Capitolo 5-I quattro elementi

Il cervello era staccato, i pensieri che tentavano di prendere forma nella sua mente venivano spazzati via come polvere, in quel momento esistevano solo loro due

Ma all'improvviso si sentì mancare quando Tom venne strappato dalla sua presa, non sentì più le sue mani sui fianchi né il calore del suo corpo

L'unica cosa che Alessia era riuscita a vedere era Daniel che, afferrando Tom per la t-shirt, gli tirò un pugno in pieno viso

Il labbro di Tom si ruppe ed un rivolo di sangue gli scivolò sul mento, cercò di asciugarselo con una manica della maglia ma si macchiò ancora di più

Il volto di Daniel non era più quello gentile di prima ma era sfigurato dalla sua ira, quasi Alessia stentava a riconoscerlo

Il ricordo del loro bacio era lontano, come se fosse stato solo un errore da dimenticare oppure un gesto dettato da una forza superiore

"Tu" disse Daniel rivolto alla ragazza puntandole un dito contro "forse non hai capito che siamo destinati a stare insieme, tu appartieni al mio mondo. Tu mi appartieni da sempre" ed ecco spiegata tutta quella catena di eventi insoliti

"Io non appartengo a nessuno e tantomeno tu puoi impormi di amarti solo perché qualcuno l'ha scelto per me. Ti ho baciato, va bene, ma quel gesto a quanto pare non è stato dettato dalla mia pura volontà" rispose la ragazza, non aveva mai visto una persona cambiare in così poco tempo

Il moro avanzò finché non sbarrò la strada alla ragazza "A me non interessa, io sono qui per un motivo, cioè riportarti nella tua tribù. C'è bisogno di una regina al più presto con il rischio di un imminente guerra tra i tre regni" le sue mani erano poggiate sul muro ai lati della testa della bionda, impedendole qualunque movimento

"Tu-tu stai delirando" Alessia sollevò una mano per poggiarla sulla fronte di Daniel ma lui la strattonò in avanti e afferrò le sue spalle con una presa salda

"È tempo di partire, reginetta. E anche tu cavaliere dovresti far ritorno nella tua casa, il tuo compito è finito" la ragazza continuava a non capire e fissava il viso di Tom in cerca di una spiegazione plausibile

Il biondo era diventato più pallido di com'era solitamente e fu a quel punto che la ragazza cominciò veramente a preoccuparsi "Ale, ci sono cose che non ti ho detto. Il nostro incontro tanti anni fa non è stato casuale"

Mezz'ora dopo i tre erano seduti al bar della scuola mentre il loro povero registro si riempiva di assenze alle lezioni

"Allora, cercherò di cominciare dal principio" iniziò Tom "tutti gli elementi: acqua, aria, fuoco e terra, in realtà sono dei popoli che mantengono in equilibrio il mondo. La tribù dell'erba si occupa della natura e degli animali terrestri, la tribù del fuoco si occupa di tutto ciò che è incandescente e la tribù dell'acqua, quella vostra, del mare e di tutti gli animali acquatici"

La ragazza alzò una mano per fare una domanda "E tu, da dove vieni?" Era più facile credere a Tom che a quel nuovo ragazzo che le piaceva sempre meno

"Io vengo dai regni celesti. Noi siamo i cosiddetti 'cavalieri', controlliamo l'aria e la luce e siamo la parte neutrale, oltre che messaggeri e guardie"

Daniel lo interruppe bruscamente "sta di fatto che ora c'è il rischio di una guerra tra il fuoco🔥e l'acqua🌊. Ed abbiamo bisogno di una guida, te per l'appunto"

Alessia era sempre più scioccata e Daniel non faceva altro che peggiorare la confusione che aveva in testa

"Ma come faccio a governare un regno, se non ho neanche il controllo della mia vita? E poi quali sarebbero le cause del conflitto?" Domandò ancora la bionda

"La tribù del fuoco è poco permissiva. Accetta solo i membri puri ed odia i mezzosangue, ossia tutti coloro per metà umani. Come me o te.
Io ho gli occhi chiari come i membri del nostro regno ma i capelli sono scuri, infatti sono per metà umano, tu viceversa. Ed è per questo che siamo destinati, insieme formiamo un purosangue"

"Ma ancora non capisco cosa centri..."

"Ale... la causa della guerra è l'avvento di una mezzosangue come regina dei mari" Tom parlò guardandola negli occhi

"La causa della guerra sei tu"

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