Capitolo 29-Missione compiuta... o quasi
Doveva fuggire, subito!
Erano le cinque del mattino quando si buttò giù dal letto, i capelli argentei erano arruffati e gli occhi grigi cerchiati di scuro per la nottata insonne.
Avrebbe voluto andare nella tribù del fuoco per riprendersi Tom, in quel preciso istante!
Guardò la sveglia, erano le 5:00, la nottata non era passata nel migliore dei modi a causa del brutto presentimento che l'aveva tormentata, infatti aveva un aspetto tremendo con i capelli dorati scombinati e gli occhi verdi arrossati.
Si alzò dal letto e raccolse le poche cose che si era portato e scese in sala da pranzo, sperò di non trovare nessuno in quella stanza buia che gli metteva ancora più sonno.
Ma come non detto trovò Rekla seduta a capotavola che lo fissava con uno sguardo strano "Ho una cattiva notizia" gli disse con un'espressione che non prometteva niente di nuovo.
Decise di alzarsi da quel rifugio caldo e morbido, voleva stare da sola a riflettere, d'altronde anche una regina deve avere il tempo di rilassarsi un po'. Ma come non detto trovò Daniel già seduto in sala da pranzo, la fissò in modo strano e le disse "Ho una pessima notizia" per una volta non c'era malizia o sarcasmo nella sua voce.
"Mi stai spaventando" rispose il biondo "Il vulcano ha ricoperto di lava tutte le uscite del nostro regno, quindi nessuno può entrare o uscire da questo posto. In effetti ho visto che avevi una certa fretta".
Il ragazzo cercò di pensare in fretta ad una scusa e riferì la prima che gli venne in mente "Ho avuto una chiamata urgente dai regni celesti, non dovresti dimenticare che io sono il figlio del re e da principe ho molte responsabilità"
La tensione era palpabile, tanto che si sarebbe potuta frantumare come vetro con un solo movimento sbagliato.
"Su siediti e bevi del tè"
Non voleva sentire cosa era successo oppure i suoi sospetti si sarebbero trasformati in realtà "Tutte le entrate e le uscite della tribù del fuoco sono bloccate dalla lava. Tom è in trappola" le disse il moro. Strinse i pugni fino a conficcarsi le unghia nei palmi delle mani, ma incurante del dolore si voltò piano e cercò di uscire dalla porta "Prima bevi un po' di caffè" la voce di Daniel le rimbombò alle spalle e decise che era meglio bere qualcosa prima d'incamminarsi.
All'improvviso tutto divenne sfocato, il tè aveva un sapore strano, la testa gli girava e non riusciva a rimanere composto.
La vista pian piano gli si annebbiò, poi tutto si spense e cadde svenuto sul tavolo "Non riuscirai a fuggire di qui molto facilmente"
Il caffè era troppo dolciastro per i suoi gusti, si alzò dalla sedia ma un capogiro la costrinse a ritornare seduta. La sua vista si stava riempiendo di puntini neri e stava perdendo contatto con la realtà. L'ultima cosa che sentì prima di svenire fu la voce di Daniel "Non riuscirai ad andare da Tom così facilmente"
E come se fossero collegati da un filo, erano entrambi in trappola...
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