CAPITOLO 22 "Revelation" (parte 1)

-mh...aia, mi fa malissimo la testa...

Dico toccandomi nel punto dove mi fa più male.
Il mio sguardo cade sulle ferite che mi ero procurata, erano fasciate con estrema meticolosità.
...Dove sono? A casa mia? ...no...ma dove? Comunque ora non è importante! Devo prendere una cosa prima! mh... però devo uscire per prenderla.

Mi alzo dal letto per poi uscire dalla camera e dirigermi verso la porta.

Zoppicavo un pò, i dolori si sentono sempre nei momenti sbagliati.

Tento di aprirla ma in vano, era chiusa.

all'improvviso comparve una persona dietro di me

-ben svegliata signorina
Sembrava un maggiordomo, tutto incravattato e con un'elegante smoking addosso.
Il padrone tornerà a casa presto, è andato a sbrigare una questione importante. Mi ha ordinato di prendermi cura di lei finché non sarebbe tornato. Nel frattempo desidera qualcosa?

-"Padrone"? "Prendersi cura di me"? Cosa significa?
Pensavo.
Em... Si... Ci sarebbe qualcosa che vorrei.

Mi avvicino al suo orecchio e sussurro quello che mi serviva urgentemente

-Come desidera, vado subito a comprarglieli. Lei stia qui e si riposi, il padrone arriverà presto.

Il maggiordomo fa un'inchino per poi dirigersi verso la porta e uscire.

Mi guardai intorno per ambientarmi, era una villa enorme.

Andai verso una stanza, enorme anch'essa, e notai un quarto.
Mi avvicinai, erano raffigurate due figure nel cielo, un angelo e un demone, sotto di loro invece si trovavano molte persone con dei fogli di carta in mano o dei bastoni d'oro.

-Quella è la grande battaglia di molti secoli fà tra male e bene.

Dice una voce dietro di me, mi girai di scatto e in quel momento mi mancò l'equilibrio per pochi secondi.

Il ragazzo mi prese in tempo il braccio e mi tirò verso di se, di scatto mi staccai da lui e disstolsi lo sguardo dal suo.

-... Scusami Ruchi... potremmo mai ritornare come prima?

Rimasi in silenzio per qualche minuto per poi aprire la bocca.
-non è così semplice... devi solo far passare il tempo e sperare che io ti perdoni... ma non esserne così sicuro

Lui lentamente si avvicinò a me cercando di rassicurarmi

-...lo so , ne sono consapevole e per questo farei di tutto per farmi perdonare! Però come hai detto tu non posso essere perdonato così facilmente
Si avvicina sempre di più.
Però ti voglio chiedere una cosa, di avere un'ultima volta fiducia in me

-No. Purtroppo hai esaurito le tue chance, adesso ti chiedo di lasciarmi passare e di farmi andare via.

Cerco di spingerlo via per passare, ma prima che mi allontanassi troppo lui riuscì a prendermi per il polso.

Mi girò verso di se e mi guardò negli occhi con aria seria.

Io non volli guardarlo e girai lo sguardo altrove.

-Questa cosa è seria, ascoltami-

-ANCHE L'AVERMI STUPRATA è "UNA COSA SERIA"! Queste cose non si prendono alla leggera!

Dopo quella frase scoppiai a piangere a dirotto.

Kaito rimane paralizzato dalle mie parole per qualche secondo per poi lasciarmi il polso che mi portai subito davanti al viso per asciugarmi le lacrime.

-... mi dispiace... davvero...

Disse Kaito a bassa voce stingendosi le mani a pugno, talmente strette da lasciarsi il segno delle unghie sui palmi.

Passarono 5 minuti, poi 10 e poi 20 prima che mi calmassi e smettessi di piangere.

Kaito era ancora lì, a guardarmi con un'aria talmente dispiaciuta da mettere fine alla sua stessa vita pur di farsi perdonare.

Alla fine decisi comunque di ascoltare quello che aveva da dirmi

-Quando il demone stava morendo ci disse una cosa, a me e a quel demone, diceva che ti aveva messo in corpo un veleno mentre ti graffiava, evidentemente l'aveva sparso sulle sue unghie. Quel veleno però non era destinato a te, ma a quel mostro. Quella sostanza non è fatta per l'essere umano. A quanto ne sappiamo, gli effetti che potresti contrarre sono: la morte o la trasformazione completa in un demone.

-cosa... no- non voglio morire!
Inizio ad andare in iperventilazione.

Kaito mi mette le mani sulle spalle e mi alza il volto per farmi incrociare il suo sguardo

-Calmati, io ti proteggerò! Ho già chiamato il nostro miglior esorcista!

Il mio respiro man mano tornò regolare.

-ma saprà aiutarmi?

Ci fù un breve attimo di silenzio prima che Kaito mi rispondesse.

-si, sono sicuro che saprà cosa fare...

Kaito inizia ad accarezzarmi dolcemente la testa, come faceva da piccolo.

Tolsi la sua mano dalla mia testa.

-Anche se mi stai aiutando non vuol di dire che io ti perdoni.

Si sentì il chiavistello della porta scattare, una figura entrò nella stanza, era il maggiordomo.

-Ben tornato padrone. Ecco a lei signorina.
Si avvicinò a me e mi porse un sacchetto con le cose che avevo chiesto.

Ringraziai il maggiordomo per poi dirigermi verso il piano superiore zoppicando, senza guardarmi indietro, senza guardare Kaito.

Andai verso il bagno del piano superiore, presi la scatola nella busta ed estrassi il test di gravidanza.
Mi sedetti sul water e lo usai, era segnata una tacca.

Tirai un respiro di sollievo.

-grazie a dio é negativo... Ho bisogno di rinfrescarmi. In soli tre giorni il mio stressometro é arrivato a livelli critici, devo raffreddarlo

Mi avvicinai al lavello e aprii il rubinetto, riempii le mie mani di acqua e me la buttai sul viso ripetute volte.

Mi guardai allo specchio mentre con una mano cercavo l'asciugamano.

Mi asciugati e tolto l'asciugamanto dal volto vidi allo specchio un mostro, la sua faccia era intenta in un sorriso inquietante con i denti acuminati e i suoi occhi erano di un rosso sangue intenso.

Bastarono pochi secondi per accorgermi che quel mostro, ero io.

ANGOLO SCRITTRICE:
Povero come capitolo? Vi arrangiate! 😈 Eccovi la prima parte! Vi avverto, la prossima parte sarà SPECIALE, vedremo anche il punto di vista di Akuro. 😉 Adesso dovete solo aspettare- ah! un'ultima cosa, vi dico in anticipo: BUONE VACANZE A TUTTI! :D

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top