Capitolo 1-Mare in tempesta

"Se vuoi posso accompagnarti, è proprio dove sono diretta" la bionda si staccò dal petto del moro, le faceva una strana sensazione stare vicina a quel ragazzo ma non sapeva spiegarsi il perché

"Comunque sono Alessia, piacere" gli tese una piccola mano, ma lui rimase immobile, squandrandola in modo strano

Nella sua mente vorticavano tante domande: può essere davvero lei? Non posso aver avuto una tale fortuna... e poi saprà qualcosa di noi?

All'improvviso il ragazzo si risvegliò ed incrociò lo sguardo preoccupato della ragazza

"Ehm, io sono Daniel" i due si strinsero la mano e iniziarono a dirigersi verso la classe mano nella mano, senza accorgersene, come se fosse la cosa più naturale del mondo

Una volta giunti in classe, osservando gli sguardi delle altre persone, separano velocemente le mani

Alessia non riusciva a capire cosa diamine le stesse accadendo

Nel frattempo un ragazzo dai capelli biondo argenteo si avvicinò
"Hey Ale, sei in ritardo... per caso è successo qualcosa?" le chiese con voce melliflua

"Colpa di Charlotte e..."

"...mia" intervenne Daniel, sentiva una sorta di acido in fondo allo stomaco, come se non volesse che nessuno le si avvicinasse, come se già da quando l'aveva vista lei gli appartenesse... ed in effetti era così

I due ragazzi si scambiarono uno sguardo

"Non mi avevi detto di conoscere un altro ragazzo" le disse guardandola di sottecchi con gli occhi grigio tempesta

"Senti Tom, sono già in ritardo... poi l'ho appena conosciuto" gli rispose Alessia e lo superò guardandolo male, Daniel sorrise sotto i baffi

Peccato che questo piccolo momento di sollievo venne interrotto dalla vista del biondo che le cinse le spalle con un braccio e che le stampò un bacio sulla sua testolina dorata

Quei due erano soliti avere battibecchi, ma solitamente facevano pace subito dopo

La lezione iniziò con quindici minuti di ritardo e il primo compito fu quello di scrivere una pagina dove si descriveva sé stessi con un racconto o comunque un episodio vissuto

Dieci minuti prima della fine dell'ora la professoressa, una donna alta e con capelli ricissimi, decise di chiamare un persona per leggere ciò che aveva scritto

Ovviamente...

"Tu... su cara alzati" un dito con un'unghia smaltata di rosso venne puntato verso Alessia che si alzò con la testa bassa

"Non credo che sia il caso..." cercò di dire, odiava trovarsi al centro dell'attenzione

"O si invece, se ti rifiuti potrei mettere un segno rosso sul tuo registro che è ancora candido, al contrario di qualcun'altro" l'insegnante ammiccò verso Tom che fece un'alzata di spalle

La bionda, ormai messa alle strette, prese il foglio, si schiarì la voce ed iniziò a leggere

"A volte mi capita di fare sogni strani, che però appena sveglia svaniscono come nebbia dalla mia mente, apparte per alcune immagini come distese di acqua cristallina, alghe lucenti e pesci colorati... credo che queste siano solo fantasie d'adolescente, eppure a volte mi sembrano così reali, come se nuotassi veramente sul fondo del mare. Ma so che se ci provassi annegherei nelle mie fantasie perdendo per sempre il senso della realtà, il senso della mia vita"

Alessia appoggiò nuovamente il suo foglio sul banco con mani tremanti, mentre delle ciocche di capelli dorati sfuggiti all'acconciatura le sfioravano le guance arrossate

Finalmente una nuova sicurezza si fece strada nella mente del ragazzo dagli occhi cristallini:

Finalmente ha trovato ciò che cercava, quella ragazza non poteva essere che lei...

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