Regni e Villaggi di Bodinkòs (Episodio 1)
Il popolo di Eridanium, in un tempo di magia e avventura, ha affrontato battaglie leggendarie soprattutto per merito dei suoi protagonisti. Popolo pacifico si è trovato suo malgrado in tempi oscuri e le gesta dei suoi eroi sono vivo ricordo nel cuore della gente di Eridanium; per le stradine della cittadina piene di bancarelle e giocolieri, i parolieri cantano ancora le loro gesta.
La leggenda del quadro dai tre volti fa parte dei racconti dei quadri magici ed ha inizio in una di queste stradine un po' in periferia rispetto alla piazza di Eridanium, appena fuori dalle mura.
La strada grande partiva dalla piazza e arrivava al maestoso castello del re, esso padroneggiava con le sue torri massicce. Le mura della città partivano dalle due torri laterali del castello e cingevano tutto ciò che apparteneva al re di Eridanium, scendendo fin giù dalla collina fino ad arrivare al mare, entravano in acqua e si perdevano nelle profondità; dalla parte opposta della collina c'erano verdi campagne coltivate sapientemente dai Eridaniumiani e al limitare delle campagne sentieri di caccia portavano alle montagne attraverso fantastici boschi pieni di vita e a dire dalla gente anche pieni di esseri magici, ed alcune foreste addirittura stregate.
Al di là delle montagne c'erano villaggi appartenenti ad altri regni, altrettanto pacifici, tra i quali il villaggio di Menhir, caratteristico per le sue altissime sculture di pietra, ma la sua singolarità era dovuta al fatto che non appartenesse a nessun regno, ed il suo popolo era chiamato 'gente degli steli' il villaggio era appena fuori dalla foresta che ancora oggi si crede stregata, foltissima e bellissima anche se attorniata da un eterno velo di mistero. I Menhir abitavano all'interno delle altissime e bellissime sculture di pietra, alcune raggiungevano i venti metri di altezza, ed ogni abitazione era lavorata e impreziosita di alti e bassi rilievi, statue e colonne, balconi sostenuti da draghi alati, molte abitazioni riportavano le storie delle famiglie, le più importanti riportavano le leggende dei popoli di Bodinkòs, e chiunque passasse dal villaggio ne rimaneva affascinato, spesso le loro sculture di pietra erano adornate di fantastiche opere intagliate nel legno magico della foresta vicina.
La strada maestra di Bodinkòs collegava tutti i regni, i popoli e i villaggi anche i più remoti e sconosciuti; il regno di Eridanium e il villaggio di Menhir erano molto vicini, solo la montagna e la foresta li separava, ma il tragitto più sicuro seppur più lungo era percorrendo la 'strada maestra'. Ci volevano almeno due settimane di cammino veloce, in quanto la stessa strada era stata costruita lontano dalla foresta girando tutto intorno alla montagna, passando per il confine più a sud di Bodinkòs, percorrendo la valle della Forcella.
La strada grande di Eridanium, andava dritta dal castello alla piazza esattamente fino ad arrivare alla porta della chiesa; dalla piazza si snodavano diverse strade alcune sontuose, decorate dai migliori scultori di Menhir, qui sorgevano le case dei ricchi signori, nobili o mercanti, su altre sorgevano le botteghe degli artigiani, anche le loro case, pur meno sontuose, attiravano per la loro singolarità e bellezza, da queste strade principali partivano le tre vie: verso le campagne, verso la montagna, e verso il mare; ma tutte le case rimanevano ben protette entro le mura, pochi vivevano fuori come le famiglie dei contadini, e la casa di Mami. La strada dei ricchi, piastrellata di lucidi marmi, si divideva in due vie ed i marmi venivano sostituiti da lastre di pietra di vario pregio, fino ad essere sostituiti dai san pietrini sapientemente incastrati da maestri piastrellai e poi avvicinandosi ad una delle tre uscite delle mura la via diventava sassosa e ghiaiosa qualche metro dopo il portone delle mura, la strada diveniva sterrata, era comunque ben tenuta fino ad arrivare davanti alla dimora di Mami e di sua figlia Lorene.
<<Non si può più andare avanti in questo modo!!>> Sbuffò Mami mentre impastava, sola nella grande stanza della sua casa, al centro un enorme forno camino che nei lunghi e freddi inverni del Bodinkòs scoppiettava dai vivaci colori, illuminando le serate dei racconti e riscaldando i corpi infreddoliti. Era inverno e appena Lorene aprì la porta una folata gelida entrò nella stanza.
Angolo Autrice:
Sono in quest'epoca approdata attraverso un viaggio nel tempo, quindi... Ops! Forse così confondo un po' le idee. A dire il vero, mi sono decisa anche io a scrivere "l'angolo dell'autore" perchè nei diversi racconti su wattpad, ho trovato autori come @olympia_124a che hanno scritto fantastici e spassosi "angoli" e soprattutto pieni di interessanti notizie. Quindi eccomi qua, ad ampliare le curiosità più "noiose" che ho messo in una parte dedicata che si troverà sempre in fondo, con un po' di "TRIVIA" dove volevo anticiparvi chi mi ha ispirato per la protagonista ... forse nel 2017 nessuno sa chi sia Simone Lorène (La Stella della Senna) ma nel 1984 io l'adoravo. Beh ho 16 anni e cresco a "pane e cartoni animati" :D
Amo la Stella della Senna e ovviamente il suo compagno il Tulipano Nero Robert de Vaudreuil.
La Stella della Senna è l'eroina mascherata e la protagonista che insieme al Tulipano Nero affronta la lotta contro l'ingiustizia sociale che imperava nella società francese del tempo, i 39 episodi raccontano le tante avventure della Stella della Senna che, nel corso degli anni, diventerà una figura leggendaria, sempre a fianco della povera gente per difenderla dai soprusi dei nobili corrotti.
Lorene, è in effetti il cognome della Stella della Senna ... ma a me ispirava come nome :D e giusto per chi proprio non sa chi sia e per non confonderla con "Lady Oscar" ... eccola qui ラ・セーヌの星 (Ra Sēnu no Hoshi) tratta da un disegno originale di Mitsuru Kaneko, credo :P
Bene per ora direi che il mio angolo autrice finisce qui, non so chi lo leggerà, ma comunque ringrazio tutti per l'opportunità "strafantasticosa" di scrivere e pubblicare, e grazie grazie grazie per tutti i suggerimenti, le correzioni, e qualsiasi altra cosa che mi scriverete.
Bene allora baciotti e ciaotti , corro a casa che entro stanotte intendo pubblicare la prossima parte, connessione internet permettendo ...... ah ah ah.
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