Il profumo dell'estate

Buongiorno! O forse buona sera? Non lo so, è tutto bianco questo foglio! Va bene ... scegliete voi il saluto più adatto. Se l'autrice, insieme a me, avesse creato anche un luogo, che so, una bella spiaggia al tramonto, dato che si parla di estate, avrei potuto darvi il mio "buona sera". Ma così non è. Evidentemente c'è carenza di fantasia di questi tempi. Comunque sia, bando alle ciance o, come capita a volte di dire, ciancio alle bande! Ho una domanda: che odore ha per voi l'estate?

Ci avete mai pensato? Solitamente c'è sempre qualcosa che ci ricorda l'estate, come per l'inverno, un'abitudine, qualcosa che facevate ogni anno, che non poteva mai mancare e che magari fate ancora. Io ad esempio, se penso all'estate, penso all'odore dei braccioli e dei materassini gonfiabili. Ve lo ricordate? Rimangono tutto un anno in una scatola, in una cassapanca o in soffitta in attesa dell'estate e, quando li prendi, sanno di plastica rimasta al chiuso e di salsedine. Quest'odore vi accompagna in macchina, chiuso nel bagagliaio durante il viaggio e sotto il naso quando gonfiate il materassino o ci siete sopra in acqua.

Quanti di voi hanno avuto l'immancabile coccodrillo verde? Le solite avvertenze "non più di due persone alla volta!" o qualcosa del genere, ma facevate a gara a quanti riuscivate a salirci prima che si ribaltasse e cadeste in acqua tutti quanti. Oppure, vi ricordate l'orca? La cara amica Orca. Con lei era sempre la solita sfida: salire e riuscire a rimanere sopra senza che si ribaltasse! Eh sì, quel suo testone tanto tondo e la coda piccola non aiutavano certo la stabilità del materassino! O ancora, quante volte avete gonfiato per voi o per i più piccoli i braccioli? Quelli tutti colorati, con sopra i personaggi preferiti, come erano le Winx e le W.I.T.C.H. per le bambine e i Gormiti per i bambini? Rosa, rossi o blu, di tutti i colori. Oppure le ciambelle o le tavole "da surf", per così dire, quelle corte che usavano sempre i bambini? Quante volte con amici e cugini facevate il trenino accodandovi uno dietro l'altro, ognuno con qualcosa di diverso? Il coccodrillo faceva da locomotiva con due di voi sopra, dietro, attaccato alla coda, uno con la ciambella, alla quale legavate la tavola con sopra altri due bambini e così via.

Vi ricordate le maschere e le pinne? Quanti pesci avete visto? Fra gli scogli, le sogliole sul fondo, i pesci ago che si mimetizzavano con le alghe. Quanti granchi avete provato a stanare tappando con la sabbia bagnata l'entrata del loro nascondiglio? Quanti ne avete messi nel secchiello con qualche altro pesce sfortunato, facendo il giro degli amici e dei genitori vantandovi del vostro trofeo? Quante volte li avete presi fra le mani per accarezzarli mentre si dimenavano per liberarsi? Oh ... e vi ricordate le telline? O le chiamavate arselle? Quante volte avete scavato nella sabbia alla ricerca di quei piccoli molluschi per cuocerli con gli spaghetti la sera stessa? O forse nella sabbia trovavate i vermetti? Mentre vi creavate una buca informe che nella vostra immaginazione di bambini doveva essere una lussuosa maxi piscina, con vasca idromassaggio in cui godersi il sole con gli amici. Vi improvvisavate architetti esperti e speravate di riuscire a creare un complesso di piscine! E con la sabbia che toglievate creavate i bordi e castelli enormi che sembravano montagne rocciose, con il pugno pieno sopra la cima a far colare la sabbia bagnata finché non finiva. Vi ricordate quante volte vi siete seppelliti a turno per creare la coda da sirenetta? Quante volte avete creato la pista a ostacoli per giocare con le biglie di vetro colorato?

Quando uscivate dall'acqua voi cosa facevate? Io tutta bagnata mi buttavo nella sabbia e mi ci rotolavo finché non assorbiva tutta l'acqua e iniziava a staccarsi. Ah, il pranzo, si sarebbe voluto tornare in acqua subito dopo, ma la fame era troppa per trattenersi. Anche voi avevate l'anguria e il melone a pezzetti nei contenitori dentro il frigo portatile? Anche la pesca? Come facevate per tenere l'acqua al fresco? Almeno una volta sono certa che l'avete messa in mare, magari quando c'era a portata di mano qualche grosso sasso da spostare per evitare che la bottiglia galleggiasse via. Uh! Uh! Vi ricordate i pomodorini? Anche voi li portavate non lavati e vi toccava lavarli lì? Non serviva neanche salarli lavandoli in mare! Ah-ah! E dopo? Cosa facevate dopo pranzo? Io mi stendevo con gli altri sulla sabbia e facevo a gara a chi trovava più conchiglie, chi la più grande o la più strana o più tipi differenti.

Un attimo, passo indietro. Riavvolgiamo il nastro, (l'ordine cronologico non è il mio forte): vi ricordate il parcheggio lontano dalla spiaggia, dal quale non si vede nulla e il fremito per arrivarci? Eppure già lì c'era la sabbia che si infilava nelle infradito! Oh! Vi ricordate la famosa rete colorata nella quale si tenevano tutti i giochi? Quanti rimanevano impigliati alle maglie?! Ah-ah! Tutti in ordine sparso e carichi di oggetti facevamo i pinguini goffi che camminavano sulle dune di sabbia. Si saltellava perché scottava sotto i raggi del sole finché non si arrivava al posto giusto in cui poter piantare l'ombrellone! Quante volte avete provato a scappare prima che vi mettessero la crema solare? Oh, ma il suo odore è indimenticabilmente unico! Ed è il medesimo da anni! Voi vi divertivate a tingervi il volto come gli indiani? O a capovolgere il flacone sulla schiena del fratello facendola colare fredda sulla pelle calda? Quanti brividi! E poi ciaf! Palmata e schizzi bianchi ovunque! E i piedi!? Unica parte del corpo sulla quale ci si dimentica sempre di mettere la crema e che puntualmente si scotta! Ahi ahi, i piedi rossi! E finalmente arriva l'ora di tirare fuori i giochi! Secchiello, paletta, setaccio, rastrello ... uh! I racchettoni! O le palette con le palline colorate così leggere! Quanti lanci storti! O corti o lunghi! E quando invece le usavate per schizzarvi? Il frisbee! Io avevo mio cugino, piccolo, giuro che era piccolo, ma tirava certe fiammate! A tuo rischio e pericolo intercettarle! Ma quanto ci si divertiva! Lanci con la sinistra, con la destra, da dietro, girandoti, lo prendi e subito mezza piroetta e lanci! Oh ma non finisce certamente qui! E quel gioco strano ve lo ricordate? Quello con i due fili lunghi lunghi che si annodavano sempre, ai cui capi erano attaccati dei maniglioni ed infilato nei cavi c'era una specie di palla ovale in plastica! Per farla scorrere verso il compagno, si doveva allargare i fili e come arrivava, anche lui per rimandarla indietro doveva allargare le braccia e se si finiva fuori tempo si fermava al centro e toccava ricominciare da capo! Che bei giorni! Così felici da dimenticarne il caldo torrido. Ed infine le bocce! Quanto sono pesanti sui piedi! Uhi!

Ah! Che bei tempi, che giorni! Ma non è certo finita qui! Chi di voi non ha giocato al cuoco?? Polpette di sabbia e palle di mare! Sì, quelle cose che si trovano in spiaggia tonde o ovali, che sono marroni. Mi sono documentata! Il nome vero è egagropilo, o più comunemente polpette, palle di mare, delile o addirittura patate di mare! Quanti nomi! Usavate le alghe come spaghetti? Quelle brutte marroni che galleggiano a riva. Ve le ricordate? Viscide si appiccicano addosso. Bleah! E mentre giocate così all'ombra dell'ombrellone colorato, chi passa?! Cocco Bello! Uh! Grida inconfondibili! E che bel suono! Cocco bello! Cocco bello! A volte lo senti arrivare e quando arriva non te ne accorgi, aspetti di vederlo e intanto lo senti sempre più lontano. Ah-ah-ah! Oh, poi ogni tanto c'è chi passa con l'anguria anziché il cocco. E vi ricordate i carretti delle granite?? L'unica volta che si riusciva a convincere la mamma a prenderla si finiva tutti tinti! Quanto erano dolci e quanto colorante! La lingua verde o blu e se eri così sfortunato, o fortunato chi lo sa, da schizzarti ti trovavi tinto anche la coscia, il piede, l'avambraccio o la faccia!

Ah ... tornando all'attesa dopo il pranzo. Chiudete gli occhi, immaginatevi di essere lì, sulla spiaggia e guardatevi intorno. Cosa vedete? Li vedete gli aquiloni che svolazzano colorando il cielo? Quante forme! C'erano colorati, a forma di farfalla, di pipistrello, di pappagallo, a forma d'aeroplano e di paracadute! Poi quelli con i nastrini! Che bellezza. Sembravano essere di tutti e di nessuno. In quanti possono dire di aver avuto il permesso di comprarne uno? Credo pochi. Eppure quei giocattoli svolazzavano in abbondanza!

Ora, posate gli occhi a terra, sentite cigolio. Le ruote di un pesante carretto. Eccolo! Il carretto con tutti i costumi! Così colorati, di tanti tipi, tutti appesi ... un attimo. Io ricordo solo costumi da donna. Voi invece? Bah. Andiamo avanti ... altro carretto indimenticabile? Insieme anche ai chioschetti fissi vicino ai parcheggi, quello dei materassini! Di tutti i colori, di tutte le forme! Papere, ciambelle, macchinine, coccodrilli, squali, delfini, orche, balene, ghiaccioli ... e chi sa cosa mi sto scordando!

Ora, guardatevi dietro o accanto. Anzi no. Precisiamo. Io mi riferisco ad una spiaggia libera, colorata dagli ombrelloni tutti diversi delle famiglie e sdraio tutte diverse. Ecco. Prendete in considerazione le sdraio. Vi ricordate quelle tutte in plastica? Piccole, con le quali eri quasi sedere a terra? Che bastava poco perché si ribaltassero? Vi ricordate quelle bianche ma ... ehi! C'erano anche quelle di quel giallo scuro! Io mi ricordo di due sdraio così. Quando ero molto piccola al mare venivano anche nonna e la bisnonna. Ecco, la mia bisnonna era sempre su quella gialla!

Bene! E poi cos'altro ... torniamo ai bambini, oltre alle polpette tentavate anche di fare le formine vero? Ve ne è mai uscita una intera? E sempre prima di tornare in acqua, quando si inizia ad essere più grandi per sdraiarsi sull'asciugamano steso in terra servono degli accorgimenti ... in quanti hanno dato alla sabbia sottostante la forma negativa del corpo? Beh, tette e sedere dovevano avere degli avvallamenti in cui poter stare no? e il cuscinetto per la testa? O se stavate di fianco ... beh, c'era da sbizzarrirsi!

Ed ora di nuovo in acqua! Chi è riuscito a scovare una stella marina? Io mi ricordo che una volta mio cugino ne trovò una. Poi scoprimmo che hanno una temperatura corporea molto più bassa della nostra e diciamo che toccandole è come se le bruciacchiassimo un po' ... quindi, se proprio le volete prendere, usate qualcosa di fresco!

Ah il retino che bel compagno. È vero, c'è qualcuno così bravo da essere riuscito a prendere qualche pesce con le mani, ma altri usavano il retino ... scommetto che, se non eravate muniti di acchiappa pesci, almeno una volta avete chiesto al vostro vicino di ombrellone di prestarvi il suo! O facevate improvvisamente amicizia e partivate insieme per grandi avventure! E quando c'erano degli scogli? Quanti tuffi! Attenzione però a non scivolare! E poi, tornando ai materassini, questo che sto per dire è un assioma: almeno una volta nella vita avete ribaltato o siete stati ribaltati in acqua da un materassino. Ne sono certa! Non negatelo! Lo vedo, sappiatelo, il vostro cervellino che frulla e anche se non vorrebbe ricordare, ricorda bene quella volta in cui è successo ... ah-ah-ah! Uh-uh!

Dunque, stiamo giungendo quasi al termine di questa splendida giornata. Sono le ultime passeggiate sul bagnasciuga, mentre guardate accanto a voi la striscia di alghe, sassi e conchiglie lasciate dall'alta marea. La guardate sperando di trovarci qualcosa di bello, di speciale, una conchiglia chiusa magari. E poi, da bravi e valenti bambini quali siete, pronunciate le parole magiche: l'ultimo tuffo! È l'ultimo, è l'ultimo! E quanti poi ne avete fatti? Prima che i genitori vi nascondessero come bachi negli asciugamani. A volte però, si usciva per tempo perché era divertente farsi anche la doccia, se c'era. E così alghe e sabbia iniziavano a uscire e ricomparire dappertutto, come per magia. Accadeva che ti lavavi, ti guardavi e dicevi: ok niente più alghe. Chiudevi l'acqua, prendevi l'asciugamano, iniziavi ad asciugarti e a metà dell'opera trovavi altre alghe. Ma da dove arrivano?? Perché questo succedeva due o tre volte di fila. Giuro. Però non sempre per fortuna.

Ah ricordo anche i goffi e inutili, vani, tentativi di lavarsi i piedi per poi tornare verso il parcheggio, per il quale c'era altra sabbia e soprattutto carichi di materassini ancora mezzi gonfi e giochi vari, indovinate? Pieni di sabbia! Beh, alla fine eravate insabbiati dalla testa ai piedi.

Dunque, in attesa di iniziare l'esodo verso casa, giunti alla macchina bollente, cosa si deve fare? Posizionare sotto i propri umidicci culetti gli asciugamani asciutti per evitare che i sedili dell'auto si inumidissero, ma prima, appoggiati al lato del sedile o allo sportello fumante (magari anche nero) si dovevano pulire i piedi dalla sabbia e solo allora, entrare in macchina.

Ecco. È terminato il giorno di mare, di giochi, di divertimento. Purtroppo tutto è sfumato in un impasto di stanchezza e realtà. Ma c'è ancora qualche perla nascosta che posso raccontarvi. Perché a volte il viaggio in auto era abbastanza lungo e i più piccoli facevano presto a crollare addormentati, mentre tre secondi prima dicevano di non essere affatto stanchi. Invece, chi resisteva domando il sonno, e aveva capelli sufficientemente lungi da poterlo fare, iniziava a succhiare la salsedine rimasta. Ah, che sapore! Che ricordi! Ed ormai, in un batter d'occhio i posti iniziavano ad essere familiari e si sapeva che casa era vicina. Si arrivava, si parcheggiava e ... via in giardino! Perché chi aveva il giardino, eh già, prendeva la pompa e ai bambini piccoli faceva fare la doccia lì, sotto il getto fresco, togliendo i costumi e rimanendo felicemente nudi. Già, che immagini lontane ... alla fine si rientrava in casa con le infradito umidicce e tutti avvolti in altri asciugamani ancora.

Ebbene, io ora ho veramente terminato. E spero di aver riesumato ricordi felici in tanti di voi e a chi non avesse potuto vivere niente di tutto questo, spero di avervi dato un po' di felicità e di avervi fatto ridere un po', con la speranza che troviate un giorno qualcuno a cui far vivere tutto questo. Beh, un po' come quando con la scusa dei figli i genitori si divertono più di loro ai parchi divertimento ... ecco.

Al prossimo profumo!

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