6 L'amica complottista

Poco dopo l'incontro col prete,Judy e Nick andarono a pranzare in un fast food, pieno di adolescenti e famiglie, con anche non pochi poliziotti.
"Che tipo è la tua amica?", chiese Judy dopo pranzo.
"Una vera scatenata. È la classica persona che crede che la nostra società sia basata sui complotti, oltre ad essere una hacker incredibile. Ma il problema saremmo noi".
"In che senso?", chiese Judy, preoccupata.
"Diciamo che non ama gli sbirri, soprattutto quelli della CIA".
"Proprio tu che sei un poliziotto...", scherzò Judy.
"Già. Però mi devi promettere che tutto quello che vedrai rimarrà segreto. È chiaro?".
Judy annuì, senza capire il motivo di tanta segretezza.
Dopo pranzo, la coniglietta e la volpe salirono in macchina e con l'auto andarono nel distretto Foresta Pluviale dove, secondo Nick, viveva la sua amica.
Ci misero pochi minuti ad arrivare.
Ad un tratto la volpe fermò l'auto e parcheggiò, senza che Judy capisse.
Si erano fermati in un vicolo cieco, buio e maleodorante, con in fondo una porta di legno e affianco un campanello; Nick andò dritto all'entrata, seguito da Judy. La volpe suonò il campanello. All'inizio non succedette niente, ma poi la porta si aprì con un cigolio sinistro, quasi terrificante. La coppia, titubante, entrò. Appena misero i piedi dentro, la porta si chiuse con un tonfo e una rete nascosta sul pavimento li raccolse , legata al soffitto con una carrucola.
"Non mi avrete mai! Stupidi agenti della CIA", disse una voce femminile, da adolescente.
Poi comparve dall'ombra una creatura. Era un camaleonte verde dalle striature gialle e azzurre, con addosso un enorme paio di occhiali tondi.
Appena vide Nick, la lucertola corse alla corda che teneva su la rete e la tagliò con un coltello. Questa si ruppe, liberando i due poliziotti.
"Mi dispiace tanto Nick...", la frase gli morì in gola quando vide il suo distintivo.
"E questo cosa significa?", urlò, indicandolo.
"È una storia lunga e...".
"E come hai potuto portare dentro casa mia uno sbirro?!", indicò la coniglietta "hai appena rotto il giuramento che hai siglato con me!".
La camaleonte respirava con affanno, quindi prese dalla tasca una pastiglia e la ingoiò, accompagnandoci un sorso d'acqua. Poco dopo, il suo respiro pareva stabilizzato.
"Scusatemi...", mormorò la lucertola.
"Non ti devi scusare Alexa", disse Nick, tranquilizzandola.
La camaleonte sospirò.
"Lei chi è?", chiese a Judy, di controvoglia.
"Agente speciale Judy Hopps. Vorremmo chiederle un favore".
Alexa non parve molto convinta.

"Scusatemi per il disordine, non ricevo molte visite", dichiarò la camaleonte mentre conduceva i poliziotti in camera sua.
Era piccola, tutto su misura per lei. C'era un computer dallo schermo piatto nero, con la tastiera tuch.
Due delle pareti erano ricoperte da schermi di computer e TV, tutti dallo schermo piatto, mentre le altre due erano coperte da ritagli di giornali e fogli pieni di appunti e disegni.
In un canto c'era un letto accompagnato dall'armadio per i vestiti, anche questi su misura per lei.
"Di cosa avete bisogno?", chiese Alexa, sedendosi davanti al computer.
"Nick mi ha detto che tu potresti trovare Jonathan Huston", disse Judy.
"Le hai detto questo?", chiese la camaleonte alla volpe, sorpresa.
Lui annuì.
La camaleonte sbuffo, frustrata.
"Non è così facile, sappietelo. Anch'io ho provato a rintracciarlo e...".
"Aspetta un momento", la interruppe Judy "anche tu vuoi trovare Jonathan?", chiese, sorpresa e confusa.
Alexa annuì.
"Io e lui ci conosciamo da anni e siamo nemici ai videogiochi, ma tre anni fa mi ha rubato dei file top-secret e per questo ho provato a rintracciarlo, ma è invisibile alle videocamere e utilizza telefoni che non possono essere rintracciati".
"Almeno prova", le disse Nick, incoraggiandola.
Alexa sospirò.
"Ci provo, ma non vi prometto niente".
La camaleonte si girò verso il computer e lo accese, avviando poi un file. C'era rappresentato il globo ruotante con in alto a sinistra la barra per scriverci qualcosa.
"Ragazzi, vi presento l'Occhio del Cielo", presentò Alexa, con tono teatrale.
"Cos'è?", chiese Judy.
"Un programma che ho creato anni fa; con questo gioiellino puoi trovare tutte le persone che vuoi. L'Occhio del Cielo trova le persone utilizzando le telecamere di sicurezza, i cellulari, addirittura lo specchietto retrovisore delle macchine".
"Complimenti!", esclamò Judy.
"Grazie", rispose la camaleonte, modesta.
Alexa scrisse nella barra in alto Jonathan Huston e premette invio.
Il globo cominciò a ruotare su sé stesso, aumentando di volta in volta la velocità, fino a fermarsi di colpo.
Poi zummo sempre di più su uno stato, fino a Zootropolis. Secondo l' Occhio del Cielo, Jonathan Huston si trovava in una fabbrica  abbandonata, a circa dieci chilometri dal centro città.
Mentre Judy fremeva per arrestare quel criminale, Nick pregava di non doverlo mai affrontare.

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