Capitolo 13-Ben tornata o ben arrivata?

Il getto d'acqua sembrava non voler più finire, continuava a camminare ma il tutto era reso più difficile dalla roccia bagnata

L'omogeneità dello scenario era interrotta da piccoli arcobaleni causati dalle goccioline d'acqua sospese

Bastò un altro passo e si ritrovò fuori dalla cascata, Alessia si guardò intorno: era circondata come da una bolla di vetro azzurra

Posò le mani sulla superficie fredda e liscia, quando questa cominciò a muoversi

Lo sfondo cambiò, la sabbia iniziò ad avvicinarsi e l'azzurro diventò blu

La bolla si aprì e lei cadde sul fondo del mare... si rese conto di essere sott'acqua ed il senso di panico s'impossessò di lei: sarebbe affogata

Però venne afferrata da un braccio e si ritrovò di fronte a Tom
"Respira!"le disse

E come un riflesso incondizionato lei obbedì, ma non fu acqua quella che le riempì i polmoni, bensì aria

"Come faccio a..."boccheggiò lei

"Che ti aspettavi di sbucare su un isola tropicale?" Le disse con tono stranamente freddo, poi però lei si accorse che Daniel li stava fissando

Ricominciò la recita "Speravo solo di non morire qua sotto!" Strattonò il braccio e sorridendo tra sé s'incamminò

Solo ora si rese conto che davanti a lei non c'era solo acqua ma anche un'edificio magnifico

La sua forma ricordava le curve delle onde, non c'erano cime aguzze ma ampie cupole di cristallo e la sua superficie perlacea era incrostata di alghe e conchiglie

Il tutto era circondato da rocce scure, alghe fluttuanti e pesci di tutti i colori

Alessia venne attirata come una calamita verso quel luogo, ma poi una domanda le sorse spontanea

"Io e Daniel siamo di questa tribù, ma Tom come fa a respirare?" Chiese mentre si voltava

"Grazie a questo" il biondo tirò fuori il ciondolo della collana che portava al collo, era un cerchio azzurro con delle bolle celesti e il disegno stilizzato di alcune onde era stato tracciato con inchiostro nero

"Non l'avevo mai notato..."

"...non l'avevo mai messo. Era di tua madre sai, della tua vera madre."

Quell'esclamazione l'aveva colpita come una pietra, non aveva mai riflettuto sul fatto che i suoi genitori non fossero quelli biologici, ma in effetti era impossibile visto che loro erano entrambi umani

Tom si accorse del suo cambio di espressione e aggiunse

"È morta, lei..."

"Lo immaginavo, sennò non sarei la regina. E mio padre?" Chiese con un'ultima speranza

"Non si sa niente di lui, né se era umano né a quale altra tribù apparteneva. Anche se l'ipotesi più accreditata è che tu sia mezza umana, visto che non hai sviluppato poteri diversi da quelli dell'acqua... o ghiaccio"
Disse rimarcando quell'ultima parola con un velo di accusa, scostando la maglia per mostrare uno spicchio più chiaro di pelle

La cicatrice che gli aveva lasciato la scheggia di ghiaccio lanciata dalla ragazza

"Finché non compirà diciotto anni potrebbe sempre avvenire qualcosa" disse Daniel

"Allora abbiamo tempo fino a Marzo prossimo, dieci mesi..." precisò la ragazza

Poi senza aggiungere altro raggiunse il portone gigantesco del castello, legno bianco decorato a rilievo e due pomelli a forma di conchiglie

Bussò...

Le venne ad aprire una ragazza dai capelli chiari e gli occhi verdi che la guardò per qualche secondo, poi sembrò come ricordarsi qualcosa e, spalancando gli occhi, urlò

"LA REGINA È ARRIVATA!"

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