fuoco

Incastro lettere nelle parole come fossero esseri senzienti e cerco di comprimere l'infinito di un pensiero in una serie di frasi.
Così, tutto leggero va, trascinato dal fiume del tempo.
Questi tasselli del mosaico della mia vita s'incastrano e si uniscono a formare la sagoma di un sorriso.
Sono stanco, ma nulla ti sprona più di una fiamma pilota che brilla nel tuo sterno e tu sai di non poter spegnere.

Mi sono sempre chiesto perché negli incubi sogno demoni che hanno sembianze delle persone che più mi amano.
Forse la dura verità è che noi più ci aspettiamo qualcosa dalla vita e più quel qualcosa ci delude.
Forse la vita stessa.
Eppure incastrati tra le corde vocali ho ancora i sussurri che faccio mentre dormo e cerco di liberarmi.
Le catene interiori sono l'unica prigionia che puoi aprire dall'interno.
Quante serrature ho forzato dentro di me, cercando disperatamente di trovare una via d'uscita.
Ho capito che l'universo unisce e disgrega molecole, stelle, supernovae, buchi neri, figuriamoci se ha problemi a decidere della vita di una mosca come me.
Nessuno può controllare l'inevitabile, lo tsunami, l'eruzione, il tornado.
Così a volte urlo così forte da squarciare il velo di Maya, cercando dietro questa copertina ormai vecchia, pagine ancora nuove, bianche da scrivere.
Così alla prima lettera vengo spazzato via da tutte quelle tempeste magnetiche che mi proibiscono di scrivere il mio romanzo.
Finisco sempre per vivere la storia di qualcun altro, una comparsa.
Eppure ogni volta mi sembra che le comparse siano gli altri.
Più che uno sfigato mi ritengo un viaggiatore.
Un mago che viaggia ovunque pur rimanendo sempre nello stesso posto.
Così ho esplorato così tante stelle che non m'importa più del calore.
Ho visto così tanti uragani che non ho più paura di volare.
La vita è troppo breve per fermarsi a vivere passivamente il proprio destino.
Ed è troppo lunga per seguire il flusso dell'inevitabile, dell'istinto, dell'uragano.
Così bisogna semplicemente imparare a essere noi stessi l'uragano, noi stessi l'inevitabile, noi stessi il destino.
Possiamo scegliere se seguire la nostra indole e diventare noi l'inevitabile oppure fare le comparse qua e là.

Io sono in fiamme, in fiamme ogni volta che penso a quanto impegno ci ho messo per diventare la persona che sono oggi.
Ho fatto troppi sacrifici per mollare, per subire.
Ormai sono io stesso il fuoco, non posso fare altro che vivere alimentandomi di tutto ciò che non ancora ho provato a fare.

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