Capitolo 28-La parte più perfida di me
"Devi riportarla a posto" disse il ragazzo dopo aver scambiato le pietre del ciondolo
Aveva raccontato tutto ciò che doveva fare alla ragazza che gli aveva consegnato la pietra, non sapeva perché ma qualcosa nel suo sguardo le ispirava fiducia
Si mise la vera pietra in tasca e la ragazza corse via
Doveva trovare una scusa per andarsene senza suscitare sospetti, ma avrebbe dovuto passare la notte là, anche se l'idea non gli andava a genio
Così si chiuse a chiave prima di stendersi sul letto, fu una notte agitata e piena di incubi, però riuscì ad escogitare un piano per il giorno dopo
Nelle profondità del mare avevamo lasciato una ragazza dal cuore di ghiaccio...
Sollevò le braccia e con un movimento fulmineo diede una frustata in avanti, i polsi piegati facevano intravedere le sue vene azzurrine sotto la pelle diafana dove sembrava scorrere un liquido troppo denso per essere samgue
Dal punto in cui si trovava si creò un muro di ghiaccio, le punte affilate sembravano nascere direttamente dal pavimento, poi bastò il movimento contrario per farlo scomparire del tutto
"Prova a creare qualcosa, un oggetto" le suggerì Kyle che le sembrava divertito dallo spettacolo che lei stava dando
Si concentrò e l'immagine di una lancia condensò nella sua mente, senza pensare le sue mani si mossero e questa prese vita davanti a lei
Questo tipo di allenamento le piaceva e non le costava nessuna fatica, il potere sembrava scivolare dentro di lei e prendere qualunque forma lei volesse
Scagliò la lancia verso Daniel, il ragazzo urlò coprendosi il viso con le mani, ma non appena questa lo raggiunse si trasfigurò in tanti fiocchi di neve
La bionda rise, una risata a lei estranea ma vera, le piaceva far provare terrore
Voleva andare oltre: se poteva creare oggetti, avrebbe potuto creare anche esseri viventi
Chiuse nuovamente gli occhi e pensò intensamente, poi un ruggito squarciò l'aria
Un leone di ghiaccio aveva preso vita davanti a lei, il manto di ghiaccio splendente e la criniera di morbida neve erano magnetici
Lo accarezzò ed all'improvviso un'idea baluginò nella sua mente, perché non divertirsi ancora un po'
Avrebbe potuto fare qualunque cosa, il suo sguardo di ghiaccio si alzò sul moro che tremò ed un sorriso perfido si aprì sul suo viso
Poi il volto di Tom le comparve davanti agli occhi e le sue parole rimbombarono di nuovo nella sua mente:
"Tu sei meglio di lui, perché tu sei la ragazza che mi ha rubato il cuore e non puoi essere fatta di ghiaccio"
Tutto si spense, che stava facendo?
Il ghiaccio si sciolse com'era successo l'ultima volta e lei cadde a terra
Poi il buio l'avvolse.
Aprì gli occhi, ero stesa a terra circondata dall'oscurità, poi intravidi un luccichio.
Mi specchiai nella superficie liscia di quella che sembrava uno scpecchio: indossavo un'abito azzurro come il mare che mi cadeva morbido fino ai piedi come se fosse fatto di spuma, i miei capelli erano celesti e mossi come le onde ed i miei occhi ambrati come la sabbia.
D'improvviso vidi un'altra figura avanzare verso di me, una ragazza della mia stessa altezza con un vestito candido come la neve e capelli celestini come il ghiaccio, i suoi occhi erano di un grigio chiarissimo che a primo impatto sembrava bianco, ma niente era gelido come la sua espressione.
"Chi sei?" Chiesi e la mia voce rimbombò come se fossimo in un tunnel
"Sono la parte peggiore di te" rispose e rise, rise di una risata più fredda del ghiaccio
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