corpo tremante della persona che amava
Alessia era pervasa da rabbia e tristezza, era caduta nell'oblio: l'unica persona di cui si fidava e a cui aveva detto tutto di lei le aveva mentito per tutto questo tempo, allora si accorse di avere ragione
Però non successe quello che faceva ogni volta che un nuovo dolore le veniva scaricato sulle spalle: resistere e rialzarsi
Questa volta si spezzò e decise di spegnere tutto
Spense il dolore
Spense la rabbia
Fermò le lacrime che le stavano per scendere inesorabili sulle guance
E si alzò
In quell'istante la pioggia si bloccò all'improvviso per poi riversarsi tutta in quel piccolo salotto
Le gocce di acqua si unirono fino a formare un immenso, unico dragone di ghiaccio
Il suo cuore si era rifiutato di reagire, si era congelato... così come l'acqua che le scorreva nelle vene
Era diventato tutto glaciale,
Dagli occhi fino alle ossa
Ogni singola goccia ora era una scheggia di ghiaccio pronta a ferire chiunque le fosse stato di fronte
Anche Tom
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top