Capitolo 21-Tornerò da te, lo giuro.

Alessia si gettò tra le braccia del biondo e cominciò a singhiozzare

Il corpo del ragazzo tremò di rabbia ma la sua voce risuonò stranamente calma "Tu sei meglio di lui, perché tu sei la ragazza che mi ha rubato il cuore e non puoi essere fatta di ghiaccio"

In quell'attimo fu come se il tempo si fosse fermato e successivamente riavvolto: il ghiaccio si sciolse e tutto ritornò come prima, apparte per le foto ormai rovinate

Il resto del palazzo era stato svegliato dal trambusto e decine di persone si accalcarono davanti alla porta

L'unica spiegazione data dalla ragazza ancora in lacrime furono queste semplici parole: "Mi stavo esercitando con il ghiaccio e Daniel si è trovato in mezzo"

Per fortuna la folla si dissolse in qualche minuto e Daniel venne trasportato in infermeria

Nel frattempo Tom accompagnò Alessia alla sua camera facendosi raccontare tutto ciò che era successo

Le uniche cose che disse furono qualche borbottio e un 'brutto bastardo'

La bionda si stese sul letto senza neanche sfilarsi il vestito, era esausta dopo tutto il potere che aveva sprecato e per la lunga giornata, così si addormentò subito

Tom non ce la fece a lasciarla lì da sola, infatti si stese accanto a lei ed i due si addormentarono abbracciati

La mattina dopo...

Sarebbe stata una giornata orribile: Tom sarebbe partito per una missione suicida e lei avrebbe dovuto iniziare gli allenamenti con Kyle, il capitano dell'esercito

L'aveva fermata questa mattina nella sala da pranzo e le aveva detto che era tradizione, la regina doveva combattere con i suoi sudditi durante la guerra

Era davvero strano fare colazione con Tom seduti ad una tavola apparecchiata per venti

Però le grandi finestre dalle sommità tondeggianti facevano entrare la luce proveniente dall'oceano e si potevano anche osservare i pesci nuotare, in contrasto con l'aria che si trovava nel castello

Era davvero rilassante ed il lampadario di coralli che pendeva sulla loro testa emanava una luce gialla come quella del sole a prima mattina

Però c'era un silenzio assordante tra le due persone sedute a tavola: lei a capotavolo e lui ad angolo

Mangiavano silenziosamente, chi i cornetti alla crema con un cappuccino, chi una crostata con un latte zuccherato

Poi ad un tratto lui disse "Non puoi non rivolgermi la parola per tutta la vita, ti ricordo che tra poco devo partire"

L'unica fortuna era che Daniel si trovava ancora in infermeria e li aveva lasciati da soli per salutarsi, ma non tutto a quanto pare era andato come previsto

"Non parlo perché sennò potrei cambiare idea e farti rinchiudere nelle segrete pur di non farti partire" gli rispose senza smettere di fissare il suo cappuccino ormai quasi finito

Il biondo con due dita le sollevò il mento "Ti prometto che non morirò" le sorrise

"Molto rassicurante" disse la ragazza con tono del tutto sarcastico

"Non fare così, quando tornerò ti porterò un regalo. Almeno mi perdonerai"

Nessuna reazione.

Era arrivata ora, non poteva più rimandare, si alzò da tavola e si avviò

Ma qualcuno lo afferrò per la manica, si voltò e sentì le labbra della ragazza contro le sue

Lui le prese il volto fra le mani ed osservò quegli occhi scuri che tanto amava, le diede un ultimo bacio e se ne andò

"VOGLIO UN BEL REGALO, MI RACCOMANDO!"

Si sentì urlare alle spalle.

Con un sorriso varcò la porta.

Sarebbe tornato da lei.

Lo giurava.

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