~Rinchiuso~
Hawks:
Sentii il sole accarezzarmi il viso, e gli uccellini cantare, con una mano giocavo con l'erba fresca che ondeggiava accompagnata dal vento, sbadigliai stiracchiandomi le gambe, con l'altra mano però non sentii l'erba fresca, qualcosa di più soffice, una giacca? Aprii gli occhi e mi sollevai abbastanza per capire su cosa stavo dormendo, e dopo aver visto era meglio dire su chi.
Dabi dormiva sereno con un braccio sotto la testa e l'altra mano era appoggiata sulla mia schiena, il mio viso si imporporò subito, ma nonostante il mio cervello continuasse a supplicare di spostarmi, il mio cuore mi diceva che non c'era alcun motivo per farlo, mi piaceva stare lì, mi presi qualche secondo per guardarlo dormire, sembra così rilassato mentre dorme, i suoi capelli ondeggiavano accompagnati dal vento, il suo respiro era pacato e fluido, e il suo petto si sollevava e abbassava ad ogni suo respiro.
Ma appena presi meglio il controllo di me e mi guardai intorno, realizzai l'enorme problema.
"CAZZO E' MATTINA!" Gridai tirandomi su di scatto pensando subito al volto di mio padre furioso.
Subito dopo il mio urlo Dabi si tirò su ancora mezzo addormentato e scosso.
"Cosa?! Chi?!Che succede?!" Chiese guardandosi intorno, appena mi vide nel panico inclinò la testa, mi girai e lo presi dal colletto scuotendolo energicamente.
"È mattina cazzo!mio padre sarà furioso! Avrà riempito il regno di guardie!!" Dissi agitato, mio padre quando si arrabbiava poteva diventare davvero spaventoso.
"Okey! Okey! Calma! E smettila di agitarmi o vomito tutta la birra di ieri!" Disse fermandomi.
"Oh- si scusa.." dissi lasciandolo, lui si stiracchiò, poi entrambi notammo la posizione ambigua nella quale eravamo, e subito entrambi ci colorimmo il viso di rosso e scesi dal suo busto.
"Be andiamo non sarà poi così arrabbiato" disse lui cercando di cambiare discorso.
"Fidati, è molto protettivo con me, sarà furioso..." dissi guardando a terra, sentii un piede picchiettarmi la gamba, alzai lo sguardo e vidi Dabi porgermi una mano.
"Allora muoviamoci! E poi ho un po' di fame...tu no?" Mi chiese sorridendo, wow, aveva un sorriso bellissimo, finalmente lo potevo vedere, accetti l'aiuto e mi tirai su, presi le mie cose e mi diressi da Dabi che intanto si era rimesso il cappuccio e i guanti.
"Andiamo?"
"Andiamo!" Risposi, e Dabi mi portò fuori dal bosco il più in fretta possibile.
Dopo circa mezz'ora dopo aver corso tra gli alberi arrivammo all'uscita, ma non vidi più il mio cavallo dove l'avevo lasciato il giorno prima.
"Dove sta la tua bestia?" Mi chiese il corvino.
"L'avranno presa le guardie..." dissi preoccupato, mio padre sarà terrorizzato.
Dabi mi prese una mano strattonandomi dietro un cespuglio e mettendomi un dito sulla bocca.
X:"È la terza volta che controlliamo qui, del principe non c'è traccia"
X:" stessa cosa per il lato Nord, controlliamo al mercato, magari con il giorno lo troveremo" dissero due guardie per poi attraversare il ponte e confondersi tra la gente della città.
Dabi mi lascio ridendo.
"Sono proprio tonte.." disse sghignazzando.
"Dabi devo tornare al castello, come ci arriviamo? Se mi prendono le guardie mi sbattono davanti a mio padre!" Dissi preoccupato, lui ragionò per un po' poi mi guardò sorridendo.
"Tu seguimi, conosco una scorciatoia" disse tirandomi su il cappuccio e prendendomi la mano ,iniziando a correre tra la folla.
Attraversammo tutta la città, e arrivammo suo lato Ovest del castello, per fortuna tutte le guardie erano in giro a cercarmi e non c'era nessuno di guardia.
Dabi mi portò sotto la torre dove c'era la mia stanza.
"Dovrei preoccuparmi del fatto che conosci la posizione della mia stanza?" Chiesi ridendo.
"Pff...se non vuole più vedermi altezza basta dirlo" disse prendendosi gioco di me.
Con una copia delle chiavi delle porte del castello, aprii la porta che era nascosta sotto alcune edere.
"Spero che il mio regalo le sia stato di gradimento" disse inchinandosi, sorrisi a quel suo modo di prendermi in giro.
"Moltissimo non ti ringrazierò mai abbastanza, davvero" risposi, sentimmo delle voci avvicinarsi, probabilmente delle guardie che stavano rientrando, Dabi scatto indietro pronto a fuggire ma lo fermai afferrandogli la mano.
"Aspetta!"
"Questa scena mi sa di deja vu..." disse sbuffando un sorriso, fermandosi ad ascoltarmi.
"Ti rivedrò mai? Insomma...lo spero" dissi abbassando un po' la testa imbarazzato.
Lo vidi baciarmi la mano, per poi guardarmi abbassando di poco il cappuccio.
"Se lei lo desidera certo, domani ha da fare vostra altezza?" Chiese sorridendo.
Sorrisi a mia volta facendo di no con la testa.
"Bene allora ci vediamo nel giardino sul retro del castello" mi disse lasciandomi la mano e rimettendosi il cappuccio, buttandosi giù dal muretto appena in tempo, chiusi subito la porta a chiave e salii le scale che portavano alla sala del trono.
Domani nel giardino sul retro, ero emozionantissimo, anche se non erano passati nemmeno venti secondi, ma già mi mancava.
Sbucai nella sala del trono, con passo felpato mi diressi verso camera mia, ma nel mezzo del corridoio una voce mi fermò.
"Keigo Takami!".
Cazzo.
Mi girai e vidi mio padre furibondo con le sue guardie dietro, mi misi composto a testa bassa.
"Padre posso spiegarti, sono andato in città e poi ho-"
Mi arrivò uno schiaffo dritto in faccia, sentii la mia guancia bruciare, scossò da quel gesto così violento è insolito da parte di mio padre lo guardai impaurito.
"Hai un'idea di quanto tu mi abbia fatto preoccupare! Pensavo ti avessero rapito! O peggio di trovarti ucciso in quel che vicolo!"
Rimasi in silenzio guardando a terra.
"Questa è stata la prima è l'ultima volta che tu metta fuori il naso da qui!"
Subito alzai il viso e aprii la bocca per controbattere.
"NIENTE MA! FA SILENZIO E VA IN CAMERA TUA!"
Lo guardai triste, e furioso...dannazione non sono un idiota irresponsabile.
"Hawks io lo fa-" lo presi dal colletto.
"NON SONO PIÙ UN MOCCIOSO NON PUOI PIÙ TRATTARMI COME TALE!SO BADARE A ME STESSO NON SINO UN IMBECILLE!
LA MAMMA AVEVA RAGIONE SEI PROPRIO DI COCCIO!" Dissi per spingerlo e chiudendomi nella mia stanza, ruppi tutto quello che avevo sotto mano, poi mi appoggiai al muro scivolando a terra, portai le ginocchia alla testa e anche le mani, iniziai a singhiozzare, l'unico momento di felicità era già finito...Dabi...quanto vorrei tu fossi qui a farmi compagnia, a farmi ridere, a farmi vivere...già mi manchi immensamente..
Mi rassegnai e rimasi sul quel pavimento freddo per il resto della giornata.
Dabi:
Incredibile ma vero, mi sono divertito moltissimo con il biondo, era tanto con non sorridevo così tanto, e le sue parole mi rimbombavano in testa.
Tornai scodinzolante a casa, nemmeno il tempo di avvicinarmi alla mia stanza che la voce di mio padre iniziò a tormentarmi.
"Dove sei stato?" Chiese freddo.
Mi voltai e lo vidi seguito da alcune delle sue guardie.
"In giro" risposi con lo stesso tono.
I suoi occhi si assottigliano e mi puntano con freddezza, iniziai a sentirmi meno sicuro di me.
"E con -in giro- intendi dove?" Richiese calcando l'ultima parola.
"Vicino alle cascate Sud.." dissi senza trasmettere emozioni, dove diavolo voleva arrivare?...
"Sai..bene che succede quando tu o i tuoi fratelli, mi mentite, vero?" Tentò di avvisarmi un'ultima volta.
Capii dove voleva andare a parare e mi arresi all'idea che mi avesse beccato.
"Diciamo...molto a Sud.." dissi guardando altrove.
"Andatevene" ordinò brusco alle sue guardie, che come saette sparirono...cagasotto...
"Mi spieghi...CHE CAZZO CI FACEVI NEL REGNO DEI GRIFONI?!" Mi urlò contro sbattendo un pugno al muro furibondo.
Lo guardai dritto negli occhi un po' preoccupato.
"Visto che non te ne frega un cazzo ti raccontarmi qualcosa su di loro, volevo vedere tutto di persona...rilassati non mi sono mai fatto vedere da nessuno" conclusi sperando di addolcire la pillola .
"Non devono sospettare che ci stiamo riavvicinando a loro! NON TI AZZARDARE A INCASINARE I PIANI" mi disse ancora nervoso.
"Rilassati non sono un'idiota, e comunque ti sarei utile, almeno posso tenerti d'occhio i grifoni senza fare casini, accontentando me e te, non era quello che volevi? Che un giorno iniziassi a collaborare più intensamente con te?"
Alzai un sopracciglio ghignando, le mie parole funzionarono e il vecchio si tranquillizzò iniziando a macinare quella sue testa calda.
"Per questa volta sei salvo" disse per poi prendermi dal collo della giacca e appendermi al muro.
"La prossima volta che provi a mentirmi in faccia, giuro che ti getto nella prima grotta che trovo e ti ci lascio finché non diventerai più docile" sputò velenoso per poi lasciarmi e andarsene...stronzo.
Passai il resto della notte a parlare con Toge e Twice, e gli raccontai del mio "appuntamento" con il principe.
"DIO!SERIO?!?" Chiese esaltata Toga dopo che gli raccontai del giorno prima.
"No guarda scherzo,certo che sono serio"dissi lanciando dei sassi sul lago.
"È vero che i grifoni crescono i loro figli e poi usano le loro piume per riempire i cuscini?" Chiese Twice grattandosi la testa.
Sia io che Toga ci girammo abbastanza confusi.
"Che c'è voi non lo sapevate?" Chiese guardandoci.
"Tu sei tutto matto" dissi riprendendo a lanciare i sassi sull'acqua.
"E quando lo rivedrai?" Chiese curiosa Toga.
"Domani credo.." risposi andandomi a sedere con loro.
"Secondo te potremo mai convivere anche noi i grifoni?" Chiese la ragazza mentre giocava con le sue unghie.
Io sospirai guardando la luna che ci illuminava, pensando a come dare una risposta a quella domanda che mi ponevo anche io infondo.
"Appena mio padre mi cederà la corona, state tranquilli che farò quel che devo per non farci mai più morire di fame"
Promisi davanti ai miei due compagni che sorrisero, mi hanno sempre sostenuto in tutto e per tutto, non so perché abbiano tutta questa fiducia in me, ma mi sono ripromesso che non gli avrei mai delusi.
Ero nel giardino sul retro del castello,come avevo concordato con il principe, ma erano passate due ore e ancora nulla, cominciai ad innervosirmi.
"Che diamine, va bene che i principe se la prendono comoda ma così è esagerato!"
Feci il giro del castello, arrampicandomi su un albero e raggiungendo il muro dal quale si affacciava la finestra del principe.
Provai ad aprire la porta nascosta ma nulla, sbuffai , poi guardai l'edera che si propagava sul muro e ghignai.
Hawks:
Mi svegliai in tarda mattinata, non avevo dormito stanotte, ma il mio corpo prevalse sulla mente e dormii per sole due ore.
Cacciai chiunque provasse ad entrare in camera mia, mi serrai dentro e rimasi a petto nudo sdraiato sul mio enorme letto giocando con i fronzoli che vi erano sui bordi.
Nonostante io voglia un mondo di bene a mio padre al momento non riesco ha fare altro se non odiarlo.
Presi uno dei mille cuscini sul letto e ci affondai il viso all'interno.
Sentii dei rumori di rametti e foglie spezzate farsi sempre più intenso, alzai la testa e mi girai verso la finestra.
E con mia sorpresa trovai Dabi seduto sul davanzale della mia finestra con alcune foglie tra i capelli.
"Non per irritarla vostra grazia ma quando dico ci vediamo alle 10 al giardino sul retro, intendo alle 10 non alle 3 di pomeriggio" mi riprese sbuffando, mettendosi comodo sul davanzale e guardandomi male.
Non appena mi girai completamente Dabi notò il mio pessimo stato e le mie occhiaie.
"Uhhh...papino non ha presi bene la fuga di ieri?" Chiese con un tono meno pungente.
Mi limitai a sbuffare.
"Mi ha rinchiuso qua dentro,scusa se ti ho fatto perdere tempo..."
Risposi ributtandomi sul letto a pancia in giù e riaffondando il viso nel cuscino.
L'attenzione di Dabi cadde sul corpo semi nudo del principe, che cominciò a divorare con gli occhi.
Cadde il silenzio per qualche secondo, nessuno dei due sapeva cosa dire o fare.
Il principe dei draghi iniziò a vagare per la stanza del biondo, cercando di concentrare il suo sguardo su altro e rischiava di saltargli addosso..
Notò vari abiti elegantissimi e gioielli di ogni tipo, con le più grandi varietà di gemme..
"Le hai proprio tutte è..." ruppe il ghiaccio il corvino .
Il biondo si tirò su guardando quest'ultimo accarezzare una delle collane del principe ormate di gemme.
"Manca il rubino" dissi mettendomi seduto, e guardando l'altro ragazzo, dal profilo perfetto.
"Mi sono sempre piaciute molto le pietre preziose, e mio padre ha fatto si che ne avessi una di ogni tipo, ma manca solo il rubino"spiegai.
"Non lo trovano?" Chiese il corvino continuando ad accarezzare curioso i gioielli.
"Sta nella terra dei Draghi" rispose il biondo alzandosi dal letto e cercando qualcosa da mettersi.
Il corvino a quella affermazione tentennò un secondo, poi lasciò stare le colonne e tornò a guardare il biondo di spalle mentre frugava nel suo gigantesco armadio.
Il biondo lo guardò con la coda dell'occhio.
"Puoi sederti non ti arrestano tranquillo" affermai, così il corvino si sedette sul mio letto per poi sdraiarcisi.
"Oddio! Questo letto è un un dono divino" disse sprofondando nel materasso.
Mi misi una delle mie camice leggere e lo guardai sorridendo.
"Mai visto un letto?"Chiesi divertito.
"Si ma il mio sembra una cuccia in confronto al tuo" rispose lui rotolandosi sulle morbide coperte.
Scoppiai a ridere mentre lui testava ogni singolo cuscino.
Mi appoggiai ad una delle colonne del letto e rimasi a guardarlo mentre si divertiva a provare ogni cosa gli passasse per mano.
Sembrava un bambino che scopriva per la prima volta una realtà tutta nuova.
A quanto ho capito, la sua famiglia non è particolarmente ricca qui, e lui non ha avuto dei genitori o una famiglia molto presenti.
Però sin dal primo momento in cui lo conosciuto ho sentito che non era una cattiva persona, nonostante avesse degli intenti e dei vizzi che dicono il contrario...
Ma la cosa che mi rende davvero sicuro di questo, è che da quando ha messo piedi qui dentro mi è tornato il sorriso.
"Be? Non stare lì impalato principe piuttosto mi spieghi come diamine fai a metterti ste cose?" Mi sveglio' dai miei pensieri la domanda del corvino mentre teneva in mano uno stringi vita al contrario.
Così mi sedetti di fianco a lui, che guardava quell'indento confuso, con due dita gli girai il viso verso di me, lui mi guardò perplessi ma non fece resistenza in nessun modo,gli tolsi una foglia che aveva su una ciocca di capelli,e sorrisi mettendo dritto lo stringi vita.
È passammo molte ore parlando e ridendo.
Angolo Autrice:
Lo so lo so vi ho fatto aspettare tanto e il capitolo non è bellissimo ;(
Ma prometto che cercherò di sbrigarmi un po' di più!
Al prossimo capitolo <3
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