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Può anche comparire la vergine Maria con tutti i suoi angeli a dirmi che conoscete Thiago sarà la cosa più bella della mia vita, non mi importa, non ci voglio andare. Mi fa paura. Sono terrorizzata. Va bene non lo so, non voglio e basta.

Chi mai lo farebbe?
Chi uscirebbe con il vicino conosciuto due mesi fa solo perché sei caduta nella casa da bagno e lui ti ha chiesto se stavi bene?
Wow. Sono già due mesi. Aspetta... credo sia ben più di due mesi. Beh non ne sono sicura. Ciò di cui sono sicura è che domani sarà passata una settimana da quando abbiamo deciso di uscire ed io non ci voglio andare. Non voglio, va bene?? E se non voglio non ci vado e punto. Lo so che è da vigliacchi, ma ho paura e non so cosa potrebbe accadere. Non ho idea di com'è, se ha ventotto anni o di più. Magari è un vecchio e mi ha mentito!
È una pazzia, una pazzia!
Ed io, Clara Martín, non ho mai fatto pazzie. Eccetto stare per otto anni con un completo idiota, cosa che non voglio ripetere.

-Clara? Stai di nuovo parlando col bagnoschiuma? Dovresti seriamente considerare l'avviamento di un un magazzino solo per i bagnoschiuma, così non ti mancherebbero mai!

Lo dice con una tale naturalezza che mi è impossibile non sorridere. Ma dura solo qualche secondo.

-Ehm no, non stavo parlando col bagnoschiuma... stavo solo riflettendo un po' a voce alta.

Ride.

-Giusto un po' eh Clara?

Mi limito ad osservare le piastrelle del pavimento. Sospiro e lascio cadere l'asciugamano. Lo stavo aspettando per fare la doccia insieme, ma dovrei smetterla.

-Devo... devo dirti una cosa Thiago.

Credo di averlo appena sentito farsi male con qualcosa.

-Stai bene?

Gli chiedo.

-Te lo stavo per chiedere io. Sai, quel 'devo dirti una cosa Thiago' suonava come il tipico 'dobbiamo parlare' di una coppia.

Non posso fare a meno di ridere. Da un po' di tempo a questa parte ho cercato di fare attenzione a come funziona il suo carattere e mi sono accorta che riesce sempre a trovare il lato divertente di ogni cosa. Riesce sempre ad allentare la tensione e a farmi sorridere, non importa cosa faccia.

-Non è niente... s-solo...

E quasi comincio a balbettare.

-Si?

-Io... domani non posso andare...

Gli dico e subito chiudo gli occhi, perché non posso fare a meno di pentirmene. La parte del mio cervello che dovrebbe occuparsi della logica e della ragione mi sta mandando segnali contraddittori.

-Ah, e perché?

Congelo sul posto.

-Ah... perché... io... ecco... e che domani devo accompagnare una amica in ospedale perché deve partorire!

Gli grido con la voce più stridula che abbia mai raggiunto in vita mia. Lui si mette a ridere. Ahh, cavolo! Clara, sei una cattiva bugiarda, maledizione!

-Oh interessante...

Mi ha beccato. Oddio mi ha beccato.

-È... È... È la verità!

-No ma tranquilla, ti credo...

Stupida. Stupida. Sei una stupida Clara!

-Mi dispiace

Mi sento in colpa. Mi sento orribile. Adesso ho voglia che domani arrivi in fretta così posso conoscerlo. Oddio, adesso voglia davvero conoscerlo. Sono pazza? Ahh, credo di sì.

-Non fa nulla, tranquilla.

-Che ne dici di vederci un altro giorno?

Clara?

-Ah okay, quando?

Clara...?

-Quando vuoi.

Clara, maledizione!

-Perfetto, allora la prossima settimana.

-Stupendo.

-O avrai un'altra amica da accompagnare in ospedale per partorire?

Rido. Povero, mi dispiace veramente per lui. Beh, per lui e per me. Lui è stato adorabile ed io... una completa idiota.

-No per niente.

-Perfetto allora.

Sospiro e mi appoggio alla parete fredda guardando il soffitto. E adesso come faccio? Come gli sollevo il morale? Alzo una mano e osservo le mie dita. Un sorriso maligno si dipinge sul mio viso.

-Thiago?

-Dimmi.

-Ti stai spogliando?

Scoppia a ridere. Ora c'è più confidenza tra di noi ma a lui piace ridere di me. E a me piace che lo faccia. Mi fa sentire bene.

-Sissignora! Non mi piace l'idea di farmi la doccia con i vestiti addosso.

Rido e guardo le mie dita con più curiosità.

-Credi che le mie dita siano abbastanza grandi per immaginarmi che sia tu?

Credo abbia smesso di respirare di colpo. È una cosa buona o cattiva?




Grazie a chi legge!

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