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Pov Ermal
Il lavoro va benissimo, mi fermo un attimo e mi arriva un messaggio da Fabrizio.
"Hey tesoro😘 sto arrivando, ti potresti fermare prima di tornare a casa?"
"Ma è l'una, ho fame"
"Ti devo parlare"
"Ma se neanche ci conosciamo"
"Ti rispondo alla domanda di ieri sera"
"Va bene a dopo"
Avviso Marco che arriverò a casa un po' più tardi e riprendo il mio lavoro. L'una meno cinque, Fabrizio dovrebbe arrivare da un momento all'altro. Intanto io vado a cambiarmi perché è arrivato Claudio, il barista dell'altro turno.
Quando esco dallo spogliatoio, vedo Fabrizio al tavolo che beve il suo caffè e intanto mi arriva un messaggio.
"Grazie per avermi aspettato eh😞"
Ridendo mi avvicino a lui.
"Sono qui scemo"
"Ah ok scusa"
Ride imbarazzato e io mi siedo vicino a lui.
"Beh, di cosa mi devi parlare?"
"Del perché faccio questo lavoro..."
"Ma io scherzavo, non posso giudicarti per le tue scelte..."
"Ma non l'ho scelto io"
"Sono parecchio confuso Fabrizio"
"Ora ti spiego. Praticamente io vengo da un quartiere de merda, da San Basilio. Da ragazzo ho abusato di droghe e alcol. Una sera, degli scemi hanno fatto una scommessa e mi hanno obbligato a fare ciò, altrimenti avrebbero ucciso la mia famiglia. Io essendo tutto fatto, credevo che fosse un gioco ma poi, il giorno dopo capendo e realizzando ciò che era successo ho pensato: la famiglia prima di tutto e ora eccomi qui... Ho anche due figli, non li vedo mai, la mamma non me lo permette... Sai, facendo ciò non ci saremmo mai aspettati che arrivassero i bambini... Sono due gemellini fantastici, lei mi manda sempre le foto, però non li ho mai visti dal vivo..."
"M-mi dispiace, io non c-credevo che..."
"Stai tranquillo, va tutto bene. Solo una cosa ti chiedo"
"Dimmi tutto"
"Aiutami, ti prego, insieme potremmo porre fine a tutto, ho bisogno del tuo aiuto"
"Perché proprio io?"
"Perché ieri, soltanto a guardarti e a vedere come reagivi alle mie provocazioni, ho capito che sei un ragazzo prudente e intelligente"
"Ti fidi di me? Anche se ci conosciamo appena?"
"Si Ermal, mi fido. Ti prego"
"Va bene Bizio"
Sorride, ci alziamo e ci abbracciamo. Salutiamo Roberto poi ci spariamo per le nostre strade, per tornare a casa.
"Marco sono a casa!"
"Ah, ciao Ermal! Tutto bene? Come mai sei tornato un po' tardi oggi?"
"Praticamente Fabrizio, non so come ha avuto il mio numero e mi ha chiesto se potevo restare un po' perché voleva parlarmi"
"Mmhh e di cosa avete parlato?"
"Smetti di fare il malizioso dai!"
Ridiamo ma poi ricordo ciò che mi ha detto Fabrizio... Sono cose private, forse con Marco ne parlerò più avanti, in fondo ci conosciamo da solo due giorni.
Dopp pranzo, Marco esce con Andrea e io resto solo in casa. Esco nel balconcino della cucina e mi accendo una sigaretta e penso. A cosa? Anzi, a chi?
Si, proprio a lui. Dal nulla mi parte il desiderio di avere vicino, di stringerlo forte tra le mie braccia, sussurrargli che andrà tutto bene... Mi viene un'idea: spengo la sigaretta e vado a scrivere, a Marco non dispiacerà se userò il suo pianoforte.
Pov Fabrizio
Dopo pranzo mi butto sul divano e penso a Ermal, mi manca già. Possibile mai che lo conosca appena e già me ne sono innamorato? Prendo la chitarra e inizio a suonare una delle mie canzoni, "Non è facile".
"Non smetterò mai di credere nei sogni
Non smetterò di avere paura dei giorni che devono arrivare perché la strada in fondo me la devo guadagnare da solo da zero e la paura fa pensare a come risolvere i problemi a cambiare gli schemi che quel porco del destino ha messo in piedi"
Poi, verso la fine, arriva il mio pezzo preferito.
"Ho voglia di ridere senza senso
Di vivere almeno un giorno intenso
Di non deprimermi quando penso a te
Perché perché non è facile"
Poi mi arriva un messaggio da parte di Ermal, guardo, è un audio. È una canzone. La sua voce. È una canzone fantastica. Però mi colpisce in particolare una frase:
"Ma non ti preoccupare,
Finirà bene"
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