Capitolo 55-Morte e sangue

In groppa al suo drago e con al seguito il suo esercito proseguì verso il confine

La figura di Tom spiccava nelle prime file, alla fine quel ragazzo aveva trovato una scappatoia: "Io sono il tuo protettore, quindi sono costretto a seguirti ovunque" le aveva detto ed Alessia non aveva potuto fare  niente per fermarlo

Durante la marcia alcuni popolani si unirono al suo esercito con le loro armi rudimentali, lei li lasciò fare... ognuno era libero di scegliere per conto suo

Il suo popolo la riempiva di un'orgoglio indescrivibile, perché si fidava di lei in tutto e per tutto

Era ora di mantenere la promessa che gli aveva fatto durante la sua incoronazione

Come previsto dall'altra parte del confine, nella tribù del fuoco, si stagliavano gli eserciti nemici dorati e bronzati

Passò qualche secondo in cui nessuno si scompose, poi un cavaliere si mosse e così si scatenò l'inferno

Vennero trasportati in un'altra dimensione: c'era terra, una  landa sconfinata, il cielo uniforme era privo di nuvole ed un sole giallo splendeva nel suo centro
 
La battaglia si consumava furibonda

Si riusciva a sentirne lo strepito, ma non di voci umane, bensì delle spade affilate dei cavalieri e, nelle retrovie, della scuri e delle armi di fortuna dei popolani che avevano deciso di seguire in guerra la loro regina

Dall'alto del suo drago le armature dei suoi soldati le apparivano indistinte in una grigia macchia che si allargava sempre più, interrotta dallo splendere dei suoi guerrieri di ghiaccio

Scese giù dal suo drago e decise di combattere accanto al suo amato popolo, che fino ad allora non l'aveva mai abbandonata

Fu travolta dall'impatto tra i due, o meglio tre, schieramenti, il cozzare delle lame di platino, bronzo e oro

Poco distante, un gruppo di arcieri scoccava le frecce che, in una pioggia mortale, cadevano su amici e nemici

Le catapulte lanciavano palle infuocate o ghiacciate che rendevano il campo ancora più caotico

Alessia continuava a lanciare frecce e combattere con la spada di sua madre, a difendere i suoi compagni e a colpire i nemici

Calò la sera, la battaglia si era consumata come una miccia ormai quasi spenta

La ragazza era su quella piana di terra, un tempo marroncina, ora rossa per il sangue

Attorno a lei, cadaveri fatti a pezzi, relitti umani, pezzi di ghiaccio dei suoi guerrieri ed armi ormai rotte ed inutilizzabili

L'orrore che la circondava la faceva sentire infinitamente piccola in quella terra di morte

Stavano perdendo, l'ultima speranza si stava spegnendo

Era ferita e le faceva male ogni singolo muscolo, numerosi tagli le attraversavano il corpo, alcuni superficiali ed altri più profondi come quello che le attraversava una gamba

Delle ustioni le facevano bruciare le braccia e sentiva che pian piano le forze la stavano abbandonando

Come un cerchio che si chiudeva, si ritornò alla situazione iniziale: il suo drago le si posò accanto ed i pochi compagni rimasti, tra cui il suo amato Tom ed il suo fedele compagno Kyle, la circondavano in una disperata lotta contro la morte

In quel momento al posto della massa grigia, era possibile distinguere piccole macchie di armature di platino circondate dal bronzo e dall'oro

Poi come un lampo Alessia sentì urlare un nome

"Gabriel!"

E in quel preciso istante seppe che non tutto era perduto...

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