~Sogni d'oro~

Hawks:

Passammo tutto il pomeriggio a parlare del più e del meno, sembrava che gli argomenti non finissero mai, E poi feci vedere a Dabi ogni singolo oggetto in camera mia, ero andato un attimo a prendere da mangiare e appena tornato vidii Dabi immerso nei libri più strani che avevo in libreria, sembrava davvero preso.
Mi sedetti di fianco a lui senza farmi sentire, e vidi che erano tutti libri su antiche leggende.
"Ti piacciono i libri di leggende eh?" Chiesi, lui rimase con gli occhi fissi sul libro e mi rispose.
"In fondo tutte le leggende hanno un fondo di verità no?" Disse divorando quei libri in pochi minuti.
Così iniziammo a parlare di quelle storie avvincenti esprimendo anche le nostre preferenze.
"Andiamo non dirmi che ti vergogni!" Dissi ridendo a crepapelle mentre Dabi era dietro alla porta che si metteva alcuni dei miei abiti.
"Mi stanno strettissimi! Ma quanto sei basso!" Si lamentava dall'altro lato della porta.
"Sei tu quello disumano esci da lì" dissi un'ultima volta così lui uscì un po' ridicolizzato

(Immaginatelo senza il bicchiere,le maschera e le fiamme)
"La cravatta nemmeno ci provo ad allacciarla!" Disse sbottonando un po' la camicia.
Anche se lui la pensava diversamente quei vestiti gli stavano divinamente, era un fottuto Dio cazzo.
Certo gli stavano stretti pero me lo immaginai con quelli della sua taglia, e direi che era perfetto, sembrava un vero principe.
"Guarda che ti stanno benissimo!manca solo una cosa.."
Mi avvicinai cambiandoli la cravatta e sistemai un po' i suoi capelli, per un attimo i nostri nasi si sfiorarono è un brivido mi travolse ovunque, ci guardammo per un attimo negli occhi con le labbra socchiuse, fu un secondo, abbassai la testa e continua a sistemargli la giacca, non riuscivo a reggere quello sguardo.
Poi lo girai verso lo specchio.
"Be?!" Chiesi sorridendo, lui si guardò per un po' poi sorrise.
"Okey lo ammetto non mi stanno malissimo!"disse e sorrisi fiero del mio lavoro.
Dei passi si avvicinarono alla mia porta e subito qualcuno tentò di aprirla.
Ma senza successo visto che era chiusa a chiave,
"Hawks...sono io, apri per favore...sono due giorni che sei chiusi là dentro, vorrei parlarti"
Io e Dabi ci ammutolimmo e ci scambiammo subito uno sguardo preoccupato e complice.
Cominciai a gesticolare di nascondersi e lui mi rispose con altrettanti gesti che non sapeva dove mettersi.
"Dove vuoi che mi nasconda?non posso diventare invisibile!" Bisbigliò Dabi.
"Se mio padre ti vede qui dentro non metterai piede fuori di qui vivo!" Risposi io bisbigliando a mia volta.
Poi gli infocai di andare sotto al letto e lui sbuffando lo fece, sistemai le coperte e presi un bel respiro, aprendo la porta.

Feci entrare mio padre è mi andai a sedere sul letto,lui chiuse la porta e si mise al centro della stanza.
Aspettai che iniziasse a parlare.
"Hawks, mi dispiace di essere stato così duro con te, ma devi capire che mi hai spaventato"
Si giustificò.
"Ti pare un motivo valido per darmi uno schiaffo sul viso? La tua preoccupazione?" Risposi molto offeso da quel gesto del giorno prima, incrociai le braccia al petto e guardai un angolo della stanza.
"Hawks mi dispiace ma devi capire che sei il mio unico figlio e il mio compito è proteggerti, il fatto che tu sparisca così mi ha terrorizzato"confessò l'uomo.
Sbuffai pesantemente.
"Papà solo perché sono tuoi figlio non significa che devi trattarmi come un bambino, dannazione ho più di 20 anni potrò fare le mie scelte o no?" Dissi irritato.
"Figliolo come principe hai moltissimi doveri! Trai quali stare il più possibile nel castello, e trovare una moglie al più presto"
A quello sue ultime parole lo guardai in cagnesco alzando il tono della voce.
"Ancora con questa storia?! Ti ho detto che non sposerò la prima puttana ricca che mi porterai!" Gli grifai contro.
"Hawks! Ti ho sempre solo presentato delle donne molto affascinanti e benestanti! Sei cresciuto fin troppo viziato! Allora dimmi come vorresti fosse la tua sposa sono proprio curioso!"disse l'uomo incrociando le braccia.
Non so il perché.
Ma la prima persona che mi fulminò la mente fu Dabi, ma subito cacciai via quel pensiero concentrandomi sulla domanda.
"Non mi interessa quanto soldi abbia o quanto bella possa essere! Io voglio una persona che mi faccia sentire amato, accettato, e libero con me stesso, non un qualcuno che mi sposa solo per un trono e una corona, voglio qualcuno che mi faccia sorridere ogni istante della mia vita...non ho bisogno di un altro carceriere, per quello ho già te!" Sputai velenoso le ultime parole contro mio padre.
Lui sbuffò guardandomi molto male e si avvicinò, mi misi paura, temevo mi desse un'altra schiaffo, in quell'istante sentii Dabi che stava per uscire da sotto il letto per andare in mia difesa, misi subito i piedi giù dal letto bloccandolo.
Mio padre si fermò davanti a me e mi diede, come mi aspettavo, un altro schiaffo.
Rimasi girato, non rialzai il volto.
"Io provo a fare tutto questo per il tuo bene! Voglio proteggerti e darti il meglio! E tu ci sputi sopra! In più osi anche dire che sono il tuo carceriere?! Vuoi fare tanto l'adulto ma ti comporti come un ragazzino" disse per poi uscire dalla stanza sbattendo la porta.
Non mi mossi, rimasi li immobile.
Non capivo perché in questo periodo mio padre fosse così polemico, e severo...ma soffrivo molto di questo.

Dabi:

Quando sentii i passi avvicinarsi immaginai immediatamente cose volesse fare al biondo, subito scattai per uscire da sotto il letto e difenderlo, ma i le gambe di Hawks mi bloccarono l'uscita, e pochi secondi dopo sentii li schiaffo.
Rimasi fermo, e ad ogni parola che quell'uomo pronunciava, la mia rabbia ribolliva sempre di più, è quello schiaffo era il culmine, appena la porta si chiude uscii fuori, e subito sbottai.
"Perché diamine mi hai bloccato lì sotto?! Pote-"
Non finii la frase perché i miei occhi caddero sul biondo, era ancora girato da dopo lo schiaffo, aveva gli occhi fissi a terra, e la sua guancia divenne sempre più rossa.
Non era il caso di urlare ancora...mi abbassai davanti alle sue gambe, lui era ancora seduto sul letto, con due dita gli alzai il mento, anche se non mi guardava potevo vedere i suoi occhi, erano lucidi, probabilmente si stava trattenendo dallo sfogarsi.
Picchiettai un dito sul suo mento per attirare la sua attenzione, finalmente mi guardò,spostai una ciocca di capelli dal suo viso, poi la mia mano accarezzò la guancia sulla quale si era scagliata la mano del padre.
Lui mi guardò con sguardo stanco e triste, come un canarino in gabbia.
Gli sorrisi lievemente, e appena lo feci lui si gettò tra le mie braccia, si strinse al mio petto nascondendo il viso nell'incavo del mio collo.
Il suo respiro era agitato, stava per piangere, si tratteneva probabilmente per mantenere un minimo di decoro.
Mi sedetti a terra appoggiandomi al mobile alle mie spalle, accarezzai la schiena del biondo stringendolo a me, mi piaceva molto il calore che mi trasmetteva quel contatto,le sue mani che mi stringevano, il respiro caldo sul mio collo, il suo busto attaccato al mio.
Sin dal primo giorno che l'ho incontrato ho visto la tristezza nei suoi occhi, eppure è sempre stato così gentile e dolce bei miei confronti, nonostante fossi un misterioso, non raccomandabile e benestante straniero.
Mi ero affezionato molto a questo ragazzo, quel gesto di violenza nei suoi confronti mi aveva fatto infuriare, per un attimo avevo rischiato di trasformarmi e bruciare vivo quell'uomo.
Finalmente sentii il biondo rilassarsi tra le mie braccia, e il suo respiro rallentare, poggiai la testa sopra la sua e lo strinsi più vicino a me.
Aspettai qualche minuto accarezzandogli la schiena lentamente.
Guardai fuori dalla finestra, ormai era sera...dalla finestra ancora aperta entrava un leggero venticello insieme alla luce della luna.
Lo sentii girare un pochino la testa, appena per svelare uno dei suoi occhi per guardarmi.
Non dissi nulla, preferivo aspettare che fosse pronto a parlare.
Sentivo i suoi occhi puntati sul mio viso, continuai a guardare fuori dalla finestra, senza smettere di accarezzargli la schiena.
"Devi andare?.." lo sentii bisbigliare quasi con voce mozzata.
"A mio padre non importa..posso anche tornare tra una settimana" dissi sbuffando, abbadai la testa provando a guardarlo, per un attimo incrociai il suo sguardo, poco dopo il biondo abbasso di nuovo lo sguardo, e sentii la sua presa farsi più salda.
"Vuoi che me ne vada?.."chiesi, magari voleva stare un po' per conto suo.
"No" lo sentii rispondere immediatamente, e affondò di nuovo la sua testa nell'incavo del mio collo.
Era un momento abbastanza strano, ma piacevole allo stesso tempo.
"Tuo padre è un'idiota"sbottai alla fine, non riuscivo più a tenermi dentro quello che pensavo.
Sentii una lieve risatina, che poi crebbe diventando una risata viva, lo guardai con un sopracciglio alzato e dopo poco rispose.
"Hai proprio ragione.." disse poi appoggiando la testa sulla mia spalla.
Mi faceva piacere che sorridesse di nuovo, il suono della sua risata mi tranquillizzava.
"Mi dispiace che ti abbia coinvolto in tutto que-"
"Non dirlo nemmeno! Sono felice di esserci io qui, almeno dopo quello che è successo non saresti rimasto solo, so come ci si sente dopo certi litigi..." dissi, lo sentii sospirare e giocare nervosamente con uno dei bottoni della mia giacca.
"..Ti..ti andrebbe di rimanere qui..se non hai voglia di andare altrove..ovvio.."disse biascicando il biondo.
Non avevo nulla da fare, Toga e Tomura stasera avevano dei turni di guardia a Ovest del regno, a mio padre non sarebbe importato più di tanto,quindi nulla mi poteva indurre ad andarmene.
"Se a sua maestà fa piacere ospitare un umile straniero volentieri" dissi gesticolando.
Sentii il biondo ridere e rispondere con lo stesso mio tono.
"Il principe per questa notte sarà felice di accoglierla nella sua umile dimora,straniero"
Mi misi a ridere anche io, così mi tirai su e porsi la mano al biondo che subito eccetto' l'aiuto.
"Ora però fammi levare questi vestiti o giuro che gli strappo"
Lui rise e mi ridiede i miei.
Dopo circa un'ora ad entrambi venne fame,
"Direi che è ora di cena" disse.
"Si probabilmente si" risposi e lo vidi tirarsi su è suonare uno strano campanello che rimbombò per tutta la stanza e al di fuori.
"Che cosa preferisci?" Mi chiese, lo guardai alzando un sopracciglio.
"Intendi che posso mangiare tutto quello che voglio?" Chiesi, lui rispose sorridendo.
"Qualunque cose tu voglia"
Così mi brillarono gli occhi e subito annunciai.
"La carne migliore che hai!" Dissi, adoro ogni tipo di carne, essendo che ormai nelle nostre terre non c'è ne più per la quantità sproporzionata di Draghi.
Sentii dei passi arrivare davanti alla porta e il biondo si avvicinò.
"Vorrei una bistecca e del pollo per favore" chiese, è una donna rispose dall'altro capo della porta, poco dopo tornando con il vino che il biondo prese senza farmi vedere.
" Dio!...sei da sposare...dove la prendete questa roba!" Dissi gustando quella delizia.
Lui sorrise rispondendomi.
"Abbiamo moltissimi allevamenti, ne abbiamo in abbondanza qui"
Finito di mangiare ci sedemmo sul letto del biondo e mi raccontò meglio la sua vita nel castello, i minuti divennero ore, e ormai era tarda notte.
"Ho sempre detto che quelle colonne erano orrende ma non mi ascoltano mai!" Concluse il biondo dopo uno dei suoi racconti.
"Be io ti avrei dato ragione! Dovresti assumermi come consigliere" conclusi anche io.
Lo guardai mentre mangiai uno degli ultimi chicchi di uva rimasti, sembrava assonato, infatti aveva la testa appoggiata ad una delle colonne del letto, con gli occhi socchiusi.
"Direi che è ora di andare a dormire" conclusi.
Il biondo non se lo fece ripetere e andò un attimo nella stanza affianco, per poi tornare con addosso una camicia molto sottile e dei pantaloni abbastanza larghi di un tessuto lussuoso.
Ammetto che me lo divorai con gli occhi, era attraente, provocante, è adorabile allo stesso tempo.
"Se vuoi puoi cambiarti anche tu,  non penso tu voglia dormire con la giacca" mi disse per poi mettersi nel letto.

Hawks:
Mi stesi sul letto, infilandomi sotto le coperte,gli occhi mi si chiudevano da soli, dopo poco sentii il materasso piegarsi dall'altro lato, con la coda dell'occhio provai a sbirciare la figura al mio fianco.
Lo vidi sdraiato a pancia in su, a petto nudo, con gli occhi chiusi.
Cominciai a studiare il suo corpo, aveva dei muscoli perfetti, aveva dei pettorali ben scolpiti , le spalle larghe, i fianchi diventavano più stretti verso la fine del busto.
Non riuscii a vedere più in basso, nonostante avrei tanto voluto-. No aspetta che sto pensando?! Hawks riprenditi!
Passarono svariati minuti, ma non riuscivo ad addormentarmi, come se mi mancasse qualcosa.
Mi voltai tentando di far finta di nulla e tenendo gli occhi chiusi,sbirciai un secondo e incrociai i suoi occhi azzurri, ci guardammo per  qualche istante, poi lui alzò un sopracciglio come per confermare un suo pensiero.
Mi voltai non riuscendo a sostenere lo sguardo del corvino, poggiai meglio la testa sul cuscino, poco dopo sentii uno strano calore avvicinarsi alla mia schiena, e un braccio che mi avvolse il fianco.
Ecco cosa intendeva quello sguardo..e aveva ragione, inavvertitamente era quello che volevo, poggiai la schiena più vicina a quel calore così piacevole, e mi addormentai poco dopo.
"Sogni d'oro principe..."

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