Capitolo 58-L'inizio della fine

Alessia fissava inespressiva il corpo senza vita di Tom, non una lacrima scese sul suo viso e non un suono dalle sue labbra

Il suono delle urla dei suoi soldati risuonava alieno alle sue orecchie e l'espressione soddisfatta di Rekla appariva appannata come se fosse coperta da un velo di nebbia

Daniel aveva afferrato il Kyle per le braccia, in quanto il ragazzo nonostante la ferita stava per scagliarsi in avanti, ed anche lui tratteneva a stento le lacrime, dopotutto alla fine erano diventati amici

Al contrario quella ragazza che tanto amava Tom non sembrava avere alcuna reazione a tutto ciò che era successo

Come se non appertenesse più a quella realtà, come se non fosse ancora arrivata l'ora di accettare l'accaduto

Il suo animo era animato non dalla tristezza o dal dolore, bensì da una furia cieca che azzerava tutta la sua razionalità

Ci sarebbe stato il tempo per le lacrime, ma ora l'unico suo pensiero fisso era il desiderio di una vendetta atroce verso quella donna che la fronteggiava

"Tu morirai di una morte talmente dolorosa che m'implorerai di ucciderti al più presto" disse Alessia con una voce simile al sibilio di un serpente che osserva la sua preda

"A quanto pare non sai neanche difenderti da sola... non hai visto cos'è successo a Thomas?" Le rispose la donna senza un'ombra di paura

L'aria era immobile e non un rumore rompeva quel silenzio, come per paura d'innescare una bomba che gli avrebbe uccisi tutti

"Non pronunciare quel nome!" Disse fra i denti la bionda

Rekla non sapeva di aver messo inizio ad un meccanismo che ben presto avrebbe potuto sbriciolare anche il vulcano che si trovava nella sua tribù

"Sennò che fai?" Continuò a punzecchiarla

Risvegliami, fammi combattere con te... so che verresti vederla soffrire, liberami ed io ti aiuterò

Quella voce le si spandeva nel cranio come una dolce litania che narrava i suoi desideri più remoti

Sapeva a chi apparteneva e per la prima volta decise di donarsi completamente a lei

Chiuse le palpebre ed il solito fresco le si diffuse in tutto il corpo, questa volta però c'era qualcosa di più

Non era acqua fredda quella che sentiva, minuscoli cristalli di ghiaccio le graffiavano la pelle in attesa di essere liberati

Questi si librarono fino al cuore e lo strinsero in una calda morsa gelata

Una sensazione inebriante di potere la pervase ed in quel momento si sentì come padrona del mondo

Aprì gli occhi e due iridi celesti, del colore del ghiaccio secco, si guardarono intorno

Lunghi capelli candidi come la neve le ricadevano sulla schiena ormai liberi dall'elmo e dall'elastico che li intrappolava

Un sorriso maligno le si aprì sul viso: finalmente era libera di fare tutto ciò che voleva, nessuno avrebbe potuto fermarla

Rekla la guardava meravigliata
"Tu non sai niente di me, dovevi rifletterci due volte prima di sfidarmi" Disse Alessia con tono leggero, come se stesse parlando di una partita di calcio

Poi fece un passo in avanti e migliaia di cristalli ghiacciati si sprigionarono dal punto in cui aveva poggiato il piede

Rekla li schivò per un pelo e poi si preparò a contrattaccare

Che il combattimento abbia inizio...

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