Sono sfortunato da morire.

Entrai affannato nello specchio di casa mia.

Era un vecchio Hangar coperto da cumuli di rottami e rifiuti.

Pendando di essere solo mi tolsi la parte superiore del kimono rimanendo a torso nudo poi passai alla maschera e al coprifronte e tolta anche quella mi pulii la faccia con un secchio carico di acqua piovana poi mi distesi su una vecchia sdraio e cercai di chiudere gli occhi.

Ma un leggero rumore mi ostacolava il sonno.

Infondo all'Hangar una piccola figura frugava tra i rifiuti in cerca di giocattoli.

Mi avvicinai con passo felpato e gli sussurrai -Cosa ci fai qui...?- la bimba balzò spaventata,e si nascose dietro un passeggino e disse -...Vuoi giocare con me...?-, io mi avvicinai per osservarla meglio:Avevi i capelli marroni arruffati e sporchi, la pelle scura traboccante di terra e sangue, specialmente dalla fronte. Aveva gli occhi verdi e brillanti; e indossava un vestitino rosa con ricamato il nome Sally.

Sorrisi e accarezzai le sue guance, lei indietreggió tremando, la guardai stranamente e poi mi toccai le guance grondanti del sangue, colato dagli occhi.

Capii che lei aveva paura di me, io cercai di tranquillizzarla e lei si avvicinò ma proprio quando gli stavo per accarezzare il viso, lei mi tiró uno schiaffo

-EHY!- urlai.

Lei mi fece la linguaccia, io risi e lei sorrise.

-Io mi chiamo Sally...- disse lei.

-Io mi chiamo Haku...Sei davvero bellissima, sai?-

Lei arrossì, e mi raccontó la sua storia, di sua madre, di suo padre, di suo....Zio...

Quando ascoltai di suo Zio emisi un ringhio e strinsi i pugni per la rabbia.

"Suo zio...LUI...HA OSATO FARE UNA COSA COSÍ SPREGEVOLE...."

Mi venne in mente mio padre, che uccise mia Madre quando scoprì che lei...aveva quel potere... E quando io uccisi lui, per legittima difesa.

Sperai vivamente che lei non chiedesse della mia storia.

-E invece...Qual'é la tua storia?-

Quanti dei bestemmiai in quel momento? mmmmhh...Boh?

-Beh...Io...Ho fatto una cosa molto brutta...- iniziai.

Il suo sguardo mi fece capire che non era obbligatorio.

Allora cambiammo discorso, parlammo tutta la sera, tra risate e solletico. Alla fine si addormentò tra le mie braccia. Io la riportai nella sua stanza in una vecchia villa.Uscii dalla porta, silenziosamente ma mi resi conto che non ero solo allora mi fiondai dentro il primo specchio che vidi, il mio riflesso era ben visibile ma sperai che il nemico non lo notasse. Si avvicinó un tipo con grandi occhiali arancioni e con una specie di fazzoletto con disegnato un macabro sorriso.

"Kami, se esistete NON FATEMI SCOPRIRE"

Pensai troppo presto.

Il tipo mi vide e diede l'allarme e mi ritrovai attornato da Killer e altre strane creature.

Ero in trappola...

...

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