Capitolo 38-Il bosco incantato

Alla fine era vero, Sophie gliel'aveva confermato.

Lei è Daniel si stavano frequentando!

All'inizio credeva che fosse uno scherzo, ma poi l'occhiataccia che le aveva lanciato l'amica quando si era messa a ridere aveva confermato il contrario

Era felice per lei, certo, ma aveva paura che la stesse solo illudendo... ormai conosceva bene quel ragazzo e sapeva che per noia sarebbe stato disposto a fare di tutto

Ma ora aveva problemi più importanti da risolvere, non che l'amicizia lo fosse meno, come l'incontro fissato per quella mattina con la tribù dell'erba

Era spaventata, non aveva la minima idea di come fosse quel regno, in più il sogno che aveva fatto la perseguitava, e se fosse veramente così quel posto?

Partirono presto lei, Kyle, Tom e Daniel, tutti in sella a cavallucci marini... no sto scherzando

Pertirono a bordo della carrozza reale, questa aveva la forma di una conchiglia color pesca e dei sedili argentati davvero comodi

Avevano tutti indossato la tenuta da combattimento, ma non perché si aspettasero una battaglia, solo perché volevano da subito mettere ben in chiaro il motivo dell'incontro

Appena arrivati il paesaggio che incontrarono era davvero diverso da quello che Alessia si era immaginata

C'era un bosco. Semplicemente splendido. L'odore di muschio e di aghi di pino si spandeva nell'aria, trasportato dalla dolce brezza mattutina. Enormi pini e abeti, di una circonferenza ragguardevole, costellavano il bosco e le loro fronde creavano strani giochi di luce, sul terreno, con i raggi solari.

Un'aria magica colmava lo spettacolo di un'ineguagliabile atmosfera pacata e speciale.
Sembrava che la magia fosse parte di quel bosco, anche se sembrava strano pensare una cosa simile.

D'un tratto, degli occhi grandi e verdi gli scrutarono e nella lieve nebbiolina si stentava a riconoscere la sagoma dell'animale che gli si presentò dinanzi.

Uscì allo scoperto e si mostrò. Era un cavallo con un unico corno sulla fronte ed era davvero splendido. aveva un pelo scuro come la notte, grandi occhioni smeraldo ed un corno splendente d'argento.

Ben presto il bosco si riempì di quegli occhioni dolci e comparvero altre sagome come quelle con lunghi corni scintillanti o ampie ali piumate.

Rimasero tutti senza fiato, se il loro regno era luminoso quello era capace di utilizzare la luce come tempere per dipingere scenari ed effetti spettacolari

Dopo aver camminato attraverso quell'intrico di foglie e rami scorsero l'immagine di un castello che sembrava fatto a posta per essere costruito in mezzo a quel bosco

Interamente costruito in legno e oro, a prima vista poteva sembrare un vasta casa sull'albero che abbracciava il bosco circostante, se ci si avvicinava si poteva scorgere l'enorme portone in legno marroncino e le pareti realizzate con tronchi di legno disposti parallelamente

Le finestre erano quadrate, senza ante e con delle sottili tende di lino, le torri erano rettangolari con ampie terrazze in cima da cui sbucavano le foglie verdi di alberi da frutto

Sullo sfondo c'era un villaggio costruito in aria, tra i rami degli alti alberi ed il tutto era collegato tramite semplici ponti di legno e corda

Poi il portone si spalancò ed una guardia si fece avanti, con i capelli castano chiaro tipici di quel luogo e gli occhi verde smeraldo

"Seguitemi, prego" furono le uniche parole che disse e rientrò nel castello

Questo sarebbe stato l'incontro che avrebbe deciso il destino del suo popolo...

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