Parte 30
Le scintille di luce gassosa brillano in una bara di cielo.
Mi osservano da dove io non le vedrò mai.
Sapessi cuor mio essere leggero come il vento che ti sfiora in primavera, forse oggi non sarei immerso nelle lacrime.
Che la sorte aiuti noi poveri nomadi, che brancoliamo tra una tristezza e l'altra, in un mare d'illusione, che la si accetta per non discutere.
Tra questo mare di schegge noi siamo ancora integri, cristalli di vetro che s'ibernano a contatto con il freddo della vita, ma che si sciolgono al contatto di un abbraccio.
Angeli custodi del buio, che riposi in pace la luce in tempi d'oblio!
Militari della vita, che ci copre le spalle di drammi, ma che ci insegna come usarli.
Noi, che siamo qui, in un vortice infinito, un suono soave di magnetica passione che ci collega ad ogni atomo.
Abbiamo visto l'alba dei tempi sorgere per noi, senza che le nostre deboli gesta abbiano afflitto i viventi.
Sento la gola respirare e non percepisco l'aria, sono come lo sbuffo del magma intrappolato nella crosta terrestre.
La gravità mi schiaccia, ma non la percepisco, forse appena, in queste nuvole eteree.
E forse non ho me, nel sentiero l'avevo perso.
Tutti noi ci identifichiamo con una parte di noi, senza pensare che per ogni volta che scegliamo di identificarci in un frammento di quello che siamo, finiamo per perdere tutti gli altri.
E il mosaico non prende mai forma, ogni volta che proviamo a definire il volto della parte piú profonda di noi, finiamo per avere sempre un pezzo oscurato.
Questo brancolare ci rallegra, perché ci dona la possibilità di scoprire ogni giorno, la bellezza della vita.
Perché come il dentro, così il fuori: le esperienze sono la chiave di comprensione del nostro mondo.
Questi prati fioriranno perché non è notte per sempre.
Chi ci sfiora ci tange a malapena, eppure a volte ci incide dei tagli.
Siamo solo particelle che collidono nella molecola dell'universo.
Una galassia di materia che vede ogni luce diventare tangibile.
Sono quella galassia di materia che riflessa nei tuoi occhi diventa candida luce.
Sono quell'insieme di emozioni che cerchi di decifrare, ma dove poi fallisci.
Sono quel fiore che cercavi in un bosco, ma che non hai avuto il coraggio di cogliere.
E se la vita ci donerà il respiro, ogni molecola del mio spirito si legherà alla tua anima, rendendoci entrambi mortali.
L'amore è l'unico sentimento che ci rende mortali, ma che ci da l'unica ragione per vivere: quella di poterci stringere.
Sei il petalo che disegna un solco nel vento.
Un giorno saremo fiori.
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