Capitolo 25-Buio pesto

Appena era arrivata nella sala da pranzo, Alessia era stata scambiata per sua madre ed aveva dovuto spiegare che quella divisa l'aveva trovata in quella specie di ripostiglio sotterraneo

Osservò con nostalgia la sedia vuota di Tom e poi girò lo sguardo verso Daniel che sorrideva beffardo

Doveva fare quel discorso, sarebbe stata una bellissima sorpresa, ma non per il moro

La bionda fece tintinnare un bicchiere di cristallo con un coltello ed attirò l'attenzione di tutte le persone sedute a tavola

"Daniel vi avrà già detto che oggi dovevo darvi una notizia" un mormorio di assenso attraversò la sala "bene, per prima cosa volevo ringraziarvi per la calorosa accoglienza che mi avete riservato" vide Daniel alzare gli occhi al cielo "e poi volevo dirvi un'altra importante novità io e Daniel... non siamo destinati a stare insieme!"

Il ragazzo si alzò talmente velocemente che la sedia su cui era seduto cadde rumorosamente a terra e battè i pugni sul tavolo

"Che cosa stai cercando di dire?" Era quasi quasi spaventato, ma la sua smania di controllo lo manteneva fermo al suo posto

"Che la profezia era falsa, naturalmente. La morte di mia madre è stato un tragico incidente..."

Il moro trasse un sospiro di sollievo

"... e che chiunque l'abbia realizzata..."

Alessia lanciò uno sguardo eloquente a Daniel

"...sperava in un colpo di fortuna che facesse avverare la prima parte così da rendere vero anche tutto il resto. Dopotutto sappiamo quanto sia facile far arrabbiare i tritoni"

Il ragazzo aveva capito di essere stato scoperto ma ancora si domandava il perché lei non avesse rivelato la vera storia

"Quindi credo che io continuerò la mia vita con Tom o con chiunque io scelga e Daniel continuerà la sua"

C'era un tacito accordo in quelle parole che Daniel colse al volo: libertà in cambio di libertà

"Certamente, mi sento sollevato dalla tua decisione e sono totalmente d'accordo con te"

I due si strinsero la mano e l'accordo fu saldato, non c'era mai stato un discorso con più sott'intesi

Altrove...

La sala del trono era tetra e quasi inquietante, il doppio di quella dell'acqua ma illuminata la metà

Il trono si ergeva fin quasi a metà parete ed era ricoperto di velluto rosso sangue, fiamme di bronzo circondavano lo schienale ed i braccioli rappresentavano teste di draghi con gli occhi di rubino

Ma ciò che più metteva in soggezione era la donna che vi sedeva sopra: i capelli corvini liscissimi ricadevano sulle sue spalle fin quasi alle ginocchia, gli occhi rossi come il fuoco sembravano bruciarti la pelle laddove si posavano e sul volto etereo si apriva un sorriso che aveva un qualcosa di malefico al suo interno

L'abito drappeggiato di rosso scuro e nero ricopriva le sue gambe fino a terra mostrandone le forme per quanto era attillato ed una corona fatta di spilli bronzati e rubini era poggiata sulla sua testa

"Thomas, che ci fai qui?" Gli chiese con voce roca e suadente

Lui conosceva già la regina dell'altra tribù: non aveva mentito, aveva solo evitato di dire un piccolo dettaglio

"Volevo solo venirti a salutare, Rekla. Niente di più"

E diamo il via alle bugie...

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