Parte 22.

Or che il sole dorme sotto l'altra faccia del mondo, forse, posso riposare.
Mille pensieri mi turbano il senno e non so se cercarne giovamento o noia.
Come un manto appena percettibile mi accingo a sentire la mia stanchezza.
Non nego d'aver un alma calma e un umore buono, se non fosse per i rari momenti di tristezza che mi piombano in mente.
Quale forza ci spinge a sperare? Quale altra a disperarci?
Vago nei meandri della mia memoria cercando ricordi piacevoli, ne trovo una manciata, per poi trovarne di pessimi.
La verità, signori miei, è che questa malinconia, questo velo oscuro che ricopre il cuore, è soltanto il risultato di chi il cuore, l'ha chiuso.
Vuoi per difesa, vuoi per costrizione, forse ho perso l'amore per la vita.
Non temete signori miei, non vi sia alcuno a cui questo non sia capitato.
È proprio in questi momenti che bisogna interrogare se stessi.
Il desiderio di vivere pienamente l'amore è così forte in me, che mi costringe a sognare.
Che questi sogni distruggano il mio umore?
Suvvia, miei cari, forse sognare non è arte di tutti? Chi di voi non lo ha mai fatto?
Ripongo fiducia nella vita, negli eventi, nelle situazioni, poiché sono consapevole del fatto che il destino non è sempre amaro.
Sarà questa voglia di cambiare che mi imprigiona il senno e cattura la ragione?
Non sempre, signori miei, noi esseri umani agiamo per logica, anzi, forse, quasi mai.
Che l'istinto sia dominante in noi?
È questa la bellezza di essere umani, il nostro istinto che ci guida placidamente come Virgilio, attraverso la vita.
Spero che tutto ciò porti conseguenze positive, ma vi dico:
"Non smettete mai di esser felici, di credere in voi stessi, nel fatto che prima, o poi, tutto con un sospiro, può cambiare."

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