trzy

Era un bellissimo bambino: tipico del nord europa, come tutti suoi fratelli.
Capelli chiari, pelle candida come la neve e gli occhioni verdi.
Aveva qualche neo qua e là, si vedevano le ossa ma non era anoressico, i capelli rasati ai lati ed un grande ciuffo tirato all'indietro.
Le dita affusolate e sottili ed un aspetto gentile, oltre ad esserlo.

Aveva sempre un bambino sopra le spalle, non importava se fosse un fratellino od un nipotino, lui li portava sulle spalle.
Aveva proprio l'oggetto adatto per tenerli, anche se va messo davanti.
Quindi molte volte lo metteva davanti se aveva, per esempio, lo zaino o dei sacchetti per la spesa.
Ma preferiva tenerlo dietro.. non aveva paura lo prendessero, come potrebbero averla nei paesi più poveri.

Quel giorno uscì con due fratellini ed un nipotino.
Sembrava più lui la mamma, che la moglie di suo fratello più grande.
Era incredibile come lei lo lasciasse così facilmente, come se fosse un giocattolo.
Ecco perché preferiva tenerlo lui, troppo buono per vedere il bambino in pericolo tra le mani di qualcun'altro a caso.
Era meglio portarselo dietro a fare la spesa, nel passeggino ed i fratellini uno in braccio e l'altro in piedi nella pedana del passeggino.

Andarono, anche per prendere soltanto una boccata d'aria lontana dalle tensioni in casa.
Era bella la campagna, ma tutto ricordava i litigi, anche ad i bambini.
Alla madre comunque servivano degli ingredienti e degli utensili al padre.

Così ci andò. Entrò prima al supermercato e successivamente in ferramenta.
L'odore pungente delle latte di pittura colorata e non, i troppi oggetti messi un po' d'appertutto...
Non era soltanto una ferramenta, facevano un po' di tutto.

Ma lui doveva cercare soltanto 4 cose, quindi decise di chiedere al commesso.
"Salve signora, come posso aiutarla?".
Si, avete letto bene. "Signora".
Va bene avere una felpa rosa pastello ed essere esile.. però non pensava di essere scambiato così.

Si tolse il cappuccio ed il commesso si rese conto dell'errore, chiedendo velocemente scusa.
"Pensavo fosse una ragazza, le chiedo scusa. Con tutti i bambini, pensavo fosse pure più grande, soltanto molto attenta al proprio corpo.. perdonami. Come posso aiutarla, comunque?"
Chiese quelle 4 cose e lo ringraziò, con molto imbarazzo nell'aria.

Il fratellino rise contento e divertito dalla situazione, scherzandoci un po' su.
Ma lui sbattè contro qualcosa.
O qualcuno.

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