CAPITOLO 24 "C'è una cura?"

-dove sei... Akuro?
Penso.
Perché non arrivi, perché non mi porti via da tutto questo? Da questo brutto incubo.
Dopo aver chiuso gli occhi mi bastarono pochi secondi per crollare in un sono profondo.

Ad un certo punto sentii dei botti che mi svegliarono improvvisamente.

Li sentii dinuovo, qualcuno stava bussando alla mia porta, mi alzati di scatto dal letto e mi sedetti composta sopra di esso.

-avanti

Una figura in nero entrò nella mia stanza.

- Signorina, la cena é pronta. Se vuole scendere

- , arrivo subito

- se mi vuole scusare
Il maggiordomo fece un mezzo inchino per poi uscire fuori dalla stanza.
Appena sentii il rumore della porta chiudersi mi lasciai cadere all'indietro.

-Dio... Ieri sono successe troppe cose che... che.... Ho paura.
Mi portai le mani sul volto.
Ho provato a non dare di matto quando ho visto Kaito, però... Non ho potuto fare a meno di piangere a dirotto, avevo paura di lui e di quello che aveva detto.
Non ho proprio voglia di guardarlo dinuovo in faccia...
Era il mio eroe...

Feci scivolare le mie mani lungo la faccia.
Mi alzai e andai verso la porta, afferai la maniglia e restai per qualche secondo a fissarla.
Uscita dalla stanza andai al primo piano facendomi tutta la strada zoppicando.

Mi guardi un po' in giro per trovare la sala da pranzo.
Dopo averla trovata mi diresti verso essa ed entrai , in mezzo alla stanza c'era lungo tavolo in legno di mogano e alla fine del tavolo vidi Kaito.
Dell'altro capo delle tavolo, quello più vicino a me, vidi apparecchiato e pensai fosse il mio posto.

- sì accomodi signorina
Mi disse il maggiordomo spostandoli la sedia per farmi accomodare

-eh? ah, grazie
Per tutta la durata della cena io non rivolsi lo sguardo a Kaito, e lui fece altrettanto.
Ruchi, so che non mi vuoi parlare né vedere però-

-voglio sapere una cosa , se questo veleno è destinato solo hai demoni, dopo quanto muoiono? Cosa gli succede? Qualcuno è sopravvissuto ? Esiste... una cura?

-...mh... ti dirò tutto ciò che so, hai tutti i diritti per sapere che cosa ti accadrà.
Da molto gli esorcisti stanno cercando di capire quali sono i veri effetti di questo veleno, abbiamo anche catturato alcuni esemplari che sono stati appena infettati dal veleno.
Dopo l'esposizione col veleno muoiono nel giro di tre settimane circa, varia in base all'età del soggetto.
Hanno catturato anche un demone con ancora delle tracce di veleno, un nostro scienziato ne ha preso un campione e l'ha testato su un'essere umano...

-...e?

Il ragazzo chiuse gli occhi e sospirò.

-e... Morì dopo una settimana e mezza.
Abbiamo provato molte volte questa procedura e in nessuna di queste abbiamo trovato una cura...

-quindi vuoi dire che tra circa otto giorni morirò?!
Mi alzai sbattendo le mani sul tavolto mentre guardavo terrorizzata il volto di Kaito per la prima volta dall'inizio della serata.

-no! Io so che c'è una cura! Alcuni demoni sono sopravvissuti!
Si alzò anche Kaito

-si! Ma erano demoni non umani!

-e allora?! Io troverò la cura! Sono il tuo "eroe" , ricordi?
Afferma Kaito mentre cerca di avvicinarsi a me

-NON TI AVVICINARE!
Gli urlo distogliendo finalmente lo sguardo a lui.
Tu non sei più il mio eroe da molto tempo! Io voglio solo...

-Preferisci quel lurido demone a me?
Disse il ragazzo con un'aria di disprezzo addosso.

-Si...

-Capisco... però allo stesso tempo vorrei non farlo. Anche se tu non lo vorrai io sarò costretto lo stesso ad aiutarti, è il mio lavoro.

-D'accordo, peró adesso vorrei andare a cercare Akuro.

Appena pronunciai il suo nome sentii una finestra rompersi, di istinto mi coprii il volto per proteggermi dalle schegge.

Dopo pochi secondi tolsi lentamente le mani dal mio volto e aprì gli occhi, la mia visuale era ancora offuscata.
Appena misi a fuoco notai qualcosa davanti a me, erano delle ali nere a me familiari.

Era lì, lui era tornato da me.

Kaito appena si accorse della sua presenza tirò fuori una pistola dalla tasca posteriore dei jeans, sopra essa aveva dei strani segni.

-Cosa ci fai qui? Non eri morto?

-Ho avuto fortuna, e poi devo salvare la vita di Ruchi.
Disse Akuro con tono serio.

Appena ritrasse le sue ali mi fiondai sulla sua sua schiena e lo strinsi forte.

-Akuro...avevo paura...
Dissi a bassa voce, talmente bassa da farmi sentire a malapena da lui.
Dopo pochi secondi mi staccai da lui e lo sorpassai.
Kaito.

Lo guardai negli occhi e pronunciai il suo nome con tono deciso.
Mi guardò brevemente per poi rivolgere il suo sguardo a terra, tirò un sospiro di rassegnazione e mise le armi a posto.

-Sei veramente fortunato. Non so per quale motivo ma lei ha fiducia in te... Sono geloso...
Disse l'ultima frase a bassa voce.

-Cosa stai cercando di dire?

-Sto dicendo che ti do il permesso di salvare Ruchi.

-Mi "Dai il permesso"?

-Si, non ti ostacolerò però pretendo, anzi, sei obbligato ad includermi nel tuo piano. Se non sei d'accordo lì c'è la porta.

Mi voltai e guardai Akuro.
Il suo sguardo incrociò il mio per pochi secondi.

-Va bene. Accetto queste tue stupide condizioni, farei di tutto per lei...

-... Bene. Preparati, partiamo tra un'ora, non perdiamo altro tempo. Ti aspetto nella mia stanza per decidere i dettagli sul da farsi.

Kaito mi passò di fianco guardandomi negli occhi, questa volta ricambiai.
Ero tranquilla, sapevo che alle mie spalle c'era qualcuno di cui mi fidavo molto.
Dopo essermi passato di fianco si diresse verso la sua stanza.

-Scusa... Tutto questo è successo per colpa mia... Ti ho coinvolta in una situazione di merda
Non mi guardò negli occhi quando mi disse questa frase.
Anzi, non dovevo neanche venire sulla terra... tanto meno vivere.

-Non dire così! Non è colpa tua-

-E invece si! Tutto questo è successo perchè ti ho incontrato e ho voluto dare ascolto al mio egoismo.

-Che vuoi dire?

-Quel nostro primo incontro doveva essere anche l'ultimo.

-Non capisco, spiegati meglio.

-... Ero arrivato sulla terra già da due anni e in tutto questo tempo non ho mai instaurato un vero rapporto con nessun'umano. Ero freddo e distante, sfruttavo gli umani solo per il mio tornaconto. Ma dopo tanto tempo, quando ti vidi, provai qualcosa di strano. Erano dei sentimenti che non ho mai provato in vita mia, ero come sollevato e allo stesso tempo al sicuro. Non so come spiegarlo, so solo che non riuscivo a starti lontano. Per questo è colpa mia, ti ho coinvolto in delle cose che nessun umano dovrebbe mai venire a sapere.

-Akuro...
Mi avvicinai a lui e gli tirai su il volto, alla fine riuscii a vederlo negli occhi.
Non dire stupidaggini, tu non hai fatto niente. é stata una mia scelta, io ho scelto di essere tua amica, io ho scelto di seguirti, nonostante il pericolo. Tu non mi hai costretto a fare niente, e se oserai ribattere ti dirò che è stato...che "è stato il destino"! O il Karma, scegli tu!

Akuro fece una breve e trattenuta risata.

-D'accordo, hai vinto. Sai... Da quando ti conosco mi sento una persona diversa, sicuramente migliore di prima. Ruchi, io-

Entrò in sala il maggiordomo e si rivolse ad Akuro.

-Signorino Akuro, il padroncino la sta aspettando.

Akuro si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla fronte.

-Io troverò una cura e te la porterò. non aver paura. Aspettami.

Finita la frase se ne andò verso le scale che si trovavano all'entrata.

-Torna presto...

ANGOLO SCRITTRICE:
Etwalà! Nuovo capitolo! Mò dovete aspettare altri 4 mesi per il prossimo u.u 😂
Ah e... Buon natale a tutti ^-^

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top