Capitolo 60-Non sono un essere controllabile
Il suo sangue era fatto da cristalli di ghiaccio, quindi poteva essere controllato da Alessia stessa
Infatti una volta raggiunto il punto sotto i piedi di Rekla questo aveva dato vita a delle corde di ghiaccio che avevano intrappolato la regina dalla testa ai piedi
Il peso sulla schiena di Alessia si alleggerì e lei poté finalmente alzarsi a fatica dal suolo duro
Zoppicando e con un polso ancora colante un liquido vermiglio con riflessi ghiacciati, si erse in tutta la sua altezza di fronte alla regina "Dovresti parlare di meno ed agire di più" le rinfacciò la ragazza
Rekla cercava di liberarsi da quel ghiaccio, ma neanche la sua lava poteva niente contro quella sostanza dura come il diamante
Per la prima volta la paura si affacciò nei suoi occhi, che da neri erano ritornati rossi
"Fa presto, uccidimi!" Disse disperata
Le corde si strinsero intorno al suo collo mozzandole il fiato in gola, cercò di urlare quando queste iniziarono a squarciarle la pelle per il freddo, ma l'unica cosa che produsse fu un rantolio sommesso
Ora basta!
Urlò mentalmente a quella forza maligna che ormai la dominava
Ma non ottenne nessun risultato se non un dolore acuto alla testa, cadde in ginocchio afferrandosela tra le mani
Uccidi!Uccidi!Uccidi!
Quella parola veniva ripetuta nella sua mente come un disco rotto, come lo stridere dei gessetti sulla lavagna
La sua testa era affollata da rumori, le urla di Rekla, il battito del suo cuore, lo sfrigolare del ghiaccio e il suono stridulo della voce nella sua testa
Sentiva che stava per esplodere, era come se il suo cervello stesse premendo contro il cranio per fuggire da tutto quel frastuono
Ecco perché non aveva più voluto usare i suoi poteri durante la battaglia, aveva paura di ferire degli innocenti
Ed ora si ritrovava a desiderare di non averli mai scoperti
Alzò lo sguardo e vide la figura di Rekla ormai ridotta ad un sacco svuotato e riverso
Non era morta, riusciva ancora a sentire il suo respiro, ma ben presto il suo destino sarebbe stato quello se non avesse agito in fretta
Sei tu la padrona del tuo corpo
Sentì un'altra voce nella sua testa, ma questa volta più dolce e gentile
Lei non può controllare il tuo volere, può solo nutrirsi dei tuoi sentimenti negativi
"Come faccio a liberarmi di lei?" Si ritrovò a sussurrare verso il nulla
Pensa ad altro, abbandona l'odio e la rabbia, pensa all'amore... hai ritrovato tuo padre, hai vinto la guerra, hai portato a termine il tuo compito ed hai mantenuto la tua promessa
"Hai ragione..." all'improvviso vide tutto da un altro punto di vista "Sai una cosa, razza di essere maligno che vivi abusivamente dentro di me? Io ora sono felice, si nonostante tutto sono felice, perché non mi sono mai arresa di fronte a niente ed ora ho realizzato quello che mi ero preposta!" Disse convinta "IO-SONO-FELICE!" si ritrovò ad urlare al cielo
Ed il tuo Tom, di lui cosa pensi?
Sibilò nuovamente la voce maligna
"Penso che ho vissuto l'esperienza più bella che esista, ho conosciuto l'amore"
Tutto venne risucchiato via, le urla lontane del suo alterego cattivo svanirono e lei si sentì di nuovo sé stessa
Felice e fiera di ciò che è accaduto, perché senza di esso lei non sarebbe stata ciò che era ora...
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