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Consigliamo di leggere il capitolo con "Take your time" di Sam Hunt. Buona lettura❣
Feira fissò il foglio con un punto di domanda stampato sulla fronte: ciò che c'era su quel pezzo di carta non aveva assolutamente senso. Su sfondo bianco, era disegnata una nota musicale. Nel regno dove qualsiasi tipo di melodia era proibito, dove anche una sola nota poteva farti arrestare, nelle Prove della Luce, la prima sfida riguardava la musica. Ovviamente tutti i Combattenti erano stupiti da ciò che vedevano, e nessuno era ancora riuscito a capire in cosa consistesse realmente ciò che dovevano fare. Il soprintendente decise di chiarire i loro dubbi e aprì completamente il foglio piegato su cui era stampata la fonte delle loro perplessità. Poi, iniziò a leggere:
"In questa prima prova le squadre di Combattenti dovranno registrare con un dispositivo che verrà loro fornito una melodia da loro suonata. Come sapete bene la musica nel Regno è vietata, ma abbiamo motivo di credere che qualche strumento sia sopravvissuto alla distruzione. Sta a voi trovarlo. Chi per primo tornerà al gazebo con la traccia registrata avrà un grande vantaggio per la prova successiva. Buona ricerca! I Giudici della Luce"
I suoi compagni avevano iniziato a guardarsi a vicenda in cerca di un'espressione sicura di sé, e i loro occhi si erano fermati su un punto fisso solo quando i loro sguardi si erano posati su di lei. Feira era l'unica in quel momento a non essere preoccupata, perciò strizzò l'occhio ai suoi compagni e con le labbra disse loro di seguirla. Il soprintendente distribuì i registratori, poi finì il suo discorso:
"Non potete uscire dai confini del regno ma potete raggiungere il villaggio dei pescatori e, se lo ritenete utile, anche la prigione. Che le Prove abbiano inizio!"
La maggior parte dei Combattenti rimase fermo a guardarsi intorno ancora confuso, alcuni invece iniziarono a camminare verso l'uscita, altri ancora avevano assunto una formazione stile break time in una partita per decidere cosa fare. L'unica squadra che era partita correndo a perdifiato era quella di Feira, che stava cercando di raggiungere più velocemente possibile la strada che li avrebbe condotti alla fortezza.
"Come fai ad essere così sicura su dove andare?" chiese acida Terry. A Feira iniziava a stare leggermente antipatica.
"Fidatevi di me" disse solo questo, sperando che bastasse a placare gli animi dubbiosi dei suoi compagni.
Continuarono a correre ininterrottamente finché il Gate non iniziò a fare la sua comparsa in lontananza di fronte a loro. Lo superarono ed entrarono nella fortezza. Ora il problema era fargli mantenere il segreto. Sarebbe riuscita a far promettere ai suoi compagni di squadra che non avrebbero detto una parola riguardo alla torre? Una volta nell'ascensore, iniziò a parlare:
"Ragazzi... mi dovete promettere una cosa: non dovrete dire a nessuno del posto in cui andremo, ok?"
"Perché scusa?" Ok, Terry iniziava letteralmente a infastidirla.
"Questo ve lo spiegherò una volta arrivati" e con uno sguardo truce rivolto alla biondina fece finire lì la conversazione.
Finalmente raggiunsero la porta della scala che conduceva alla torre, poi con circospezione la aprirono e arrivarono nella sala del pianoforte. Feira richiuse la porta alle sue spalle, poi come quella mattina si appoggiò al muro, crepato a tal punto che era un miracolo che rimanesse in piedi. Riprese fiato, poi diede spiegazioni ai suoi compagni.
"Da piccola avevo scoperto questo posto, e ci venivo per affogare nella musica la rabbia e il dolore per la scomparsa di mio fratello Jason. non sono più salita qui per cinque anni, finché stamattina non ho avuto il coraggio di tornarci e suonare di nuovo. Vi prego di non dire a nessuno di questo posto, altrimenti distruggeranno questo strumento come hanno fatto con tutti gli altri e io... beh, io non so se riuscirò ad andare avanti senza musica." si lasciò sfuggire una lacrima, poi riprese "Allora... affare fatto?"
I suoi compagni si scambiarono uno sguardo, poi annuirono contemporaneamente.
"Perfetto, grazie mille. Ora... vogliamo registrare?"
Martin, che aveva tenuto in mano il registratore fino ad allora, aspettò che Feira si sedesse sullo sgabello e poggiasse le mani sui tasti sporchi del pianoforte, poi lo attivò. Le note che riempivano l'aria suscitarono un grande stupore nei tre ragazzi che non avevano mai sentito niente di simile. Una nuova emozione si insinuò nelle loro ossa, gli diede vigore, tanto che non volevano più separarsi da quella sensazione di calore che percepivano dentro. Si sentivano rinati, le forze che avevano perso nella corsa tornarono a loro come un boomerang lanciato nel vento. Solo quando Feira terminò la melodia, e si accorsero che la magia era finita, la tristezza si impossessò di loro. Martin spense il registratore e, con aria afflitta, seguì gli altri fuori dalla torre.
Feira si sentì immensamente stanca dopo aver richiuso il coperchio del piano, ma doveva resistere, le Prove erano appena iniziate e dovevano ancora correre fino all'Arena. Nonostante il suo corpo richiamasse pietà, attivò i muscoli allenati, diede al corpo la forza di trasmettere l'ossigeno alle sue gambe per far sì che spingessero con potenza verso il suolo e la facessero andare avanti. Un passo dopo l'altro. Una goccia di sudore per volta.
Dopo un tempo che era sembrato loro interminabile, arrivarono finalmente al gazebo e accasciandosi a terra, Martin allungò il braccio verso il soprintendente che gli prese il registratore dalle mani.
"Bene! Siete arrivati per primi, quindi avrete tutti e quattro un vantaggio sulla prossima prova: in cosa consisterà lo scoprirete appena verrà annunciata. Ora ascoltiamo cos'avete suonato"
La melodia di Feira si diffuse nell'aria per la seconda volta in quella mattina e i suoi compagni non potevano che esserne sollevati. Anche il soprintendente era sorpreso, un sorriso gli era cresciuto sulle labbra e aveva un'espressione come se fosse in estasi. Probabilmente in quel momento stava pensando che fosse un vero peccato che la musica fosse vietata, ma d'altronde tutti ne erano convinti. Non appena la registrazione terminò, Feira sentì qualcuno che le si avvicinava da dietro.
"Sei stata grande prima"
Feira si stupì nel sentire la voce di Mike, ma non si girò subito. Aspettò qualche secondo poi, mentre pronunciava la frase "Ogni donna ha i suoi segreti" si rivolse nella sua direzione e lo salutò strizzandogli l'occhio per poi allontranarsi nella direzione opposta.
Raggiunse il bordo dell'Arena, si distese nell'erba e con le mani cercava di sorreggersi la testa che in quel momento le sembrava più pesante di un macigno. Non poteva credere che finalmente il giorno delle Prove fosse arrivato e lei avesse già partecipato alla prima. Il suo cervello stava ancora tentando di metabolizzare questa cosa, ma era difficile. Quando aspetti una cosa per cinque anni, è difficile rendersene conto mentre accade. Sigillò le palpebre e indirizzò i suoi pensieri verso gli unici ricordi felici che aveva di suo fratello. Riuscì a rilassarsi per qualche minuto, poi si stupì sentendo il fischio che segnalava la fine della Prova.
Si affrettò a raggiungere il gazebo per ascoltare quello che stava dicendo il soprintendente.
"... notato che tutte le squadre tranne una hanno usato uno stratagemma per superare questa prova, ovvero quello di registrare la propria voce. La Giuria ha comunicato che essa può essere considerata uno strumento ma non era esattamente ciò che la prova richiedeva: perciò le squadre che l'hanno registrata riceveranno una penalità di 1 punto sul totale. La squadra vincitrice ha totalizzato 10 punti completi, le altre squadre un punto in meno per essere arrivati dopo e uno in meno per la penalità. Di conseguenza, i componenti delle altre squadre hanno totalizzato 8 punti. Ora, estrarrò altre tre persone per scegliere la Seconda Prova. Buona fortuna!"
E tirò fuori l'elenco.
*Angolo autrici*
Ci scusiamo ma l'angolo autrici è in manutenzione. Grazie per l'attenzione.
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