~Trust ~

Dabi:
Seguii silenziosamente mio padre mentre solcavamo i vasti campi e piccoli borghi nelle periferie delle terre dei grifoni.
Ho un sacco di cose delle quali è meglio discutere con Twice e Toga...infondo loro sono i miei occhi e le mie orecchie, non che gli unici dei quali mi fido ormai nel mio stesso castello.
Il grugnito di mio padre mi riportò alla realtà, alzai lo sguardo dai campi che stavo sorvolando, rivolgendolo alla sua imponente sagoma che volava pochi metri più avanti a me, lo affiancai come da lui richiesto con quel rauco richiamo, assestandomi al suo passo.
"Cosa hai scoperto da quel principe alato."
Esordi il grande drago cremisi  al mio fianco, tenendo lo sguardo tagliente difronte a se.
Tenni fisso lo sguardo davanti a noi rispondendo con tono vuoto.
"Pensavi che mi avrebbe raccontato tutti i segreti di quel regno così su due piedi?"
Il grande drago mi rivolse un ringhio rauco rivolgendo il tagliente sguardo, su di me questa volta.
"Pensavo potessi essere un minimo più sveglio per fargli vuotare il sacco!" Mi rispose di rimando la grande creatura rigirando il muso difronte a se dopo un grugnito.
"Non ha parlato, ma mentre mi facevano girare ho visto qualche stanza senza farmi beccare, sono ben armati, e hanno soldati, molti soldati, non vanno sottovalutati." Esordii di rimando al grande Re dei draghi al mio fianco, mentre ormai solcavamo le prime grandi montagne delle nostre terre.
"Il Nostro esercito è invincibile, cosa pensi possano farmi un centinaio di miseri umani alati!" Rispose la creatura cremisi dopo un possente battito di ali.
Rivolsi lo sguardo su di esso ,mantenendo la sua velocità di volo per continuare ad affiancarlo.
"Nulla è davvero invincibile, si diceva che All For One lo fosse, eppure eccoci qui, chissà, magari farai la stessa fine continuando a nutrire la tua velenosa e omicida ambizione" sibilai all'uomo che voltò il muso di scatto per poi rivolgermi un sonoro ruggito, al quale però non distolsi lo sguardo, ne abbassai il muso.
"La verità brucia più di ogni altra fiamma, Endeavor ." Soffiai infine all'uomo velenoso,che si limitò a ringhiarmi contro, lo superai con pochi battiti d'ali dirigendomi verso il grande lago, nascosto dalla fitta vegetazione, proprio al confine tra le alte montagne e poco più lontano profonde grotte che si dica conducano fino al centro della terra.
Qui da cuccioli insieme a Toga e Twice abbiamo trovato un piccolo paradiso, che abbiamo tenuto ben nascosto da tutti.

Le immense rovine di un antico tempio,non sappiamo a quale civiltà appartenesse prima,nonostante le lunghe ricerche nelle biblioteche del mio castello, ma l'architettura ci lascio meravigliati sin dal primo istante, un piccolo paradiso dove possiamo rilassarci o nasconderci dal mondo esterno.
Atterrai tra la vegetazione per poi tornare alla mia forma umana, avviandomi per uno degli ingressi
E tra i rumori dei vari uccelli cominciai a distinguere le voci dei miei due amici.
"Vostra maestà alla buonora !" Mi fece notare Twice appena vide la mia figura destarsi tra le alte colonne ricoperte di rampicanti.
"Bhe?! Vogliamo sapere tutto! Le mura del tuo castello sono circondate da lucertole giganti impazienti di sapere come è andata!" Disse Toga al seguito zompando giù da una catasta di rovine.
Sorrisi con una mezza smorfia superando i miei due compagni e scendendo dalla grande scalinata.
"Perché vi aspettavate altro? Forza ora vi racconto impiccioni del cazzo" dissi ai due che si limitarono a seguirmi dopo una lieve gomitata.


Hawks:
Uno dei vantaggi del vivere in un castello come questo per tutti questi anni senza quasi mai poter uscire, è diventare un maestro del nascondino.
Evitare mio padre per tutto il giorno è decisamente la cosa migliore dopo la bella sorpresa che gli è toccata oggi...non voglio nemmeno sapere la punizione che mi toccherà.
Mi affrettai a vagare tra i vasti corridoi, aspettando che Rumi mi possa dare il via libera per tornare nella mia stanza senza dovermi aspettare un attacco a sorpresa.
Tra i miei pensieri vaga anche incessante l'immagine di Endeavor...le dimensioni di quel drago sono a dir poco agghiaccianti...questo castello poteva farcelo entrare a malapena..l'idea di una possibile guerra mi preoccupa ancora di più, sopra a tutto dopo aver visto negli occhi di quell'uomo un insaziabile sete di vendetta, come un orso che si sveglia da un lungo letargo pronto a mettere qualcosa sotto i denti dopo tanto tempo.
Mi fermai dal camminare per un istante, a cosa serve scappare da mio padre, se non stasera mi parlerà domani, questo castello sarà anche enorme ma non infinito, è inutile nascondersi dai problemi, tanto mi troveranno comunque.
E poi sicuramente è più in pensiero per questa possibile guerra che per Dabi....
Mi girai dall'altra parte avviandomi verso le stanze di mio padre, anche se dopo aver bussato non ottenni risposta alcuna per poi non trovarvi nemmeno nessuno all'interno.
Dove si è ficcato adesso-.
Cercai nella sala del trono nelle zone di svago e nella biblioteca ma nulla, finché non notai tra le piante del giardino una sagoma che camminava solitaria.

"Padre?" Mi avvicinai alla sua figura cautamente vedendolo dalle spalle, lui volto di poco il viso per poi donarmi un lieve sorriso.
"Eccoti, sparisci e riappari come un uccellino ultimamente" mi fece notare lui prima di voltarsi ad ammirare le gigantesche montagne il lontananza che al tramonto si trasformano in buie sagome che con la loro ombra divoravano lentamente case e campi finché la notte non calava il suo mantello nero sul mondo a noi visibile, proiettandoci un'altra delle sue notti eterne.
Lo affiancai per poi notare il suo volto pensieroso, abbassai lo sguardo posando le mani sul bordo della grande fontana scolpita a mo di grifone.

"Sei preoccupato" feci notare all'uomo che sospira un sorriso.
"Come potrei non esserlo, ora che tutti i problemi sembravano sparire e tu crescevi in salute e splendente come tua madre...speravo di lasciarti un regno potente e rigoglioso...non uno alle porte di una guerra che mi preoccupa assai.." soffia l'uomo rivolgendomi una carezza affettuosa, prima di chinare il capo.
"Perdonami per non essere riuscito nel mio intento.." soffia questo, allontanai la sua mano per poi stringere l'uomo a me,come un bambino che spaventato corre tra le braccia dei genitori.
"Non devi chiedere scusa padre, sono cresciuto fin troppo viziato direi, ma non mi è mai mancato nulla, e tu non sei di certo onnipotente,non sei solo" soffiai all'uomo prima di guardarlo.
"Non sono più un bambino padre, sono pronto ad affiancarti nelle tue scelte, anche quello complicate, combatterò con te, per questo regno, per la nostra casa" sigillai come una promessa tra quella parole, all'uomo che davanti a me si lasciò andare ad un sorriso sincero, scompigliandomi i capelli.
"Già ti vedo combinare guai" soffia questo portandomi a ridere.
"Sicuramente, ma saprò rimediare" soffio a mia volta sorridendo all'uomo, nel quale però percepisco ancora un filo di tristezza.
Guardai in lontananza le fitte foreste per poi sorridere all'uomo.
"Per stasera non sei più un re" annunciai fiero.
L'uomo si girò verso di me alzando un sopracciglio.
"Ora verrai con me,prenderemo due cavalli normalissimi e andremo a fare una bella gita" ordinai all'uomo prendendolo per il polso.
"Hawks-"
"Niente -Hawks non posso- oppure -non dovrei!. -Sei il Re, solo per una sera lasciati andare, devi liberare la mente, poi torneremo qui e ti potrai chiudere in biblioteca, ok?" Soffio all'uomo che dopo un solenne sbuffò scuote il capo.
"Se mi fai finire in un fosso ti disconosco." Soffia questo avviandosi, sorrido felice seguendo l'uomo verso le stalle, per poi però fare un salto nella vecchia stanza di mia madre.., ho un'idea.

Ormai vicini all'ingresso della foresta, un battito di ali richiamò sia la mia che l'attenzione di mio padre che ci voltammo mentre i cavalli continuavano a camminare.
"Calico!" Richiamai il falco,una volta appartenente a mia madre che si poggio sul mio braccio elegantemente.
"Pensavo l'avessi liberato da bambino per errore..." soffio l'uomo guardando il volatile.
"Già, ma è tornato pochi giorni dopo, sembra che la mamma lo avesse addestrato proprio bene" soffiai legando poi un piccolo biglietto alla sua zampa.
"Ora vai,e consegnala a chi sai" soffiai il comando al volatile che spicco il volo oltrepassando i grandi alberi.
"Da chi sta andando?" Mi chiese il re composto sul suo destriero.
"È una sorpresa, allora pronto? Conosco un posticino niente male" feci notare all'uomo aumentando il passo dei cavalli, questo mi guardò sfiducioso.
"Hawks tu sei sicuro di quello che stai facendo, è pericoloso tutto ciò, non dovevo farmi trascinare da te" sbuffò questo guidando saldamente il suo destriero affianco al mio mentre ci addentravamo tra le cortecce di quegli alberi secolari.
"Per una volta, fidati di me padre, sono ancora infuriato con te per la storia del tuo tentativo di farmi sposare,prendilo come un modo per scusarti "risposi all'uomo che rimanendo saldamente composto mi punto il dito contro.
"Tu infuriato?? Tu?! Forse non hai ben capito chi è infuriato qui, io non avevo problemi per il fatto che tu avessi scelto anche un uomo da sposare maledizione! Ma QUEL ragazzo?! Assolutamente no, non ti voglio nemmeno vedere vicino a lui" mi sgrida l'uomo con sguardo tagliente.
"Padre senti so ch-"
"Niente ma Keigo. Ho detto di no, finché respiro non ti farò avvicinare a quel ragazzo bestia, non so nemmeno se sia definibile anche solo umano."sibila l'uomo con tono deciso.
Abbassai il capo,rimanendo ad osservare le redini del mio destriero.
Sono abituato a sentire mio padre darmi dei no, sempre e solo no, e cerca di alleviarli con continui regali,che ormai sono come polvere che dopo poco, vola via.
"Cerco solo di proteggerti Ha-"
"No padre" interruppi l'uomo mentre il rumore degli zoccoli sul terreno cambiava.
"Tu cerchi di rinchiudermi, così da non dover stare in pensiero, e per potermi controllare al meglio, questo non è proteggere."soffio all'uomo che mi guarda montando una smorfia contrariata sul viso.
"Non si riesce mai a renderti felice, ti si riempie di doni e di grandi feste, di donne bellissime che venderebbero la propria anima per sposarti, cosa vuoi di più??" Soffio l'uomo infastidito con tono severo.
"Vuoi sapere quale dei tanti doni che mi sono stati fatti mi ha reso davvero felice?" Chiesi all'uomo alzando lo sguardo, per poi sfiorare l'orecchino al mio orecchio.
"Quello non è un mio don-"
"Infatti no, è di Dabi" spiegai all'uomo che al sentire quel nome digrignò i denti.
"Magari ha rubato pure quello, lo sai che c'è una taglia sulla sua testa vero?" Soffia questo lanciandomi un occhio di sfida.
Saettai l'uomo annuendo determinato.
"L'ho visto ieri, che mossa stronza padre, persino per te." Soffio, in realtà non ne avevo idea, ma dargliela vinta era l'ultima cosa che desideravo.
"Non è un ragazzo normale, tanto meno definibile ragazzo, è un mostro, come tutti i suoi simili, che rubano uccidono, devo ricordarti le scene che abbiamo visto l'altro giorno? Tutte quelle case distrutte, famiglie bruciate vive, tutte anime innocenti che quelle bestie hanno divorato senza pietà con le loro fiamme, e per cosa!? Per puro divertimento Hawks."soffia l'uomo portandomi a ripensare a quei corpi carbonizzati, quelle case a pezzi e i campi che bruciavano.
"Non sono tutti così-.."
"Ah no? Perché quanti ne hai conosciuti Mhm? Ti prego, stiamo parlando del figlio di Endeavour Hawks apri gli occhi, è stato cresciuto da quella bestia che hai visto tu stesso, cosa credi? Che non sia come loro? Che non abbia i loro stessi obbiettivi? Endeavour è un manipolatore, che usa la sua forza per i suoi obbiettivi, tale e il padre, peggio sarà il figlio." Mi spiegò l'uomo attentamente.
"Lui è stato gentile con me-" soffiai all'uomo che si lascio andare ad un sorrisetto.
"Certo che lo è stato, vogliono eliminarci, e quale modo migliore per farlo, se non puntare a te per primo, non fidarti di quelle creature." Disse l'uomo lasciandomi interdetto
"Basta che leggi i libri Hawks,fiamme blu che hanno divorato interi villaggi,greggi interi sbranati, è una bestia assetata di sangue, come tutti i suoi simili, non puoi cambiare le regole della natura."concluse l'uomo guardandomi serio....Dabi non può essere così come dice, non può aver fatto quelle cose davvero, o almeno non il Dabi che in questi giorni ho conosciuto io.
"Pad-"
Venni interrotto da un grande frastuono di fronte a noi, i cavalli si impuntarono cominciando ad agitarsi mentre tra quelli che sembravano alberi uscì fuori una sagoma mastodontica.
"Merda mi sono distratto siamo finiti troppo verso Nord" soffiai guardandomi rapidamente intorno individuando una piccola grotta poco lontana.
"Padre di qua!!-" soffiai ma notai l'uomo immobile con la spada in mano, mentre fissava l'immenso Drago che si stava muovendo poco lontano da noi.
"Padre adesso!"dissi afferrando l'uomo portandolo a scendere dal cavallo, la grande bestia si voltò verso di noi, afferrai mio padre di forza per poi lasciar correre i cavalli tra la boscaglia, mentre spinsi l'uomo dentro la grotta, esattamente pochi istanti prima che il muso della bestia tentò di seguirci all'interno, mio padre si mise di fronte a me tenendo alta la spada anche se le sue braccia tremavano, dopo tanto tempo, lo vidi spalancare le sue grandi ali, simili a quelle di un falco, ma una di esse, spezzata da anni.
"Stai indietro Hawks!" Disse l'uomo puntando la spada verso la bestia che ruggì sonoramente contro di noi cominciando a scavare la roccia con i grandi artigli.
Afferrai l'uomo tirandomi indietro.
"Padre fermati! Siamo in trappola cosa pensi di fare?! Non possiamo muoverci liberamente lo provocherai e basta!" Sgridai l'uomo prima di guardarmi intorno e notare il continuo della grande caverna.
"Padre di qua!" Soffiai all'uomo che esito un attimo prima di sbuffare a mettere via la grande spada intrisa di magia, e seguirmi lungo la grande caverna.
"Non possiamo restare qui bloccati Hawks! Quella bestia non si stancherà!" Mi disse l'uomo mentre ci facevano strada tra le grandi rocce secolari all'interno della grotta, nel vano tentativo fi nasconderci.
"Stanno arrivando i rinforzi sta calmo!" Soffiai irritato all'uomo che alzò un sopracciglio.
"Ormai Calico sarà già arrivati al destinatario" soffiai mentre il ruggito della grande creatura faceva tremare l'intera caverna mentre i suoi artigli generavano scintille al contatto col le grandi pietre che ci separavano dalle sue fauci.

Angolo Autrice.

Allora...si,  sono viva.
Inutile dire quanto mi dispiaccia essere sparita per quasi mezzo anno, però alla scuola mi si era aggiunto il lavoro, e per scrivere avevo, e ho, bisogno di concentrarmi molto, cosa che non riuscivo a fare in questi tempi, non mi piace pubblicare capitoli che non mi soddisfino,  per questo tra una cosa e l'altra sono sparita.
Ora con la fine della scuola ho trovato più tempo per rileggere le storie e rimboccarmi le maniche, sicuramente non pubblicherò più un capitolo ogni 2 giorni come un tempo...però porterò avanti queste storie e molte altre ancora, perciò a tutti coloro che hanno aspettato in questi mesi, e hanno continuato a supportarmi,sappiate che ho letto tutti i commenti e non vedo l'ora di continuare la storia per voi, quasi sentivo di dovervelo, ed è così.
Ringrazio chi si è anche preoccupato nel tempo che ero sparita, sono felice di dire che  sto bene e spero anche voi, e spero anche che questo capitolo possa esservi piaciuto.
Quindi un grazie a tutti nuovamente, e vi faccio le mie scuse per la mia scomparsa,però sono tornata quindi vediamo di fare un po' di caos che questa storia mi sembra troppo tranquilla ;)...

Al prossimo capitolo!

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