13
Due mesi dopo...
"Marco posso parlarti o sei impegnato?"
"Tranquillo chiamami"
Faccio partire la chiamata.
"Ei Ermal! Come va la convivenza con Fabrizio?"
"A meraviglia a parte che mi sto preoccupando per una cosa..."
"Parla dai"
"Fabrizio ha detto che faceva gli orari dalle 16 alle 19 invece sta tornando tardi... verso le 20-20:30... ieri alle 21:30..."
"Oddio amico non so che dirti... Però puoi stare tranquillo, di mattina mentre sei a lavoro viene qui per le ripetizioni di inglese, di pomeriggio va a lavorare... puoi stare tranquillo fidati. Magari ci sono più turisti del previsto"
"Con chi sei? Sento delle voci in sottofondo"
"Con Andrea... s-si sta lamentando perché non mi è uscita molto buona la pasta a pranzo e ora ha mal di pancia"
"Ah ok, ho capito"
"Senti, stasera stavamo pensando una rimpatriata tutti quanti, verrai?"
"Ok a stasera. A che ora?"
"Fra mezz'ora passo a prenderti"
Riaggancia e io vado a prepararmi.
Pov Marco
"Fabbrì cazzo ma starti zitto un attimo no eh? Ti stava per sgamare e mi ha detto una cosa che probabilmente non ti piacerà..."
"Questo mi sta lasciando... No no assolutamente no non può essere"
"Ma cosa stai dicendo! Tu gli hai detto che alle 19 staccavi da lavoro però stai tornando molto tardi e lui pensa che tu lo stia tradendo..."
"Ma cos... non si fida..."
"Ei stai calmo... spiegaglielo con calma dopo... andiamo a prendenderlo, con gli altri ci becchiamo in pizzeria"
"Ok"
Pov Ermal
Scendo le scale e salgo in macchina salutando tutti e tre, Andrea e Marco ricambiano allegramente, Fabrizio mi gira la faccia quando provo a baciarlo.
Arriviamo in pizzeria e lui torna tranquillo. Lo fulmini con lo sguardo.
"Cosa c'è?"
"Sono io che dovrei chiedertelo!"
*ora parleranno insieme quindi le lettere in neretto saranno quelle di Fabrizio quelle in corsivo di Ermal*
"M NI O S NT TI FIDI AI TR DAD IEN MDO! E!"
"Vaffanculo Fabrizio!"
Me ne esco e non torno a casa, resto in giro, tutta la notte.
Pov Bizio
Me ne esco e vado a casa, sicuramente sarà lì. Quando arrivo non c'è e non esco a cercarlo, tornerà.
Pov Marco
Prendo il telefono e chiamo Ermal
"Ermal dove sei andato!"
"A casa mia!"
Chiude la chiamata e io capisco che vuole stare da solo...
Pov Ermal
Si certo, a casa. Domani mattina torno e prendo le mie cose, visto che da Marco c'è Andrea, torno a Milano. Me ne vado al parchetto.
Pov Marco
Sera tranquilla. Sono in macchina con Andrea, non lo porto a casa, non subito.
"Ti andrebbe una passeggiata al parco?"
"Ok amore"
Parcheggio la macchina e abbasso il suo sedile.
"La passeggiata può anche aspettare che ne dici?"
"Certo che può"
*****
"Aaaaa Marcooo"
"Amore cazzo"
Mi riverso dentro di lui, poi ci rivestiamo e andiamo a camminare al parco.
Sentiamo dei singhiozzi e dei lamenti, riconoscendo subito la voce ci avviciniamo.
"Ermal..."
"Domani t-torno a M-Milano"
"Non esiste! Tu ora torni a casa tua e chiarisci! Non puoi dare per scontato che ti stia tradendo!"
"Ah no? Allora perché ha evitato il mio bacio prima? Perché torna due ore dopo dal lavoro?"
"Magari è stanco, lavora tanto. Prova a parlarci Ermal dai! Siete due testardi e prima o poi uno di voi due dovrà fare il primo passo"
"Aspetterò che sia lui"
Pov Ermal
Mi guardano e se ne vanno. Io inizio a camminare verso casa, quando arrivo vedo che Fabrizio sta dormendo sul divano con la tv accesa, la spengo e me ne vado a letto, almeno sa che la stanza la voglio io.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top