21- FROZEN YOGURT
Bussai alla porta dell'ufficio di Caleb il giorno seguente, era mezzogiorno e ci eravamo accordati per pranzare insieme.
-Avanti!- disse bruscamente e quasi fui tentata di andarmene, non volevo disurbarlo.
Ma ehi, io ero la sua ragazza e avevo tutto il diritto di farlo.
Aprii la porta sorridendo nel vederlo seduto dietro alla grande scrivania, il telefono attaccato all'orecchio e il volto corrucciato rivolto alla grande vetrata.
Si voltò e i suoi occhi cambiarono espressione nel vedermi, sorrise facendomi cenno con il dito di aspettare un minuto.
Mi sedetti sulla sedia di fronte guardandomi intorno.
-Lo richiamo questa sera, è inammissibile. Preparava gli avvocati- si zittì ascoltando le parole del suo interlocutore.
-Bene grazie Steven, aspetto i tuoi aggiornamenti- chiuse la chiamata con un sospiro.
Lo guardai in silenzio, i suoi occhi si alzarono su di me sondandomi con lo sguardo.
-Va tutto bene?- chiesi, annuì grattandosi il mento nervoso.
Poi sembrò ritornare in sé e mi rivolse uno dei suoi sorrisi mozzafiato.
-Vieni a pranzo?- chiesi incantata, lanciò un'occhiata al suo orologio sorprendendosi.
-Certo, faccio un'altra chiamata e arrivo- mi alzai e lui fece lo stesso accompagnandomi alla porta, la sua mano strinse la mia facendomi voltare verso di sé.
Mi diede un lungo bacio e sentii lo stesso calore irresistibile che provavo ogni volta che eravamo vicini.
Quando ci separammo i suoi occhi bruciavano.
-ci metto poco, promesso- annuii rispondendo timida al suo sorriso.
Possibile che diventavo un invertebrato ogni volta che mi sfiorava?
Tornai nel mio ufficio aspettando che finisse i suoi impegni, David era già uscito così passai il tempo a giocherellare con un solitario al computer.
-Questi sono i dipendenti che pago?- sobbalzai alla voce di Caleb fermo sulla porta del mio ufficio, un'espressione divertita sul bel viso.
Bussò con le nocche sullo stipite facendomi alzare gli occhi al cielo.
-Sei pronta per andare?-
-Certo, sto morendo di fame!- mi alzai in fretta prendendo al volo la borsa e il cappotto.
In ufficio non potevamo permetterci di scambiarci troppe effusioni ma in ascensore i baci che ci scambiammo surriscaldarono l'aria.
-Cosa ti va?-
-Un frozen Yogurt- dissi con un sorriso raggiante, alzò un sopracciglio.
-Davvero?- annuii convinta e come farebbe un padre paziente mi accompagnò alla geletaria più vicina.
Mangiai il mio yogurt seduta su una panchina, mentre Caleb aveva scelto un tramezzino alle verdure grigliate.
-Solo te puoi mangiare lo yogurt con questo freddo-
-Ne avevo una gran voglia. Forse sono incinta- lo vidi strozzarsi con il panino e scoppiai a ridere.
-Capo dei miei stivali, te l'ho fatta eh?- mi fulminò con lo sguardo ancora rosso in volto.
Caspita avevo colpito un punto debole.
-Vuoi uccidermi- disse sorridendo, la sua reazione mi sorprese. Insomma ovviamente era presto parlare di figli ma addirittura avere un malore all'idea.
-Non vuoi figli?- chiesi senza frenare la lingua, si bloccò ossevando il suo panino per poi lanciarmi uno sguardo perplesso. Neanche fossi una squilibrata.
-non dico per forza con me, in generale non vorresti dei figli?- mi sentii un po' arrossire davanti al suo sguardo accigliato.
-Ma sì certo, un giorno perché no- mi lanciò un sorriso gentile chiudendo il discorso.
Non ero una di quelle ragazze materne che ogni volta che vedono un bambino impazziscono, ma mi ero sempre vista mamma da adulta. Finii l'ultimo sorso di yogurt soprappensiero.
-Come è andata con tua madre ieri?-
-Bene, ovviamente mi ha chiesto di te- sorrise accartocciando la carta del panino, era strano vederlo mangiare su una panchina un semplice sandwich ma sembrava proprio a suo agio.
Gli sfiorai la guancia per togliergli una briciola.
Ci guardammo per un lungo momento e di nuovo sentii quel calore al basso ventre. Allontanai la mano distogliendo lo sguardo.
-ti adora- feci sorridendo esasperata.
-Perché è una donna intelligente- sbuffai e lui mi cinse con le spalle.
Appoggiai la tempia sulla sua spalla beandomi di quella vicinanza, mi sentivo sempre così al sicuro con lui.
-I tuoi che persone sono?- non solo non li avevo mai visti, se non di sfuggita al galá, ma non parlava praticamente mai della sua famiglia.
-Vecchio stampo, persone pratiche mi hanno cresciuto con idee precise- e di nuovo lasciò cadere il discorso. Alzai lo sguardo per poterlo guardare, teneva gli occhi davanti a sé perso in qualche pensiero, mi chiedevo cosa gli passasse per la testa ma mi sforzai di tenere a bada la curiosità.
Inoltre non osavo pensare a quante preoccupazioni potesse avere con il suo lavoro. Quando era con me riusciva a lasciarsele alle spalle o almeno mi sembrava così.
Avrei avuto mille domande da fargli, ma era difficile rompere quel suo scudo di riservatezza.
Calma Katie non fare l'avvoltoio.
Il problema è che morivo dalla curiosità di vedere dove era cresciuto, come erano i suoi genitori e quali erano le sue passioni da bambino.
-Ceniamo insieme stasera? Possiamo stare da me- fece bloccando il flusso dei miei pensieri, mi raddrizzai entusiasta prima di rabbuiarmi. Mi guardò perplesso.
-Ho promesso a Luke che sarei uscita con lui-
Ma avrei potuto dargli buca, avrebbe sicuramente capito.
Mi sorrise -Tranquilla, magari domani?- sorrisi raggiante.
-Sicuro! Ci penso io al vino questa volta- lo vidi tentennare, sbuffai.
-Sei proprio...-
-Mi basta che tu porti il tuo bel sederino- caspita, sì che lui riusciva a chiudermi la bocca.
-Gli chiederò se può venire- scherzai arrossendo un po'. Ridacchiò abbassandosi per baciarmi i capelli.
-Lo spero proprio- sussurrò contro la mia testa, e le sue parole erano cariche di promesse.
🌸🌸🌸
-Non potevamo andare al cinema?-
Luke mi precedeva a passo svelto, lo vidi alzare gli occhi al cielo mentre ci dirigevamo al Blake Hole.
-Avevo voglia di fare qualcosa da giovane, Kat ho ventinove anni- sospirai stringendomi nel cappotto.
-tra poco entrerò nel club dei vecchi giovani, dove tutti fingeranno che sono ancora fico ma in realtà penseranno che ho un piede nella fossa-
-Quanto sei melodrammatico-
-Probabile ma è dal mio compleanno che non vedo il mio amico- avrei voluto colpirlo con l'ombrello che mi ero portata per precauzione.
Quella storia che era diventato amico di Liam ancora non mi andava giù.
Ordinammo due drink sedendoci al solito tavolo, gli occhi scuri del mio amico mi osservavano attenti da quando ci eravamo seduti. Lo guardai con la coda dell'occhio spazientita.
-La smetti di fissarmi?- appoggiò il mento alla mano, il gomito puntato sul tavolino senza smettere di analizzarmi.
-Hai fatto sesso- disse con tono certo. Mi sentii avvampare mentre lo fulminavo con lo sguardo.
-Luke!- lo sgridai abbassando il tono, sorrise malizioso abbandonando il suo drink.
-Pensavi che non lo avrei capito? Tutto in te sa di sesso- arrossii fino alla punta dei capelli e lo vidi applaudire entusiasta.
Razza di pervertito, ma come faceva?
-Com'è il nostro mega boss là sotto?- odiavo che ne parlasse così, ma lo conoscevo abbastanza da sapere che non mi avrebbe mai lasciata in pace.
-Notevole- feci portando l'attenzione sul mio gin tonic. I suoi occhi continuavano a scrutarmi in viso.
-È fantastico, vero?- sussurrò sporgendosi, alzai lo sguardo incontrando il suo eccitato. Ripensai a come mi ero sentita su quella scrivania e l'intero corpo reagì.
-Non puoi immaginare quanto- dissi sconfitta, sorrise a trentadue denti e sospettai che volesse farmi il terzo grado ma fortunatamente, proprio in quel momento, Liam e il resto del gruppo fece il suo ingresso.
Ci godemmo la musica che ormai conoscevo abbastanza per poter cantare le canzoni con il resto dei presenti. Dovevo ammettere che Luke aveva avuto una buona idea, mi dimenticavo sempre quanto fosse piacevole ascoltare i Gremlin.
A metà della seconda canzone Liam si accorse di noi e lo vidi sorridere in direzione di Luke.
Incredibile. Feci una smorfia ordinando un altro drink.
Quando finirono di cantare Luke richiamò Liam a sedersi con noi, insieme a lui ci raggiunse Josh e un altro membro del gruppo.
Josh insistette nell'offrirmi un altro giro e chi ero io per dire di no?
Ora che con Liam le cose si erano normalizzate sembrava naturale stare al tavolo tutti insieme, Luke d'altro canto aveva sempre un palese debole per lui.
E lo capivo.
Liam aveva un fascino difficile da ignorare, proprio per questo, almeno ogni due minuti, una ragazza si avvicinava al tavolo attirando la sua attenzione.
Alla terza ebbi voglia di vomitare.
Liam riusciva a mandarle via in fretta congedandole in modo gentile con quel suo sorriso affascinante, l'ultima gli lasciò il suo numero accarezzandogli il braccio.
La guardai nauseata e Liam guardò il foglietto per poi alzare lo sguardo distratto su di me.
Divincolai l'attenzione su quello che stava raccontando Luke ma sentivo ancora i suoi occhi verdi addosso.
-Ti va di ballare?- a chiedermelo fu Josh, con il suo solito sorriso sereno. Probabilmente a rispondere fu il gin o la vista dell'ennesima ragazza incollata a Liam.
-Sì certo!-
Luke mi guardò sorpreso mentre mi allontanavo con Josh verso la pista.
La musica era bella e trascinante e presto mi unii al gruppo muovendomi a ritmo.
-Ti muovi bene!- urlò Josh sopra la musica, gli sorrisi lasciando che mi facesse fare una piroetta. Ballavamo insieme ma teneva sempre un distacco fisico che apprezzai, si vedeva che voleva solo divertirsi proprio come me.
-Adoro questa canzone!- strizzò l'occhio proprio nel momento in cui vidi dietro di lui Liam che si immergeva tra la folla dietro a una bionda super slanciata.
Li guardai ballare attaccati, lei si muoveva sinuosa richiamando la sua attenzione con il suo vestitino striminzito, lui muoveva i fianchi toccandole la vita.
Erano una vista mozzafiato, insieme riuscivano a catturare l'attenzione anche a tre metri di distanza.
Josh mi fece girare di nuovo e mi ritrovai a dargli le spalle, improvvisamente sentii l'entusiasmo di poco prima svanire nel nulla.
La mia voglia di ballare si suicidò, mi scusai con Josh uscendo di fretta dalla pista.
Tornai a sedermi al nostro tavolo sotto lo sguardo indagatore del mio amico.
-Oh-oh- fece dopo qualche secondo sorridendo da dietro il bicchiere, lo guardai perplessa. Strinse gli occhi in fessura sondandomi con attenzione.
-quello sguardo da cane bastonato...-
-Cosa?- scosse la testa lanciando un'occhiata a Liam che aveva praticamente ogni centimetro del suo corpo attaccato a quella sconosciuta. Li guardai a lungo.
-Smettila o ti verrà la cirrosi epatica-
-Ma che dici?!- lo aggredii irritata, alzò le sopracciglia eloquente.
-Sono fidanzata- dissi a denti stretti, odiavo il modo in cui mi guardava, come se fossi una stupida. Annuì senza smettere di sorridere, brontolai una parolaccia ordinando un altro gin tonic.
Quando mi rimisi il cappotto per andare via Liam ci raggiunse. Lo guardai velocemente, aveva i capelli tutti in disordine e lo sguardo vivace. La bionda dietro di lui lo tirava verso la pista.
-Andate via?!-
-Sì- risposi secca e lo vidi ammutolirsi un attimo. Luke gli lanciò un'occhiata di scuse.
-Penso sia in quei giorni del mese - disse riferito a me e lo colpii alla nuca facendolo sussultare.
Liam ci guardò confuso per poi annuire.
-Va bene ci vediamo alla prossima ragazzi, magari per quella pizza- si diede il pugno con Luke che sorrideva come un ebete, mi ancorai al suo braccio per trascinarlo via.
-Sì certo, ciao!- feci senza guardarlo.
-Ciao- lo sentii in lontananza, quando mi voltai prima di uscire era già tornato a ballare con la bionda.
-Te sei matta, mi hai fatto un male cane- si lamentò Luke avviando il motore, si toccava la testa con una smorfia.
Sospirai -Scusa non so dosare la mia incredibile forza-
-Smettila di fare la pazza gelosa ok? E non prentertela con me se Liam attira delle strafighe!-
-Io non sono affatto gelosa!- quasi urlai. Cercai di calmarmi torturandomi le mani.
-e quella non era così bella- la risata sguaiata di Luke mi fece tremare di frustrazione.
Quando arrivammo davanti a casa quasi mi catapultai giù dall'auto.
-Katie?-
-Eh?- feci di malavoglia, Luke si sporse verso il sedile del passeggero -tu non me la racconti giusta- .
Ciao a tutti! Fa caldo, e il mare chiama ma appena c'è un temporale (come questa sera) aspettatevi un aggiornamento eheh
Cosa ne pensate di questo capitolo? E come al solito grazie 🌸❤️🌸
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