20
Il dolore che sta provocando questo stupido periodo del mese mi sta uccidendo. Appoggio la fronte sul lavandino non appena sento che non riesco più a restare dritta sulle mie gambe. Respiro profondamente, a bocca aperta.
-Dannazione Clara, arriveremo tardi di nuovo! Muovi il culo!
Mi grida. Apro la bocca ed ispiro. Se solo anche lui passasse per questa tortura... se solo la provasse se ne starebbe zitto in silenzio. E mi valorizzerebbe molto di più.
-Ma brava, si può sapere perché ci stai mettendo una vita? Forza che c'è la partita, ed io ho detto che sarei arrivato in anticipo! Si può sapere perché cazzo sei ancora lì dentro?
Apre la porta, che non avevo chiuso, e si posiziona affianco a me, a braccia conserte e un'espressione infastidita sul volto.
-Che cos'hai ora?
-Mi fa male...
-Che cosa?
-La pancia. Ho il...
-Merda! Doveva essere proprio ora?
Si lamenta prima che io abbia il tempo di spiegargli che cosa ho.
-Non è colpa mia, va bene? Se solo ti importasse un po' più di me sapresti che mi sono arrivate da due giorni, e questa è una di quelle dolorose!
Si passa una mano sul viso frustrato e guarda il suo orologio da polso.
-Si, okay okay. Non puoi tirare fuori un po' di palle e resistere?
Mi mordo il labbro e mi sollevo, anche se il dolore mi sta uccidendo. Lo guardo duramente ed indico la porta.
-Vattene! Va a guardare il tuo stupido calcio con quegli idioti dei tuoi amici! Non sia mai che tu arrivi in ritardo per colpa mia.
Lui sposta il suo sguardo sulla porta, per poi passare di nuovo a me. Comincia ad allontanarsi, poi si gira e mi parla osservandomi dallo specchio, alzando un dito a mo' di avvertenza.
-Poi non lamentarti che non esco mai con te. Non lamentarti mai più, Clara.
Mi avverte. Poi fa mezzo giro e se ne va. Quando sento la porta chiudersi scoppio a piangere e mi piego sul lavandino per far diminuire il dolore. Guardo l'orologio. Sono le otto di sera.
-Thiago?
Singhiozzo. Sono quattro giorni che non lo sento, e sembra che neanche oggi mi farà il miracolo di apparire.
Mi ero abituata a quel miracolo...
-Adesso avrei bisogno di parlare col ragazzo della finestra del bagno, sai? Non lo so, credo di essermi abituata... vabbè.
Esco dal bagno, diretta verso la mia camera. Magari sdraiata strategicamente non mi farà così male, dato che la maledetta pastiglia non sembra fare alcun effetto.
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