Su una riva non molto lontana dalle mura di Eridanium, inermi tra arbusti e terra giacevano Alberto e i suoi fedeli soldati.

Il leggero sciacquio delle onde del fiume, destarono Lexas, i suoi lunghi capelli biondi sfioravano l'acqua, <<Dove sono?>> si domandò. L'unica cosa che riusciva a vedere era il frangersi dell'acqua contro le sponde di una barca, sentiva lo sciabordio e il cadenzare ritmico dei remi e l'intenso odore di fiume misto a foglie marce e pesce morto. Provò a muoversi, ma il peso di un altro su di lui e il dolore che iniziava a sentire su tutto il corpo, lo scoraggiarono.

<<Dove sono?>> questa volta non fu solo un pensiero, ed anche se solo un sussurro il "Caronte" di quella barca gli rispose.

<<Sulla mia barca.>>

Lexax vomitò, e tutto quel liquido puzzolente gli sporcò narici e viso, provocandogli ulteriori conati.

<<Idiota! Mi stai rovinando il pesce!>> ma il soldato non poté udire l'insulto, perché era svenuto nuovamente.