Capitolo 46-Amico fidato

Attraversato il ponte, si ritrovarono in un altro posto completamente diverso dal primo: le pareti di una siepe circondavano lo scenario intorno ai due ragazzi ed una fontana di marmo spruzzava acqua limpida nella vasca sottostante

Il portone del castello era spalancato, in quel posto era impossibile imbattersi in intrusi, visto che non si poteva avere accesso nel regno senza una chiave

Quando varcarono la porta un profumo di pulito gli invase le narici e l'aria si placò all'istante

"Sai dove andare?" Gli chiese titubante Alessia

"Certo, per chi mi hai preso?" Rispose Tom indignato

"Per un pazzo..." continuò lei

"Si, pazzo di te" disse lui  afferrandola dolcemente per i fianchi

"Adulatore" lo rimbeccò la ragazza con un alone scarlatto sugli zigomi

"Ti ho già detto che questo vestito ti sta d'incanto?"

"Grazie per il regalo comunque..." lo ringraziò la bionda posando le mani dietro il collo di Tom

"Non sarà l'unico" il ragazzo si avvicinò per stamparle un bacio sulle labbra ma un colpo di tosse li fermò

Alessia d'istinto spinse via Tom, che quasi cadde

"Ehy, ma cosa?... oh, ciao papà"
Solo ora si era accorto di chi si trattava

"Devo aver capito che questa è la famosa ragazza di cui mi hai parlato nelle tue lettere..." disse in tono burbero

"S-si, piacere sono Alessia" si presentò timidamente

"...fatti abbracciare, Tom mi aveva detto che eri la donna perfetta ma non immaginavo fino a questo punto... sei bella e hai anche una bella forza" concluse con un sorriso, stringendo la nuova arrivata in un forte abbraccio paterno

Aveva gli stessi occhi di Tom ma i capelli con riflessi bronzati, di certo lui gli aveva presi dalla madre

"E non hai ancora visto niente..." disse con una risata Il biondo che aveva recuperato l'equilibrio

"Sei proprio uguale a tua madre! Apparte per gli occhi ed i capelli mossi, eravamo gradi amici sai? Era come una sorella minore per me..." quella sfilza d'informazioni sconvolse un tantino Alessia

"...quasi dimenticavo, mi chiamo Stephen. Non vedo l'ora di vedere i tuoi poteri, se ti va ovvio..." quell'uomo continuava a parlare a raffica

A primo impatto sembrava una persona buona e gentile, poi era anche un caro amico di sua madre, infatti le ispirava un'innata simpatia

Mentre parlava le faceva strada nel castello: per non essere più tanto giovane, come presagivano le ciocche bianche tra i suoi capelli, si muoveva abbastanza in fretta

Però c'era anche da aggiungere che il gene del fisico perfetto era di famiglia, pensò osservando Tom che sfrecciava veloce accanto al padre

"...ti mostrerò anche la nostra serra e la sala dell'allenamento, poi Tom ti farà conoscere il nostro angelo protettore e..."

"Basta papà, la stai facendo rimbambire" lo fermò il ragazzo: sicuramente le si leggeva in faccia

"Hai ragione, scusami tanto Alessia, è che mi sono fatto prendere dalla felicità di avervi entrambi qui" le disse Stephen continuando a sorridere

"Non si preoccupi" gli rispose lei leggera

"Avremo molto tempo per farti visitare tutto il castello" riprese il re mentre si sollevava dai piedi il mantello di velluto blu

"Resteremo solo due giorni, abbiamo un grosso problema da risolvere nel mio regno, mi spiace" lo fermò Alessia

Un lampo di delusione attraversò i suoi occhi ma venne scacciato quasi subito "Non fa niente... avremo tante altre occasioni per rincontrarci"
Annunciò

Ci sperava anche lei...

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