13- DECISIONI
Sentivo l'aria fredda entrarmi dentro le ossa mentre fissavo un Liam fuori di sé.
I suoi occhi verdi brillavano di follia, i pugni delle mani talmente stretti che le nocche erano impallidite.
-Calmati ok? Va tutto bene ...- feci un passo verso di lui, avevo paura di dire qualcosa di sbagliato che lo avrebbe fatto esplodere di nuovo.
Vidi il suo sguardo sondare il mio volto, mi chiesi cosa gli passasse per la testa.
Il biondo intanto si stava rialzando, sembrava dolorante e con un rossore evidente sulla mascella.
Presi un lungo respiro nel vederlo fare una smorfia.
-Stai bene?- chiesi allontanandomi da Liam per poterlo vedere in faccia. Il ragazzo sbiancò spostando lo sguardo da me a Liam.
I suoi occhi chiari lampeggiarono nei miei ansiosi.
-Il tuo ragazzo è un dannato cazzone! Ma io sto bene ... - sbottò.
Ma allora era una specie di masochista?
Liam lo fissò truce, la giugulare che pulsava gonfia sul collo.
Appunto per il futuro, non fare arrabbiare Liam.
-Va bene hai ragione è un cazzone- Liam si voltò di scatto a guardarmi.
Che cosa si aspettava, un applauso?
-Ma non è il mio ragazzo perciò... - il biondo scattò puntando Liam con uno sguardo di fuoco. E io venni subito ignorata.
Ma che cavolo?!
-Mi hai preso a pugni e lei non sta nemmeno con te? Ma sei impazzito?!-
-Certo che non sta con me! Se fosse mia tu saresti già morto ora- sgranai gli occhi fissando i due che incominciarono a fissarsi come due cani rabbiosi.
Le cose si stavano mettendo male. Il mio istinto mi diceva di darmela a gambe levate.
Deglutii facendo un passo indietro quando vidi il biondo avanzare. Sembrava incazzato nero.
-Che cosa vuoi fare eh? Dài fatti sotto- Lo istigò Liam con la sua solita arroganza insopportabile.
Il biondo si scagliò su di lui assestandogli un bel pugno sul naso, Liam si piegò coprendosi la parte colpita, gli occhi scuri di rabbia cieca.
Faceva davvero paura.
-Non male bamboccio- fece sorridendo e sentii tornarmi la nausea nel vedere una quantità massiccia di sangue uscirgli dal naso.
Nonostante l'evidente sofferenza ripagò il rivale assestandogli un pugno allo stomaco.
Il biondo ansimò piegandosi senza fiato, prima che potesse riprendersi lo raggiunse un calcio all'altezza del ginocchio che lo fece cadere a terra con un tonfo. Vidi la sua testa battere sull'asfalto e sentii il cuore sprofondarmi nel petto.
Strillai buttandomi su di lui che rantolava a terra, con la guancia ferita per la caduta.
Alzai lo sguardo verso Liam che mi stava fissando completamente fuori di sé.
Sentivo le lacrime riempirmi gli occhi per la tensione e le mani tremare.
-Ma che cazzo di problemi hai?! Sei fuori di testa!- gli urlai mentre il biondo iniziava a riprendersi. Aprì i grandi occhi azzurri puntandoli nei miei, gli sorrisi preoccupata.
Lo aiutai a mettersi seduto sentendo il cuore battermi all'impazzata.
Liam se ne stava immobile a guardarci, l'espressione assente.
-Come stai? Chiamo un ambulanza?- feci al biondo osservandolo con attenzione.
-No lascia stare, non è la prima volta che un coglione se la prende con me- lo guardai mortificata.
In quel momento la porta del locale si aprì e vidi Josh, l'amico di Liam, accanto a Linda, si fermò appena vide la scena.
-Oddio...- Linda accorse verso di me, i grandi occhioni scuri spalancati. Guardò Liam sanguinante e il ragazzo seduto per terra confusa.
-Katie... stai bene?!- annuii agitata rialzandomi in piedi, Linda mi guardò poco convinta.
-Che cazzo succede qui amico?- per la prima volta da quando lo conoscevo Josh non sorrideva. Anzi era molto serio mentre fissava truce l'amico.
-È tutto a posto- fece Liam con voce piatta. Lo guardai sconvolta.
Josh sospirò avvicinandosi a me per poter guardare il biondo.
-Come sta?- fece, i capelli biondi disordinati e gli occhi tristi. Il solito surfista divertente sembrava sparito. Lo guardai sentendo la gola chiudersi.
-Sto bene- il biondo si rialzò puntando lo sguardo su Liam che in quel momento sembrava completamente disinteressato.
-Ti consiglio di darti una calmata Bolton, hai molto da perdere- guardai il biondo confusa, non capivo cosa intendesse dire ma dall'espressione di Liam doveva avere un gran significato.
-Sì Gail ora lasciami con lui vi chiarirete un'altra volta- si intromise Josh salvando la situazione. Il biondo Gail lanciò un'altra occhiata a Liam per poi andarsene zoppicando.
-Qualcuno mi vuole spiegare cosa sta succedendo?- Luke ci raggiunse con Tyler a fianco. Mi cinse con un braccio le spalle mentre mi guardava ansioso.
-Niente Luke, portami a casa ti prego- sentii gli occhi di tutti addosso tranne quelli di Liam che continuava a guardare un punto indistinto davanti a sé.
Il mio amicò strinse la presa annuendo in silenzio.
-Ok, andiamo a casa-
🌸🌸🌸
La testa pulsava e sentivo tutti i muscoli del mio corpo indolenziti la mattina seguente.
Luke era rimasto a dormire da me e ora si era preso i tre quarti del mio letto. Sorrisi nel vederlo ma era davvero poco elegante quando dormiva, bisognava ammetterlo.
Erano le undici passate della mattina e i ricordi della sera prima incominciarono a torturarmi da subito.
Chiusi gli occhi rivivendo quelle scene senza riuscire a trovare una soluzione.
-Eccoti- Luke mi raggiunse in cucina, versai il caffè in due tazze porgendogliene una.
Mi sorrise sedendosi al piccolo tavolo.
-Come stai?- feci una smorfia bevendo un sorso di caffè.
-Mi sento peggio di quando mi hanno quasi investita- annuì osservando la brodaglia nella sua tazza. Sembrava pensieroso.
-Non è proprio un tipo prudente- scherzò, sorrisi avvilita.
Liam mi aveva spaventata davvero e non avevo idea di cosa pensare di lui.
-Nessuno ha mai fatto a botte per me- borbottò Luke, aggrottai la fronte perplessa.
-Non ha fatto a botte per me Luke- il ragazzo alzò un sopracciglio sorridendo malizioso.
Alzai gli occhi al cielo.
-Non dico che abbia fatto bene, solo che è stato romantico-
-Ha quasi spappolato la testa di quel ragazzo, non è romantico è da psicopatico- Luke annuì soprappensiero.
-Deve essere impazzito di gelosia per reagire così-
-Basta Luke, non è divertente mi sono spaventata a morte-
-tra me e Liam non c'è niente, ha reagito così perché è un esaltato fuori di testa- Luke alzò le sopracciglia chiudendo la bocca.
Mi alzai lavando la mia tazza irritata.
Tutta quella sceneggiata, Liam era davvero un ragazzino egocentrico.
Sospirai quando ripensai all'espressione che avevo visto sul suo volto. Egocentrico o no qualcosa lo stava divorando dentro, anche Rick non riusciva a capire suo figlio.
E iniziai a comprendere cosa intendesse, Liam si autodistruggeva.
-Sai cosa penso io?- Luke mi affiancò guardandomi attento.
-che è impazzito di gelosia quando ti ha vista con quello e non ha più ragionato. Penso che sia completamente cotto di te- mi asciugai le mani lanciandogli un'occhiata severa.
-Non è così, se lo fosse stato si sarebbe comportato diversamente con me-
-Oh Kat! Io lo vedo come vi guardate! Ogni volta che siete vicini l'aria diventa bollente e ...- lo bloccai con un'occhiataccia.
-È un ragazzo complicato fa cose senza pensare e ieri sera è stata una delle tante. Chiuso il discorso-
🌸🌸🌸
Uscii di casa alle sette, e non ci voleva un genio per capire che fossi in ritardo.
Perché avevo dato retta a mia madre?
Non avevo per niente l'umore giusto per una festa di compleanno.
E non conoscendo bene Rose ero finita con il comprarle un set di bagnoschiuma alla vaniglia.
Mi fermai fuori dal cancello chiamando il taxi, Luke mi aveva aiutato nella lunga ricerca di un abito e aveva definito quello scelto come il più accettabile.
I taxi erano tutti occupati così mi preparai a una lunga attesa.
E a una mamma omicida ad aspettarmi.
Liam uscì di casa con indosso la solita giacca di pelle e jeans chiari.
Lo vidi armeggiare con la porta di casa e camminare verso l'auto. Si fermò nel momento in cui mi vide.
Sondò con lo sguardo il mio volto per poi percorrere l'abitino blu che avevo scelto.
-Dove stai andando?- fece serio, gli occhi verdi cupi. Si vedeva che non se la passava bene, ma ero troppo risentita per essere dispiaciuta.
-Dalla mamma e ... tuo padre- feci senza riuscire a reprimere una smorfia. Lo vidi irrigidirsi per un microsecondo e poi lanciarmi una lunga occhiata profonda.
-Allora sali- lo guardai aprire l'auto e salire al posto del guidatore. Rimasi immobile a fissarla indecisa su cosa fare. Aprì il finestrino sporgendosi verso di me.
-Sono sicuro che non ci aspetteranno per iniziare i festeggiamenti- fece lanciandomi un sorrisetto arrogante. Mi guardai intorno per poi sospirare esasperata.
Beh almeno non ero l'unica a non essere in vena di festeggiamenti.
-Accidenti sei messo male- feci appena ebbi chiuso lo sportello, osservai il grande ematoma sul naso gonfio. E quasi mi venne da ridere. Appena incrociai il suo sguardo truce il mio sorriso si suicidò.
Stai calmino però.
Restammo in silenzio per quasi tutto il viaggio se non per un battibecco nello scegliere la stazione radio. Ogni tanto gli lanciavo occhiate di sottecchi, teneva lo sguardo fisso davanti a sé e la mascella rigida.
La barba gli era cresciuta un pochino e naso gonfio a parte aveva un aspetto orribile.
-Smettila di fissarmi-
Arrossii portandomi una ciocca dietro l'orecchio guardando fuori dal finestrino.
-Sembri stanco, fare a botte ti toglie energie?-
Mi fulminò con lo sguardo restando in silenzio. Sbuffai mettendomi più comoda sul sedile, la sua auto era una bomba. Se ne avessi avuta una uguale ci avrei vissuto dentro.
-Quello là è un coglione- fece d'un tratto. Per un secondo non capii che si stesse riferendo al biondo.
-Liam ... -
-Sono anni che lo vedo provarci e usare le ragazze, anche Jess ci era cascata- alzai le sopracciglia fissando le luci dei palazzi fuori dal finestrino.
-Non avevo intenzione di sposarmelo sai?- sentii i suoi occhi addosso, presi un lungo respiro.
-e non avevi nessun diritto di metterti in mezzo- conclusi secca.
Sentii il cuore iniziare ad aumentare i battiti, non ero pronta ad affrontare quella conversazione con lui ma ultimamente non facevamo altro che affrontare conversazioni complicate.
-Hai ragione- lo guardai sbigottita. Forse quel pugno gli aveva procurato danni più seri. Mi lanciò un sorrisetto ironico, e mi chiesi come riuscisse a essere sexy anche messo in quel modo.
Che ingiustizia.
-Ma era da un po' che avevo voglia di dargli una lezione- sembrava divertito.
-Lo sai che sembri un sociopatico vero?- mi lanciò una rapida occhiata strizzandomi l'occhio.
-Quindi la tua resa dei conti non centrava nulla con me- sentii le parole di Luke scoppiare in una bolla di sapone.
Glielo avevo detto io.
-Oh al contrario, non avrei mai permesso che ti mettesse la lingua in bocca, ha già allungato troppo le mani - svoltò in una via secondaria, eravamo quasi arrivati a destinazione ma la conversazione si stava facendo troppo interessante.
-Perché?- feci seria, lo vidi guardarmi confuso.
-perché un attimo sembra che tu sia attratto da me e quello dopo è tutto cambiato? -
Non rispose, e io sentii il cuore correre come un matto, mi ero esposta troppo.
-Sembro una pazza che si immagina le cose- sbuffai ormai con la dignità sotto ai piedi.
-Katie- mi voltai per guardarlo appena parcheggiò l'auto davanti alla grossa villa del padre.
-Cosa importa cosa provo per te? Tanto le cose non possono funzionare, io non vado bene per te ... - guardai il suo profilo illuminato dalle luci del giardino e sentii il cuore sprofondarmi nel petto.
-non posso darti quello che vuoi e che ti meriti- avevo già sentito quelle parole.
-Lo hai detto anche a Jess, fai sempre così vero? Scappi - puntò i suoi occhioni verdi su di me e sentii un gran calore pervadermi.
L'abitacolo dell'auto si fece di colpo troppo stretto e riuscivo a sentire il suo profumo invadermi.
-Io non scappo, Jess era divertente ma poi i suoi sentimenti sono cambiati e i miei no - deglutii mentre vedevo il suo sguardo scendere sulle mie labbra.
Ricordavo la sensazione inebriante che mi avevano dato, a come fosse baciarle e sentirmi toccata da lui.
-Io non sono lei- le parole uscirono da sole, la mia voce era più roca e i pensieri iniziarono a farsi confusi. I suoi occhi incontrarono i miei e sentii di nuovo quella potente scarica elettrica.
Lo vidi avvicinarsi verso di me, il suo respiro caldo sulle mie labbra. Il modo in cui mi guardava... era da diventare pazzi.
C'era desiderio, paura, tristezza, eccitazione allo stesso tempo, e non avrei desiderato altro, in quel momento, se non di essere guardata sempre così.
-No, tu sei diversa. Mi rendi pazzo, le cose erano più semplici prima che arrivassi- lo guardai sconvolta da quella ammissione. Sorrise timido e sentii il cuore gonfiarsi.
-giuro vorrei che non mi facessi questo effetto... - si fece ancora più vicino e le sue labbra sfiorarono le mie inondandomi con il loro calore.
-No Liam...- sussurrai ma senza convinzione.
Non avrei dovuto, baciarlo non era mai una buona idea ma il mio corpo non rispondeva ai comandi.
Il rumore di un porta che si apriva e poi quello di una voce mi fecero saltare sul posto.
Liam si scansò guardando fuori dal finestrino.
-Will che fai lì fuori?!- riconobbi Rose ferma sulla porta, un vestito cipria e i capelli raccolti, accanto a lei c'era un ragazzo alto.
-Non è possibile ...- nello stesso momento in cui Liam parlò incrociai quel paio di occhi ambrati così familiari, Caleb. Come amico di Rose dovevo immaginare che ci sarebbe stato anche lui. E quella intrusione mi aveva salvata da fare un altro grosso sbaglio.
Liam aveva di certo un forte ascendente su di me, l'attrazione fisica era irresistibile ma non avrei mai avuto altro da lui.
Ed era inutile sperare in qualcosa che non poteva essere. E a me non sarebbe mai bastato quello che mi concedeva.
C'era qualcosa in lui che mi affascinava, qualcosa che mi impauriva e che mi faceva dubitare di tutto, ma non avrebbe mai potuto darmi quello che desideravo, aveva ragione.
Non andava bene per me. Era scostante, volubile e mi avrebbe solo fatta soffrire.
Uscii dall'auto dipingendomi un grosso sorriso sulle labbra, sentivo lo sguardo turbato di Liam addosso.
Gli lanciai un'occhiata eloquente e lo vidi irrigidirsi. Doveva averlo capito che non era l'unico a saper prendere una decisione.
E la mia era quella di stargli il più lontano possibile.
Almeno finché quella incomprensibile attrazione per lui non fosse sparita.
Ecco il nuovo capitolo, è stato un parto scriverlo spero che vi piaccia.
Non preoccupatevi arriverà anche un po' di dolcezza ... 😏😏😏
Grazie come sempre ❤️❤️❤️
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